Accordi in Cina e Gran Bretagna per la specialista del trasporto polveri

GORGONZOLA – «Grazie a un accordo con un produttore cinese, potremo distribuire in esclusiva sul mercato europeo valvole a lama in ceramica, utilizzate negli impianti di trasporto delle ceneri ad alte temperature, nel settore energetico, siderurgia, cemento. Abbiamo stipulato inoltre un accordo di licenza con la società inglese ISL per produrre e vendere in tutta Europa innovativi sistemi per la formulazione in linea di prodotti sfusi, utilizzati nell’industria alimentare e chimica»: Albino Novelli, fondatore nel ’98 e oggi presidente della Nol-Tec Europe, commenta con soddisfazione le ultime partnership acquisite a livello internazionale da questa piccola realtà produttiva milanese, che occupa una ventina di addetti ma ha aperto sedi negli Stati Uniti (Lino Lakes, Minnesota) e a Singapore. «Nol-Tec è nata ?per sviluppare sul mercato italiano, europeo ed extraeuropeo (Africa settentrionale, Russia e Medioriente) la tecnologia della consociata americana Nol-Tec Systems Inc., specializzata nel trasporto, dosaggio e miscelazione di polveri e granuli, utilizzati in diversi settori produttivi: food, mangimistico, siderurgico, chimico, plastico, vetro, ceramico, energia, eccetera. Una tecnologia che si è evoluta, proprio grazie al nostro operato, con nuove applicazioni e prodotti. La nostra caratteristica è la trasversalità, la capacità di soddisfare esigenze di comparti produttivi molto diversi», spiega Novelli. Che testimonia anche di come sia stato possibile superare la prima ondata della crisi, quando l’azienda di Gorgonzola vide crollare del 40% il proprio fatturato, giunto nel 2007 a 6,5 milioni di euro. «Già alla fine del 2007 cominciavano a calare le richieste di nuovi impianti, soprattutto dai comparti della plastica, fonderia, dell’industria siderurgica e dei premiscelati per l’edilizia. A quel punto abbiamo individuato nell’alimentare, nel mangimistico e nell’energetico – dove eravamo già presenti con una quota sul fatturato del 40% – gli unici settori che potessero tenere e permetterci di crescere». Senza mai utilizzare gli ammortizzatori sociali, grazie alla solidità finanziaria dell’impresa, la fase più critica è stata superata riorganizzando le procedure e la produzione, abbattendo alcuni costi fissi, rendendo sistematiche le attività di ricerca e sviluppo e studiando nuove applicazioni sulla scorta degli input provenienti dal mercato. «Abbiamo investito nel capitale umano assumendo anche un responsabile marketing e affrontando i canali più promettenti con fiere, campagne pubblicitarie, azioni di scouting. E’ stata inoltre modificata la modalità di approccio ai clienti: quando ci viene chiesto un preventivo, lo facciamo soltanto se la nostra proposta tecnica e commerciale può portare vantaggi reali al cliente. Il risultato è che oggi abbiamo nel cassetto una serie di progetti con ottime possibilità di andare in porto, con un forecast di realizzazione del 70%».

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