Accordo con la taiwanese FFG per la leader piacentina delle macchine utensili

VIGEVANO – Nel piano di sviluppo e valorizzazione delle proprie partecipazioni nel settore delle macchine utensili, l’imprenditore Luigi Maniglio trasferisce la quota di maggioranza (80%) di Sigma Technology, storica eccellenza italiana nel settore delle macchine utensili, costruttrice di centri di lavoro verticali a 3 e 5 assi, alla Jobs Automazione, di cui già deteneva una partecipazione rilevante. Il restante 20% della Sigma rimane di proprietà di Davide Grossi, ceo della società. Tramite questa operazione Sigma entra nel contesto dell’alleanza strategica tra Jobs e il gruppo taiwanese FFG, che assicura le condizioni per un’ulteriore importante valorizzazione del costruttore vigevanese accelerandone il percorso, già avviato, di internazionalizzazione e di globalizzazione dei propri processi. Ad oggi il fatturato di Jobs è pari a 50 milioni di euro, quello di Sigma si attesta a 7 milioni. Complessivamente, l’operazione riguarda 250 addetti presenti negli stabilimenti di Piacenza, Reggio Emilia e Vigevano, oltre a circa 30 tecnici stranieri distribuiti sulle controllate estere, e si propone di raggiungere, in una logica di piano quinquennale, un fatturato pari a 110 milioni di euro. La partnership strategica Jobs-FFG, la prima di tale portata realizzata nel settore delle macchine utensili in Europa, si propone di sfruttare le sinergie tra l’elevatissimo know how tecnologico di Jobs, azienda esponente di quel made in Italy tecnologico di eccellenza riconosciuto a livello mondiale, e la forte penetrazione nel mercato globale del gruppo asiatico FFG (tra i gruppi più importanti al mondo nel settore, con un fatturato complessivo di 2,5 miliardi di dollari e una quota relativa alle macchine utensili pari a 1,3 miliardi di dollari). Obiettivo dell’operazione Jobs-FFG-Sigma è la creazione di un polo industriale di riferimento non solo in Europa, ma anche nelle aree di mercato del Far East, attuali forti utilizzatori di macchine utensili e impianti, e in prospettiva in quei Paesi in via di industrializzazione (come Brasile, India, Turchia) che sono destinati ad essere i futuri grandi consumatori di macchine utensili evolute. «Il confronto con competenze tecnologiche ed esperienze organizzative diverse, provenienti dall’accordo Jobs-FFG-Sigma – ha dichiarato Maniglio – stimolerà ulteriormente il riposizionamento del marchio Sigma a livello internazionale, riconfermando l’azienda fra i costruttori leader di centri di lavoro verticali e portatrice di una consolidata tradizione riconosciutaci da tutti i mercati storicamente affrontati fin dal 1950».

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