ANIE CONFINDUSTRIA: nel 2013 l’export italiano di tecnologie vale 30 miliardi di euro

MILANO – Da un’indagine condotta a campione tra le piccole e medie imprese associate ad Anie (la Federazione confindustriale che rappresenta l’industria elettrotecnica ed elettronica italiana), presentata durante il primo Open Day delle attività internazionali, è emerso che le strategie di internazionalizzazione si configurano come uno strumento imprescindibile per la conquista di nuovi mercati per ben il 60% degli intervistati. Nel 2012 l’export dei settori Anie era pari a 29 miliardi di euro; nel 2013 la previsione è di chiudere con una crescita dell’1,8%. Nonostante le difficoltà che gravano sulle imprese, l’Italia mantiene una posizione rilevante nel ranking dei primi dieci esportatori mondiali di elettrotecnica ed elettronica, posizionandosi al quinto posto con un quota sul totale esportato del 5%. A fronte di una domanda interna sempre più debole, si assiste in questo momento a una crescente attenzione a tutti gli strumenti che possano ampliare il ventaglio dei mercati serviti, con l’obiettivo di abbattere i costi e migliorare l’efficienza organizzativa all’estero: stipulazione di accordi commerciali in loco, costituzione di joint venture e reti d’impresa internazionali, apertura di filiali commerciali estere o di uffici di rappresentanza e siti produttivi sono solo alcune delle principali modalità di internazionalizzazione che le pmi di Anie hanno dichiarato di aver avviato nel primo semestre di questo 2013. Il 63% di coloro che affermano di essere interessati ad avviare una rete d’impresa nel prossimo futuro, vorrebbe farlo all’estero. I mercati potenzialmente più interessanti per le tecnologie dell’eccellenza ‘made in Italy’ elettrotecnica ed elettronica appaiono essere Medio Oriente, America Latina e Nord Africa. In queste aree, infatti, gli investimenti in settori strategici come l’energia, i trasporti e le costruzioni continuano a rappresentare degli importanti driver di crescita di lungo periodo. Esse si caratterizzano per un tasso di sviluppo vivace, che conferma la configurazione di una mappa della crescita mondiale sempre più variegata e mutevole. Ecco allora che le strategie di internazionalizzazione messe in campo da Anie Confindustria nel 2014 saranno votate proprio all’esplorazione di questi promettenti mercati: nel primo semestre dell’anno le imprese associate voleranno in Russia, nelle aree di Ekaterinburg e Sverdlovsk, per cogliere le opportunità offerte dai piani di sviluppo varati dalle autorità locali. Altre mete di rilievo saranno Cile e Perù, due delle economie sudamericane più promettenti dell’ultimo decennio, caratterizzate da una rinnovata progettualità volta all’avvio di nuove opere infrastrutturali per sostenerne lo sviluppo economico e colmare il gap creatosi rispetto ad altri paesi dell’America Latina. Nel secondo semestre 2014, invece, le attività di Anie si concentreranno sul Medio Oriente, con destinazione Arabia Saudita, Oman e Qatar, contraddistinti da un solido sviluppo basato sui proventi petroliferi. In questi paesi, le opportunità offerte alle tecnologie italiane sono costituite soprattutto dal settore energetico e da quello dei trasporti, anche in vista dei Mondiali 2022 che avranno luogo proprio in Qatar.

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