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Apprezzati anche negli Emirati Arabi i formaggi della tradizione appenninica

ASCOLI PICENO – Sabelli Spa si conferma uno dei primi quattro player nazionali nel settore caseario. Con un incremento di fatturato – da 63 milioni di euro nel 2011 l’azienda ha sfiorato il tetto dei 68 milioni nel 2013 – 150 dipendenti e il vantaggio di una struttura autonoma dedicata alla distribuzione, la Sabelli Distribuzione Srl, l’azienda mantiene una posizione di rilievo nelle quote di mercato per la produzione di mozzarella, ricotta e formaggi. I prodotti a marchio Sabelli sono sempre più richiesti anche dal mercato internazionale: il settore export ha avuto un incremento del 30,9% solo negli ultimi sei mesi del 2014, quando Emirati Arabi e Repubblica Ceca si sono aggiunti ai mercati consolidati di Francia, Spagna, Inghilterra – in primis – poi Austria, Germania, Romania e Svizzera. L’export, che negli ultimi due anni ha fruttato alla Sabelli il 5% delle vendite, pari a circa 1,5 milioni di euro di fatturato, è in continua crescita. Chi cerca l’eccellenza del Made in Italy nei prodotti Sabelli? In particolare il grande canale Horeca, che apprezza la tradizione alimentare italiana di qualità (soprattutto mozzarelle, burrate e ricotte). «Nonostante la profonda crisi che avvolge tutto il sistema, oggi Sabelli, grazie agli investimenti fatti in passato, ha la possibilità di lavorare su mercati in forte sviluppo e sempre di più grande interesse», afferma  l’amministratore delegato Angelo Galeati. «Mentre in passato il mercato estero era visto come un “di cui”, oggi questo settore è diventato cruciale per permettere a un’azienda come la nostra una continua crescita sostenibile. Una maggiore profondità assortimentale, e cioè, la creazione di una vasta gamma di prodotti, ci rende partner fondamentali per i clienti che voglio trovare tanti tipi di prodotti sotto un unico brand». La buona performance commerciale parte dall’ottimo prodotto. Sabelli produce formaggi, ricotta e latticini con cura artigianale, valorizzata da elevati standard industriali e da un business sostenibile. Le 200 fattorie dalle quali acquista la materia prima sono da sempre l’asset aziendale più importante: si trovano in zone incontaminate, come il parco nazionale dei Monti Sibillini (60 fattorie) e del Gran Sasso (10). Al consumatore è garantito un prodotto assolutamente genuino fatto con materie prime provenienti da pascoli naturali, senza l’utilizzo di mangimi chimici e controllato in tutte le sue fasi. La sostenibilità continua anche nello stabilimento, con la gestione responsabile dei reflui della lavorazione del latte e il recupero delle risorse, fra le quali grandi quantità d’acqua grazie all’utilizzo del concentratore di siero. I consumi energetici sono contenuti grazie alle fonti energetiche rinnovabili, che saranno implementate ulteriormente da un cogeneratore per la produzione di energia entro i prossimi due anni.

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