Apre in Usa e a Singapore la specialista dei sistemi per la telefonia mobile

COLOGNO MONZESE – L’obiettivo era di coprire tutti i continenti entro il 2012: con l’apertura delle filiali negli Stati Uniti e a Singapore, che si affiancano alle sedi già operative in Francia, Germania e India, la strategia di internazionalizzazione della Fimotec Spa è quasi completata. Un successo planetario per una piccola impresa dell’hinterland milanese, nata alla fine della seconda guerra mondiale per iniziativa di un tecnico tedesco, Hans Feige, rimasto a Milano a costruirsi una famiglia e ad avviare l’attività imprenditoriale nel settore della telefonia. Il figlio Giorgio, recentemente scomparso dopo aver guidato l’azienda per più di cinquant’anni, l’ha condotta alla dimensione globale attuale. “Produciamo componenti per ottimizzare il processo di installazione di antenne e reti di trasmissione dei segnali della telefonia mobile (mobile telecom networks), e contiamo tra i nostri clienti i maggiori operatori della telefonia mobile mondiale, come Nokia-Siemens, Ericsson, Vodafone, nonché primarie società di installazione”, racconta il direttore commerciale Angelo Radaelli. Un successo che ha scatenato la corsa alla “clonazione” dei prodotti a marchio Fimo?, soprattutto poer opera di tanti copiatori dell’est asiatico. Ciononostante Fimo? continua a essere un punto di riferimento apprezzato, conosciuto e consolidato in tutto il mondo. “La nostra è un’azienda di medie dimensioni, con una cinquantina di addetti in Italia e un’altra quarantina nel mondo, con cinque società controllate all’estero. Nella sede italiana manteniamo l’attività di progettazione, produzione, assemblaggio e di distribuzione per il mercato italiano e mondiale. Le filiali estere hanno funzione di distribuzione locale, a eccezione dell’insediamento indiano, che ha una forte capacità produttiva e deve servire principalmente il mercato asiatico”. Un percorso di crescita costante che ha però fatto il vero salto di qualità alla fine degli anni ’90, quando Fimotec è passata da 5 a oltre 20 milioni di euro di fatturato, con una quota di export salita da 1 a 15 milioni di euro, cioè il 75% del giro d’affari globale. “Uno sviluppo riconosciuto dai leader di mercato, tanto che Fimotec è stata la prima piccola impresa a stipulare, a livello mondiale, un accordo quadro con la Nokia”.

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