BANCA ETRURIA: l’oro come alternativa in tempo di crisi

ROMA – Grazie a un convegno intitolato “Parole d’Oro!”, si è fatto il punto su quale sia il ruolo e quali le prospettive del metallo giallo, anche in considerazione dell’attenzione che investitori e media riservano in questo periodo al suo andamento e al possibile investimento in questa asset class. L’evento è stato curato da Banca Etruria che è considerata, a livello nazionale, la Bancadell’Oro per eccellenza: è infatti il primo Istituto in Italia per volumi intermediati di metallo pregiato e da sempre opera a fianco delle aziende nei principali distretti orafi nazionali. Sembra che l’oro sia quindi considerato una valida alternativa in tempo di crisi: “Dopo l’improvviso crollo di aprile, che ha visto il prezzo dell’oro diminuire del 20% in appena tre giorni, a causa di importanti disinvestimenti – ha dichiarato William Tankard, Direttore del Centro di Ricerca sui Metalli Preziosi di Thomson Reuters GFMS, – si è avviata per il metallo giallo una fase di consolidamento”. Non solo: l’oro può essere anche uno strumento di diversificazione degli investimenti. “Una quota limitata di oro all’interno di un portafoglio (fra il 3% e il 5%) ne migliora l’efficienza nel medio-lungo periodo e ne riduce il rischio complessivo” ne è convinto Paolo Manuelli, direttore del Polo di Wealth Management del Gruppo Banca Etruria. Il metallo giallo presenta caratteristiche ben precise che lo differenziano da altri asset e dalle altre commodity, come la copertura dal rischio d’inflazione, con la quale l’oro ha una correlazione elevata e ne è anticipatore; dal rischio svalutazione del dollaro USA, col quale presenta una correlazione complessivamente negativa e dei rischi legati a fenomeni macroeconomici, con i quali l’oro presenta una correlazione positiva, poiché è considerato bene rifugio. Banca Etruria, accanto ai prodotti e servizi in oro, è in grado di custodire oro fisico nei propri caveau. Elemento che ha reso l’istituto di credito un punto di riferimento per chi vuole differenziare il portafoglio, accrescere la protezione del patrimonio e gestire comunque l’investimento con forte attenzione anche alla liquidità.

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