Finanziamenti

ASSOMEC: da Fondimpresa 72 milioni di euro per la formazione e la riqualificazione dei lavoratori

MILANO – Con il recente Avviso 05-2015 Competitività, Fondimpresa mette a disposizione 72 milioni di euro a fondo perduto per pagare la formazione che serve.  Per ogni azienda sono disponibili fino a 64 ore di finanziamenti per la formazione, da erogare nel 2016 e da richiedere entro il 6 novembre 2015 (vedi bando allegato). Sono escluse dal finanziamento le attività di formazione organizzate per conformare le imprese alla normativa nazionale obbligatoria in materia di formazione (sicurezza). I corsi finanziabili riguardano le aree internazionalizzazione,  produzione, commercio elettronico e organizzazione. Per prenotare i finanziamenti e istruire gratuitamente la pratica, è sufficiente contattare la segreteria AssoMec (segreteria@assomec.eu, tel. 02 43513210).

ASSOMEC: aperte le iscrizioni ai corsi executive per manager finanziati da Fondirigenti

MILANO – L’associazione d’imprese Assomec (www.assomec.eu) promuove e favorisce la formazione di manager e dirigenti aziendali attraverso la partecipazione a quattro percorsi formativi executive, integralmente finanziabili da Fondirigenti. «I finanziamenti sono disponibili fino a esaurimento delle risorse, quindi suggeriamo ai nostri imprenditori e manager di perfezionare l’iscrizione con debito anticipo, comunque non oltre ilprossimo 7 aprile», spiega la presidente Barbara Pigoli. Ecco di seguito l’elenco dei corsi con i link ai programmi e alla schede di iscrizione:

corso executive“Gestire e motivare i gruppi di lavoro, finalizzato a sviluppare in modo autonomo le attitudini personali nel rapporto con i collaboratori (scarica il programma completo)

corso executive “Credito e finanza”, per migliorare i rapporti con le banche e accedere al credito e ai finanziamenti agevolati (scarica il programma completo);

corso executive “Migliorare le performance produttive”, per ridurre gli sprechi e contenere i costi (scarica il programma completo);

masterclass per il dirigente “9 passi per lo sviluppo dell’impresa” (scarica il programma completo).

Il modello didattico prevede le lezioni in aula e due giornate di coaching in ogni azienda, per favorire la concreta applicazione delle metodologie apprese. Il finanziamento erogabile  è a valere sulle risorse del Conto di sistema (Avviso Fondirigenti 1/2015) e non intacca le risorse del Conto aziendale.  Per info: segreteria organizzativa, tel. 0243513.210, fax 0243513167, segreteria@assomec.eu.


 

REGIONE LOMBARDIA: al via il nuovo bando Ricerca & Innovazione 2014

Regione Lombardia, nell’ambito dell’accordo di programma in atto con le Camere di commercio lombarde,  ha approvato il nuovo “Bando ricerca e innovazione – edizione 2014” con una dotazione complessiva di 6,8 milioni di euro. Il bando intende favorire in particolare i processi di innovazione digitale delle micro, piccole e medie imprese lombarde (anche start up) tramite voucher e contributi a fondo perduto. Nello specifico, si intendono incentivare interventi di sostegno per: stimolare l’innovazione tecnologica di processo e di prodotto, tramite l’introduzione e la creazione di nuove tecnologie digitali e la messa a disposizione di servizi di trasferimento tecnologico, anche in vista di Expo; accompagnare le imprese alla partecipazione a programmi di ricerca, sviluppo e innovazione europei (Horizon 2020 e Cosme), promuovendo esperienze di successo nei paesi dell’UE e favorendo la nascita e la crescita di reti di imprese; valorizzare il capitale umano inserendo in impresa ricercatori e personale altamente qualificato capaci di guidare l’impresa in percorsi complessi di innovazione; sostenere i processi volti all’ottenimento di brevetti e modelli europei e internazionali. Il bando è articolato nelle seguenti misure:

A. Adozione di nuove tecnologie digitali – Contributo a fondo perduto (50%) di massimo 25.000 euro per investimenti minimi di 10.000 euro.  L’adozione delle suddette tecnologie digitali deve rientrare in uno degli ambiti applicativi previsti dal bando per le domande di contributo su questa misura.

B. Creazione e sviluppo di tecnologie digitali innovative – Contributo a fondo perduto (50%) di massimo 30.000 euro per investimenti minimi di 30.000 euro. Le nuove tecnologie dovranno prevedere un’applicazione in uno delle aree tematiche previste dal bando per questa misura.  

C. Progetti di innovazione di processo, prodotto e/o servizio dedicati a Expo 2015 – Contributo a fondo perduto (50%) di massimo 25.000 euro per investimenti minimi di 20.000 euro. I progetti d’innovazione dovranno riguardare una delle aree tematiche previste dal bando per questa misura e dovranno prevedere la collaborazione con  con uno dei centri registrati nel sistema Questio come centro di ricerca o Crtt che eroga servizi di ricerca di base e/o di laboratorio. 

D. Supporto alla partecipazione a programmi della Commissione UE (Horizon 2020 E Cosme) – Voucher di importo variabile  in funzione del ruolo previsto , per l’impresa lombarda, nel progetto di ricerca europeo. 

E. Assunzione di dottorandi o dottori di ricerca per apportare all’impresa nuove competenze sull’innovazione – Voucher fino a 17.000 euro (variabili a seconda della tipologia contrattuale e del costo della risorsa)

F.           Sostegno ai processi di brevettazione – Contributo a fondo perduto (50%) di importo variabile e fino ad un massimo di 14.000 euro. I processi di brevettazione  dovranno prevedere applicazioni in una delle aree tematiche previste dal bando per questa misura.   

Ogni impresa può richiedere al massimo tre voucher, di cui non più di uno per misura, e una sola richiesta di contributo nell’ambito della misura F. Per le misure A-B-C potrà essere presentata una sola domanda: ad esempio, se si presenta una domanda sulla misura B, non potrà essere presentata dallo stesso soggetto richiedente domanda sulle misure A e C. Le domande di contributo potranno essere presentate, con procedura a sportello, a partire dalle ore 14.00 del 16 ottobre 2014 e fino al 25 marzo 2015 , salvo esaurimento anticipato delle risorse, e verranno esaminate in ordine cronologico di presentazione.

Per informazioni: Lorenzo Moretti, 347.9606266

SME INSTRUMENTS: venti imprese italiane ammesse al bando europeo che finanzia le pmi innovative

La Commissione Europea ha annunciato i primi risultati dello SME Instrument, il nuovo bando dedicato alle PMI innovative all’interno di Horizon 2020. Delle 2.666 proposte progettuali presentate lo scorso 18 giugno, saranno 155 quelle che riceveranno una sovvenzione di 50.000 euro per finanziare lo studio di fattibilità.Máire Geoghegan-Quinn, Commissario europeo per la Ricerca, l’Innovazione e la Scienza, ha dichiarato: «La risposta che il nuovo strumento per le pmi ha ottenuto è molto incoraggiante. La domanda per questa tipologia di sostegno è stata forte, per cui auspico che molti dei progetti d’impresa che finanziamo maturino fino a diventare veri e propri prodotti e servizi che porteranno crescita e occupazione alle nostre economie. I nostri campioni dell’innovazione devono crescere!». Le parole del Commissario richiamano in maniera evidente la metafora di “Champion League per pochi vincitori” utilizzata dalla Commissione durante la presentazione dello strumento, come slogan di eccellenza e selettività. Il dato sulla redemption appare fin troppo eloquente anche da una lettura sommaria dei primi risultati. Delle 2.666 proposte presentate, 2.602 sono risultate formalmente eleggibili e quindi valutabili: fra queste 317 hanno superato la soglia di punteggio per la finanziabilità, ma saranno solo 155 quelle che avranno accesso al finanziamento. Questo, in termini percentuali, si traduce in un success rate pari al 6,79%, contro il 10% auspicato dalla Commissione in fase di progettazione dello strumento. Un altro dato significativo riguarda la ripartizione geografica dei fondi: i progetti presentati provenivano da pmi di 35 Paesi tra membri Ue ed associati, mentre quelli finanziati saranno a beneficio solo di 21. Il dato riguardante la partecipazione italiana è ancora una volta dicotomico. Il nostro Paese guida la graduatoria per Paese in termini di proposte presentate (436), ma scende al terzo posto come numero di proposte finanziate (20).Il dato che però deve far più riflettere riguarda il success rate che si attesta al 4,59% e ci fa scivolare solo in quindicesima posizione. Ancora una volta nel nostro Paese si scrivono troppe proposte di scarsa qualità, e questo andamento, immutato dal primo Programma quadro, rischia di penalizzare un comparto industriale messo già a dura prova dalla crisi economica. Essersi aggiudicati 20 progetti è senza dubbio un buon risultato in termini assoluti, ma il confronto, in termini di innovazione, va fatto con la Spagna che, pur presentando meno proposte di noi, è riuscita ad averne finanziate il doppio, oppure con l’Irlanda, che ha performato con un tasso di successo tre volte superiore alla media europea. Un altro dato su cui riflettere a livello di sistema riguarda invece le varie aree tematiche di finanziamento, nonché ovviamente i corrispettivi comparti industriali di riferimento. Se nel tema trasporti battono bandiera italiana il 26% dei progetti finanziati a livello comunitario (7 italiani su 27 finanziati in totale), sul fronte nanotecnologie il dato è addirittura eclatante, con 5 progetti finanziati su un totale di 17. Decisamente buona la performance anche in materia di energia con 4 progetti italiani fra i 23 complessivi. Quello che invece dovrebbe far riflettere è l’assenza di progetti di eccellenza nel campo delle biotecnologie, della salute e dell’ICT, così come un solo progetto finanziabile nel food.

BEI: record di 3,3 miliardi di euro erogati nel 2013 a 8.400 piccole e medie imprese italiane

ROMA –  «Dati record»: così il vicepresidente della Banca europea di investimenti, Dario Scannapieco, ha definito i 10,4 miliardi di euro di prestiti erogati alla Bei alle imprese italiane, aggiungendo che si tratta di un «messaggio di forte fiducia». Durante la conferenza stampa tenuta con il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, per illustrare i risultati conseguiti dalla Bei nel 2013 in Italia, Scannapieco ha spiegato che sono oltre 8.400 le pmi che hanno ricevuto finanziamenti lo scorso anno, per una cifra complessiva di 3,3 miliardi, e che complessivamente gli impieghi della Bei nel nostro Paese risultano pari a 65,6 miliardi. Nel periodo 2008-2013 sono state invece 70mila le Pmi finanziate e con 167 miliardi l’Italia si conferma il principale beneficiario storico dei prestiti Bei dalla costituzione della Banca (1958): nel 2013 «per la prima volta – ha aggiunto il vice-presidente della Bei – è stata superata la soglia dei 10 miliardi di euro di finanziamenti. Un euro su sei di finanziamenti Bei in Europa sono andati in Italia e questo è un messaggio di forte fiducia». Gli interventi della Bei, dal punto di vista territoriale, come ha spiegato Saccomanni, sono stati equamente distribuiti, mentre per quanto riguarda i settori gli interventi hanno riguardato l’energia, a cui è stato attribuito il 22% dei finanziamenti erogati nel 2013, le telecomunicazioni e trasporti (20%), l’industria (13%), l’acqua (10%) e la sanità (1%). Nel 2013 è proseguito l’impegno della Bei nel sostegno dei progetti di ricerca e sviluppo e per l’ammodernamento infrastrutturale del Paese, compreso lo sviluppo della banda larga. Sono stati inoltre avviati nuovi settori di attività, tra cui il primo finanziamento nel social housing in Italia (a Parma), il sostegno al Parco scientifico Erzelli di Genova e al progetto “Energy Efficiency Milan Covenant of Mayors”, finanziamenti ai porti e a iniziative Growth finance.  

ABI-CDP-MISE: Al via la “nuova Sabatini” con 2,5 miliardi per sostenere gli investimenti delle pmi

ROMA – L’Associazione bancaria italiana (Abi), la Cassa depositi e prestiti (Cdp) e il ministero dello Sviluppo Economico (Mise) hanno firmato la convenzione diretta a dare attuazione alla “Nuova Sabatini”. Entrano dunque nel vivo le nuove misure di sostegno agli investimenti delle Pmi. La normativa si rivolge alle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori produttivi che realizzano investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali. Le imprese devono avere sede operativa in Italia, essere iscritte nel Registro delle imprese ed essere in regola con le normative. Sono stati stanziati da Cdp – e saranno distribuiti dalle banche aderenti alla Convenzione sulla base delle richieste delle imprese – 2,5 miliardi di euro. Il plafond potrà essere aumentato  con successivi provvedimenti fino a 5 miliardi. Le banche che aderiscono alla convenzione Abi–Cdp–Mise potranno utilizzare il plafond per finanziamenti fino al 31 dicembre 2016. Il ministero dello Sviluppo Economico riconosce alle pmi un contributo che copre parte degli interessi sui finanziamenti bancari per gli investimenti realizzati. Il contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni. Le pmi, insieme al contributo e al finanziamento, possono anche attingere al “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento. Per accedere al contributo occorre avere una delibera di finanziamento bancario o di leasing non superiore a cinque anni di importo tra i 20mila e i 2 milioni di euro. Il finanziamento può coprire fino al 100% degli investimenti. Le domande di finanziamento e di contributo potranno essere presentate alle banche o intermediari finanziari dal 31 marzo 2014. A partire dal 10 marzo saranno disponibili on line sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico i moduli di domanda. Le banche aderenti alla convenzione saranno indicate sul sito dell’Abi (www.abi.it), della Cassa depositi e prestiti (www.cassaddpp.it) e del ministero dello Sviluppo Economico (www.mise.gov.it).

BEI: 240 milioni per le imprese che investono sui giovani e sulle start up innovative

Nuovi fondi per le imprese che investono sui giovani. L’iniziativa, firmata Banca europea per gli investimenti e Intesa Sanpaolo, prevede due distinti progetti di finanziamento per un totale di 240 milioni di euro. La metà (120 milioni) andranno a sostegno della nascita e dello sviluppo di start up innovative, con l’obiettivo di favorire la nuova occupazione nella fascia di giovani compresa tra i 15 e i 29 anni di età. Gli altri 120 milioni saranno destinati al finanziamento di aziende di piccole e medie dimensioni nel settore sociale. Potranno accedere ai prestiti le piccole e medie imprese con almeno un lavoratore under 29 o che svolgano programmi di formazione e inserimento lavorativo.

COMMISSIONE EUROPEA: un’agenzia unica per attuare i programmi comunitari destinati alle pmi

BRUXELLES – La Commissione Europea ha istituito l’Agenzia esecutiva per le piccole e le medie imprese, che sostituisce e succede all’agenzia esecutiva istituita con la decisione 2004/20/CE quale modificata dalla decisione 2007/372/CE, per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2024, il cui statuto è disciplinato dal regolamento (CE) n. 58/2003. L’Agenzia è responsabile dell’esecuzione di alcune parti dei seguenti programmi dell’Unione:

a) programma per la competitività delle imprese e le piccole e le medie imprese (COSME) 2014-2020;

b) programma per l’ambiente e azione per il clima (LIFE) 2014- 2020;

c) Fondo europeo per gli Affari marittimi e la pesca (FEAMP) compresa la politica marittima integrata (PMI), il controllo e le consulenze e le conoscenze scientifiche;

d) programma quadro per la ricerca e l’innovazione 2014-2020 (Orizzonte 2020) — parti della «Parte II — Leadership industriale» e della «Parte III — Sfide per la società».

Le attribuzioni sono esercitate dall’Agenzia a condizione che tali programmi entrino in vigore e dalla data di entrata in vigore di ciascuno di essi. L’Agenzia è responsabile dell’esecuzione delle parti residue delle seguenti azioni nel quadro del CIP: il programma «Energia intelligente-Europa II (EIE II)»; l’«Iniziativa ecoinnovazione»; la rete «Enterprise Europe»; il portale «La tua Europa — Imprese»; l’«Helpdesk europeo dei diritti di proprietà intellettuale (Helpdesk DPI)»; il progetto «IPorta». Inoltre l’Agenzia è responsabile dei seguenti compiti connessi all’esecuzione delle parti dei programmi dell’Unione:  la gestione di alcune o di tutte le fasi di esecuzione del programma e di alcune o di tutte le fasi della vita di progetti specifici sulla base dei pertinenti programmi di lavoro adottati dalla Commissione, qualora quest’ultima le abbia conferito poteri ad hoc nell’atto di delega; l’adozione degli atti di esecuzione del bilancio delle entrate e delle spese e l’esecuzione di tutte le operazioni necessarie alla gestione del programma, qualora la Commissione le abbia conferito poteri ad hoc nell’atto di delega; la fornitura di sostegno all’attuazione dei programmi, qualora la Commissione le abbia conferito poteri ad hoc nell’atto di delega. L’Agenzia, se stabilito nell’atto di delega, può essere responsabile dell’offerta di servizi di supporto amministrativo e logistico agli organismi di esecuzione dei programmi e nell’ambito dei programmi citati nell’atto di delega.

(Ipsoa.it)

 

SHIFT2RAIL: l’Europa mette 1 miliardo di euro per sostenere l’innovazione ferroviaria

BRUXELLES – La Commissione europea ha adottato Shift2Rail, un nuovo partenariato pubblico-privato per investire circa 1 miliardo di euro in ricerca e innovazione per le ferrovie europee. Il programma di lavoro si articolerà in 7 anni di lavoro, mirato a sostenere lo sviluppo di servizi ferroviari più efficienti, incrementando il numero di passeggeri e merci in viaggio sui treni europei. Con Shift2Rail la Commissione ha più che triplicato il finanziamento per la ricerca e l’innovazione ferroviaria: dai 155 milioni di euro stanziati per il periodo 2007-2013, ai 450 per il 2014-2020. Lo stanziamento comunitario sarà poi abbinato a 470 milioni di euro che arriveranno dall’industria ferroviaria in una partnership pubblico-privato. Gli obiettivi sono un abbattimento fino al 50% del costo del ciclo di vita del trasporto ferroviario, vale a dire i costi di costruzione, esercizio, manutenzione e rinnovo delle infrastrutture e del materiale rotabile, un aumento della capacità fino al 100% e dell’affidabilità fino al 50%. La ricerca e l’innovazione si concentreranno su cinque aree chiave: per migliorare la qualità dei servizi, si concentrerà sullo sviluppo di una nuova generazione di treni ad alta capacità, economicamente efficienti e affidabili; per aumentare la capacità e ottenere più treni che circolano sulle stesse linee, si svilupperanno nuovi sistemi di gestione e controllo del traffico; per fornire affidabilità e alta qualità delle infrastrutture, sono previsti interventi di manutenzione “intelligenti”. Sul fronte del miglioramento dei servizi, il programma prevede biglietterie e pianificatori di viaggio integrati, sviluppando soluzioni e servizi It innovativi, e maggiori soluzioni di trasporto intermodale, per connettere meglio la ferrovia con altre forme di trasporto.

(Ingegneri.info)

ASSOMEC: Apre lo Sportello Impresa Agevolazioni con 66 milioni di euro disponibili in novembre

MILANO – AssoMec apre a Milano lo Sportello Impresa Agevolazioni, per orientare le piccole e medie imprese all’ottenimento dei finanziamenti. «Invito tutto le imprese che hanno i requisiti (in regola con il versamento contributivo per i propri lavoratori dipendenti) ad avvalersi dello Sportello per imparare a presentare domande di finanziamento ammissibili e beneficiare concretamente delle agevolazioni», spiega Barbara Pigoli, presidente di AssoMec. «I soldi ci sono, e in abbondanza, il problema è capire come gestire la burocrazia per beneficiare delle agevolazioni in modo semplice, e pagare le attività concrete che già fate per competere in un mercato globale sempre più agguerrito». Nel mese di novembre il tema dello Sportello sono i fondi bilaterali: Fondimpresa, il principale fondo per la formazione, costituito da Confindustria, CGIL, CISL e UIL ha messo a bando 66 milioni di euro per pagare corsi di formazione. Sono beneficiarie dei finanziamenti le 160 mila imprese che aderiscono al fondo, e l’iscrizione è gratuita. Un’occasione da non perdere se si pensa che gran parte delle politiche attive del lavoro, strategiche per il futuro della nostra economia che annaspa in un momento di crisi profonda, si regge sui finanziamenti messi a disposizione dai fondi bilaterali. Lo Sportello Impresa Agevolazioni AssoMec è gratuito e fornisce informazioni semplici e concrete, supporto nell’individuazione della linea di finanziamento più idonea e assistenza nella compilazione della modulistica necessaria e nella presentazione della pratica. Lo Sportello è in corso Vercelli 1, a Milano, tel. 02.43513210, email: segreteria@assomec.eu.

HORIZON 2020: 80 miliardi di euro per finanziare ricerca e innovazione in Europa

MILANO – In occasione dell’incontro “Horizon 2020 e opportunità per le imprese”, organizzato da Innovhub SSI, azienda speciale della Camera di commercio di Milano (partner della rete europea Enterprise Europe Network), ed Apre (Agenzia per la promozione della ricerca europea) è emerso come Horizon 2020 sia lo strumento principale dell’Unione europea per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione  in  Europa,  con una proposta di budget previsto di  circa 80  miliardi di euro per il periodo 2014 – 2020. Tre gli obiettivi chiave: scienza eccellente (1. sostenere la posizione dell’UE in testa alla classifica mondiale nella scienza), leadership industriale (2. contribuire ad affermare il primato industriale nell’innovazione che con un investimento sostanzioso nelle tecnologie di punta, nonché più ampio accesso al capitale e sostegno alle pmi) e sfide sociali (3. affrontare i principali problemi comuni a tutti gli europei, ripartiti in 6 settori base: sanità, evoluzione demografica e benessere; sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina e marittima e bioeconomia; energia sicura, pulita ed efficiente; trasporti intelligenti, verdi e integrati; interventi per il clima, efficienza delle risorse e materie prime; società inclusive, innovative e sicure). Qualsiasi impresa, università, centro di ricerca o qualsiasi altro soggetto giuridico, stabilito in uno Stato membro, in un paese associato o in un paese terzo, può partecipare ad un’azione indiretta a condizione che soddisfi le condizioni minime di partecipazione.

FONDO CENTRALE DI GARANZIA PER LE PMI: Contro la crisi 20 milioni per le “imprese rosa”

Monza, 1 luglio 2013  In Lombardia il credito concesso alle imprese private dalle banche è diminuito in un anno del 6%, per un totale di impieghi di 214 miliardi di Euro, si tratta di 13 miliardi di euro in meno rispetto al 2102. E per fornire alle imprese femminili condizioni favorevoli di accesso al credito per combattere la crisi, è stato presentato quest’oggi, in occasione del primo Coordinamento Regionale dei Comitati Imprenditoria Femminile Lombardi, il Fondo Centrale di Garanzia per piccole e medie imprese, che prevede un trattamento favorevole in termini di copertura e l’accesso gratuito al fondo per le imprese rosa. Il Fondo nazionale per le PMI “rosa” mette a disposizione 20 milioni di euro, per far fronte alle difficoltà nell’accesso al credito. La sezione speciale fa parte del Fondo Centrale di Garanzia, strumento di mitigazione del rischio di credito operativo presso il Ministero dello Sviluppo Economico che opera tramite interventi in garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia sui finanziamenti alle PMI realizzati attraverso una rete di 320 operatori tra banche, confidi, Fondi regionali di garanzia, società di leasing e altri soggetti.
Il Fondo Centrale di Garanzia dedicato all’imprenditoria femminile è stato presentato alle Presidenti dei Comitati Imprenditoria Femminili lombardi, oggi presso la Villa Reale di Monza, in occasione del primo Coordinamento Regionale dei Comitati dell’Imprenditoria Femminili lombardi, alla presenza di Claudia Bugno, Presidente del Comitato di Gestione Fondo Centrale di Garanzia per le PMI e Mina Pirovano Presidente del Comitato della Camera di commercio di Monza e Brianza e Presidente del Coordinamento dei Comitati Imprenditoria Femminili lombardi.
Il Fondo Centrale per l’imprenditoria femminile Il Dipartimento per le Pari opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei ministri conferisce alla Sezione Speciale per le imprese femminili 10 milioni di Euro. Per effetto della compartecipazione del Fondo le risorse a disposizione si raddoppiano fino a 20 milioni di euro, permettendo alle PMI in rosa di accedere con maggiore facilità e a condizioni di favore a 300 milioni di euro di credito attivato.
L’accesso al credito In Lombardia il credito concesso alle imprese private dalle banche è diminuito in un anno del 6%, per un totale di impieghi di 214 miliardi di Euro. Diminuzioni più marcate nei crediti concessi alle imprese di Brescia (-7,1%), Milano e Bergamo (-6,6%). A Monza e Brianza il credito concesso dalle banche alle imprese è pari a oltre 11 miliardi di euro, con una contrazione del -2,4% in un anno.
Le donne resistono meglio alla crisi: le imprese femminili superano il 2012 registrando +0,6% in Brianza, una performance migliore rispetto al dato medio lombardo (+0,3%). Anche i saldi tra le nuove imprese iscritte e quelle cessate sono positivi: +126 a Monza e Brianza, +1.108 in Lombardia. La crisi tuttavia penalizza le under 35 che accusano il colpo con una variazione annua del -0,3% a Monza e Brianza, e in Lombardia -1,9%. Complessivamente sono quasi 21mila in Lombardia le imprese in  cui la partecipazione di donne con meno di 35 anni risulta complessivamente superiore al 50% (circa il 12% sul totale delle imprese femminili). A Monza e Brianza le giovani imprese rosa sono 1.378 (circa l’11% del totale femminile). Sono alcuni dati diffusi oggi in occasione del primo Coordinamento Regionale dei Comitati dell’Imprenditoria Femminili lombardi, su elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese.  
“In questo momento di difficoltà per le nostre imprese e per il Paese questa iniziativa rimette al centro il fare impresa e la fiducia nella capacità imprenditoriale delle nostre imprese, ridando loro ossigeno per ripartire – ha dichiarato Mina Pirovano, Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Monza e Brianza e del Coordinamento Regionale dei Comitati- Si tratta di un Fondo che può favorire in modo concreto la ripresa, mettendo in moto nuovi investimenti, con l’obiettivo di fungere da stimolo a un nuovo rapporto tra sistema creditizio, impresa e territorio.”

UNIONE EUROPEA: 31,5 milioni di euro a disposizione delle pmi per distribuire eco-prodotti

L’Unione europea scende in campo a fianco delle imprese “verdi” e lancia un bando da 31,5 milioni di euro per aiutarle a commercializzare 45 soluzioni ambientali innovative nel settore del riciclaggio di materiali, acqua, edilizia, alimentare e aziende. Le pmi dei 27 Paesi che fanno parte della comunità avranno tempo sino al 5 settembre per presentare i propri progetti in questi cinque settori. «L’eco-innovazione non è soltanto una nicchia di mercato», ha sottolineato il commissario Ue all’Ambiente Janez Potocnik, ricordando che «le imprese verdi sono i motori della trasformazione di tutta l’economia». Da qui l’invito rivolto alle piccole e medie imprese, che hanno sviluppato un prodotto, un processo o un servizio ecologico innovativo ma che hanno difficoltà a piazzarlo sul mercato. Bruxelles coprirà sino al 50% dei costi di finanziamento per un totale di 45 progetti. L’iniziativa della Commissione, avviata nel 2008, ha già permesso la realizzazione di 185 progetti, tra cui un sistema di riutilizzo dei vecchi mattoni, una nuova tecnica di produzione di tappeti e moquette e di calzature in pelle senza sostanze chimiche nocive. Sono inoltre pronti per essere varati i 50 selezionati lo scorso anno. Da qui l’invito del commissario Ue alle pmi a presentare una domanda di finanziamento, «contribuendo così al primato dell’Europa in settori come la gestione dell’acqua e dei rifiuti».

VENETO SVILUPPO: con il Fondo Energia 40 milioni per pmi che investono in risparmio energetico

VENEZIA – Per le piccole e medie imprese venete che intendono investire nel contenimento dei consumi energetici, la Regione Veneto tramite una convenzione stipulata con la propria finanziaria Veneto Sviluppo ha attivato uno specifico bando. Si tratta del Fondo Energia che mette a disposizione delle pmi, con sede in Veneto, 23,8 milioni di euro, parte come finanziamento agevolato a tasso zero (15 milioni) e parte come contributo in conto capitale (8,8 milioni). Ai fondi regionali vanno aggiunti altri 15 milioni di finanziamenti bancari a tasso convenzionato, portando il plafond complessivo a quasi 40 milioni di euro. La modalità scelta, che integra il finanziamento a fondo perduto con quello agevolato del fondo di rotazione, è già stata positivamente sperimentata e punta a moltiplicare le risorse disponibili. Il Fondo Energia è stato costituito, in attuazione di una misura prevista dal Por Veneto 2007-2013, per la concessione di agevolazioni a fronte di investimenti orientati al perfezionamento delle tecniche produttive al fine di migliorare i rendimenti energetici degli impianti, mediante l’adozione di soluzioni che consentono di sfruttare il potenziale energetico utilizzando le fonti rinnovabili e sistemi di generazione non tradizionali. In particolare i progetti oggetto di finanziamento devono riguardare: il miglioramento del rendimento energetico degli impianti esistenti (ad esempio attraverso l’installazione di motori elettrici ad alta efficienza, il rifasamento delle linee elettriche, ecc.); la produzione combinata di energia termica ed elettrica in cogenerazione; la produzione di energia elettrica mediante celle a combustibile; la produzione di energia da fonti rinnovabili. Ovviamente il progetto risulta ammissibile qualora porti a conseguire un risparmio energetico. Il contenimento dei consumi energetici, valutato per unità di prodotto o centro di lavorazione, può riguardare l’intero impianto oppure specifiche linee produttive o reparti. L’importo minimo delle operazioni agevolate è di 25mila euro, quello massimo di 2 milioni. La durata massima è di 84 mesi. La modalità di presentazione delle domande a Veneto Sviluppo, che vanno fatte pervenire tramite la banca finanziatrice o un organismo consortile, è “a sportello”: il bando resta sempre aperto fino al 30 giugno 2015.

BIB: aperto il Bond Imprese Brianza, plafond da 10 milioni per sostenere le pmi del territorio

MONZA – Banca Popolare di Bergamo, Camera di Commercio di Monza e Brianza e Provincia di Monza Brianza promuovono Bond Imprese Brianza, il plafond di 10 milioni di Euro a sostegno delle imprese della Brianza, nato nell’ambito del “Tavolo per lo sviluppo”. Bond Imprese Brianza Monza – T2 Territorio per il Territorio è un prestito obbligazionario con un plafond di 5 milioni di euro (lotto minimo un’obbligazione da valore nominale 1.000 euro cadauna),con periodo di collocamento dal 4 febbraio 2013 al 20 marzo 2013, destinato a risparmiatori privati e imprese del territorio. Questa raccolta, grazie al raddoppio da parte di Banca Popolare di Bergamo, consentirà di avere a disposizione un plafond di 10 milioni di euro per finanziamenti finalizzati a supportare la realizzazione di programmi di sviluppo (investimenti produttivi materiali e immateriali, riferiti anche a progetti di rete di imprese, di ricerca/innovazione tecnologica e di internazionalizzazione), la creazione di occupazione e la riqualificazione professionale dei dipendenti, nonché di far fronte alle esigenze di? liquidità. Potranno beneficiare le imprese di tutti i settori iscritte alla Camera di commercio di Monza e Brianza e collegate al sistema associativo, attraverso finanziamenti compresi tra 25 mila e 500 mila euro, con durata fino a 48 mesi e un tasso pari all’Euribor 3 mesi media mese precedente, maggiorato di uno spread in funzione delle finalità del finanziamento, del rating e dell’eventuale presenza di garanzia consortile. In una fase successiva verrà messo a disposizione uno specifico plafond pari al 200% di quanto collocato per l’erogazione di finanziamenti, a condizioni competitive, destinati alle imprese della provincia di Monza Brianza iscritte alla Camera di commercio di Monza e Brianza, appartenenti a tutti i settori e collegate alle associazioni territoriali aderenti al progetto, con termine delle domande al 31 agosto 2013.

CONTO TERMICO: 900 milioni di euro per migliorare le prestazioni energetiche di edifici e capannoni

Il 28 dicembre 2012 è stato varato, dal ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, di concerto col ministro dell’Ambiente Corrado Clini e delle Politiche agricole Mario Catania, e con l’intesa della Conferenza unificata, il decreto che mette a disposizione circa 900 milioni di euro l’anno per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici esistenti, attraverso un sistema di incentivi efficace e semplice per il cittadino e la pubblica amministrazione. Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 gennaio 2013, si propone il duplice obiettivo di dare impulso alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili (riscaldamento a biomassa, pompe di calore, solare termico e solar cooling) e di accelerare i progetti di riqualificazione energetica degli edifici pubblici. Per quanto riguarda le fonti rinnovabili termiche, il nuovo sistema i promuoverà interventi di piccole dimensioni, tipicamente per usi domestici e per piccole aziende, comprese le serre, fino ad ora poco supportati da politiche di sostegno. Il cittadino e l’impresa potranno dunque più facilmente sostenere l’investimento per installare nuovi impianti rinnovabili ed efficienti grazie a un incentivo che coprirà mediamente il 40% dell’investimento e che sarà erogato in 2 anni (5 anni per gli interventi più onerosi). In questo modo, inoltre, si rafforza la leadership tecnologica della filiera nazionale in comparti con un forte potenziale di crescita internazionale. Per quel che riguarda invece gli incentivi all’efficienza energetica per la pubblica amministrazione, il provvedimento aiuta a superare le restrizioni fiscali e di bilancio che non hanno finora consentito alle amministrazioni di sfruttare pienamente le potenzialità di risparmio derivanti da interventi di riqualificazione energetica degli edifici pubblici. Il nuovo strumento di incentivazione, coerentemente con la Strategia energetica nazionale, contribuirà al superamento degli obiettivi energetico-ambientali fissati al 2020 dall’Unione Europea.

BANDO COMUNICAZIONE DIGITALE: le micro e pmi lombarde finanziate al 50% per progetti e servizi web di comunicazione e marketing

Regione Lombardia e le Camere di Commercio lombarde, nell’ambito dell’ Accordo di programma per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo, stanziano un milione 650mila euro a favore delle micro, piccole e medie imprese lombarde che realizzeranno progetti di comunicazione e marketing digitale. Obiettivo del bando è quello di finanziare con contributi a fondo perduto (fino al 50% delle spese sostenute):

??? (misura A) nuovi processi comunicativi? e? modelli di business che utilizzano gli strumenti di web 2.0??? per aggiungere valori a? propri prodotti e servizi e trovare nuovi mercati;

?? (misura B) l’inserimento professionale di giovani e la stabilizzazione? di lavoratori? per? progetti di comunicazione digitale.???????

Per la misura a) “progetti di comunicazione digitale”, il contributo concesso a fondo perduto copre il 50% delle spese effettivamente sostenute e ammesse per il progetto (al netto di Iva), fino a un massimo di ? 25.000,00. Per la misura b) “giovani per la creatività digitale” i contributi saranno pari a: 3.000, 4.000 o 5.000 euro a seconda della tipologia di intervento effettuato. Le micro, piccole e medie imprese lombarde possono presentare le domande on line, seguendo la procedura sul sito www.bandimpreselombarde.it , a partire dal 27 novembre 2012 e fino al 24 gennaio 2013. Le informazioni potranno essere richieste a: Unioncamere Lombardia, Funzione Sviluppo (tel. 02.6079601), e-mail: sviluppo@lom.camcom.it.

AGEVOLACREDITO 2012: due milioni per l’accesso al credito delle pmi

MILANO – Per chi ha intenzione di acquistare o avviare una attività imprenditoriale, realizzare dei nuovi impianti o comprare nuove attrezzature, proteggere marchi o royalties, aumentare il capitale sociale, aprire sedi commerciali all’estero o partecipare a gare internazionali, aumentare la liquidità della propria impresa, la Camera di Commercio di Milano promuove uno stanziamento complessivo di 2 milioni di euro. Si tratta del bando “Agevolacredito 2012”. I finanziamenti dovranno essere garantiti da uno dei consorzi e delle cooperative fidi che aderiscono all’iniziativa. La finalità è agevolare le pmi milanesi nella realizzazione di uno o più dei seguenti interventi: 1) programmi di investimenti produttivi (600.000 euro); 2) operazioni di patrimonializzazione aziendale (300.000); 3) programmi a sostegno della liquidità aziendale (400.000 stanziati in via straordinaria a causa della congiuntura economica ); 4) operazioni a sostegno dell’internazionalizzazione d’impresa (200.000 euro); 5) contributi per l’abbattimento del costo della garanzia prestata da Consorzi e cooperative di garanzia collettiva fidi (500.000 euro). Soggetti beneficiari saranno micro, piccole e medie imprese, di tutti i settori, con sede legale iscritta al Registro Imprese della Camera di Commercio di Milano. Caratteristiche del contributo? Lo stanziamento per l’economia milanese è di 2 milioni di euro (di cui 200.000 euro stanziati da Comune di Milano nell’ambito dell’intervento 1). Per tutti gli interventi ci sarà la riduzione del costo del finanziamento (abbattimento del tasso di interesse in relazione all’ammontare del finanziamento e alla tipologia di impresa). Per l’intervento 2, oltre all’abbattimento dei tassi, c’è un contributo a fondo perduto. Sono previste premialità per le nuove imprese,? per quelle che realizzano investimenti nelle aree del comune di Milano in riqualificazione e per quelle che avviano contratti di lavoro a tempo indeterminato o trasformano contratti di lavoro a tempo determinato in tempo indeterminato a favore di giovani under 35. Termini di presentazione della domanda: il 31 maggio 2013 per la stipula del finanziamento o la realizzazione dell’operazione, il 16 luglio 2013 per la consegna dei documenti al consorzio o alla cooperativa fidi garante.

BOND & PMI: un prestito obbligazionario da Assolombarda e Ubi Banca per le imprese del territorio

BRESCIA – Ubi Banca e Assolombarda lanciano il Progetto “T2 Territorio per il Territorio”: un’iniziativa innovativa, studiata e strutturata con l’obiettivo di sostenere le imprese aderenti alla più importante associazione territoriale del sistema Confindustria. Il Progetto si realizza in due fasi. La prima riguarda l’emissione da parte di Ubi Banca di un prestito obbligazionario per un importo complessivo di 20 milioni di euro, di cui verrà richiesta l’ammissione alla quotazione sul Mercato telematico delle obbligazioni (Mot). L’offerta è riservata a chi apporta nuove disponibilità durante il periodo di collocamento presso le filiali di Banca Popolare Commercio e Industria, nel ruolo di Banca capofila, Banca Popolare di Bergamo e Banco di Brescia. La seconda comporta la costituzione di uno specifico plafond, pari a due volte l’ammontare nominale del prestito obbligazionario complessivamente sottoscritto, destinato all’erogazione, di finanziamenti volti a supportare la realizzazione di programmi di sviluppo, compresi progetti di rete di impresa, ricerca ed innovazione tecnologica ed internazionalizzazione, la creazione di nuovi posti di lavoro e la riqualificazione professionale dei dipendenti nonché a far fronte alle esigenze di incremento di circolante e di equilibrio della struttura patrimoniale e finanziaria delle stesse imprese associate ad Assolombarda. Le obbligazioni, emesse da Ubi Banca, hanno taglio minimo di sottoscrizione pari a 1.000 euro, durata 3 anni, cedola trimestrale, un tasso fisso lordo pari al 3,50% per il primo e secondo anno e, per il terzo anno, un tasso variabile pari al tasso euribor tre mesi aumentato dell’1% ; possono essere sottoscritte dal 15 ottobre 2012 al 30 novembre 2012, salvo chiusura anticipata o estensione del periodo di offerta. I singoli finanziamenti, a condizione competitive e di importo compreso tra i 25.000 e i 500.000 euro, avranno una durata massima di 48 mesi e potranno essere richiesti fino al 31 maggio 2013 salvo esaurimento anticipato del plafond. “T2 Territorio per il Territorio” rappresenta una nuova strategia per collegare, per la prima volta in Italia in un progetto specifico e strutturato, la raccolta di risparmio locale agli impieghi destinati esclusivamente alle pmi imprese operanti nelle medesime zone e appartenenti a specifiche associazioni imprenditoriali, con alcuni elementi caratterizzanti di particolare rilevanza: solidarietà e mutualità nel territorio; rafforzamento del senso di appartenenza e del legame “banca – risparmiatori – realtà produttive locali”, che ha visto operazioni analoghe già lanciate con successo a Varese, Monza e Brescia e altre in fase di implementazione.

BANDO IMPRESA DIGITALE: finanziamento a fondo perduto per micro e pmi lombarde che investono in Ict

Il Bando Impresa digitale è un’iniziativa di Regione Lombardia, insieme alle Camere di Commercio di Milano, di Monza e Brianza, di Varese, di Cremona, di Lecco, di Lodi e di Pavia e al Comune di Milano, per il territorio di competenza, nell’ambito dell’Agenda Digitale Lombarda. Tramite contributi a fondo perduto, il bando sostiene i processi di innovazione delle micro, piccole e medie imprese lombarde, incentivando gli investimenti in nuove tecnologie digitali, con un duplice obiettivo:

  • ????????? la diffusione delle ICT – Information and Communication Technology – nelle micro, piccole e medie imprese di lombarde
  • ????????? la creazione di nuove tecnologie digitali da introdurre sul mercato ICT da parte delle micro, piccole e medie imprese lombarde.

Il bando è articolato in tre misure, per una dotazione finanziaria complessiva pari a ? 4.220.000.

Misura A. Adozione di nuove tecnologie digitali per le micro imprese. La misura sostiene l’acquisto di tecnologie di cloud computing, extended enterprise, e-commerce, NFC (Near Field Communication). Possono presentare domanda per questa misura le micro imprese con sede legale nelle province di Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza e Brianza, Pavia e Varese. Il contributo viene erogato a fondo perduto fino ad un massimo del 50% delle spese ammissibili e fino ad un importo massimo di ? 15.000. L’investimento minimo richiesto è pari a ? 12.000.

Misura B. Adozione di nuove tecnologie digitali per le piccole e media imprese. La misura sostiene l’adozione di tecnologie quali smart logistic, smart building, produzione digitale, NFC (Near Field Communication), extended enterprise, social e-commerce, digital marketing, social communication. Possono presentare domanda per questa misura le piccole e medie imprese con sede legale nelle province di Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza e Brianza, Pavia e Varese. Il contributo viene erogato a fondo perduto fino ad un massimo del 50% delle spese ammissibili e fino ad un importo massimo di ? 25.000. L’investimento minimo richiesto è pari a ? 25.000.

Misura C. Creazione di nuove tecnologie digitali – Internet of Things. La misura sostiene lo sviluppo di soluzioni e applicazioni digitali che secondo il paradigma dell’Internet of Things consentano uno scambio di informazioni tra macchine/oggetti con l’obiettivo di realizzare un’automazione dei diversi processi aziendali. I progetti di ricerca e sviluppo devono rientrare in una delle seguenti tematiche: smart and digital factories, smart asset management, safety, smart mobility, smart energy management, smart environment, e-inclusion, cultural heritage&entertainment, e-learning. Possono presentare domanda per questa Misura le imprese del settore ICT con sede legale nelle province di Milano e Monza e Brianza.Il contributo viene erogato a fondo perduto fino ad un massimo del 50% delle spese ammissibili e fino ad un importo massimo di ? 30.000. L’investimento minimo richiesto è pari a ? 30.000.

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 02/10/2012 fino alle ore 12.00 del 31/10/2012. Per informazioni relative al contenuto del bando: Camera di Commercio di Milano, e-mail contributialleimprese@mi.camcom.it, telefono: 800.22.63.72 (numero verde se si chiama da Milano e provincia), 02.8515.20000 (numero di telefonia fissa nazionale se si chiama da fuori provincia o da cellulare). Per informazioni sulle procedure on-line per la presentazione della domanda, rendicontazione e richiesta di liquidazione dei contributi: assistenzatecnica.bandi@mi.camcom.it.

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