Con la stampa 3D il design italiano firma sculture e oggetti digitali

TRENTO – Le sculture digitali di Exnovo, esclusivi manufatti di design – illuminazione, arredo, oggettistica e accessori – prodotti con tecnologie innovative di stampa tridimensionale (Professional 3D Printing), sbarcano in Francia per essere esposte nella showroom Syl’déco a Montauban. La creatività del marchio trentino figura, dunque, tra le collezioni proposte, grazie alle sue creazioni di elevatissimo design. Proprio questo carattere innovativo porta il marchio ad affermarsi, oltre che nel retail, anche nel contract, con la possibilità per architetti e designer di contare su una vasta produzione a catalogo e un servizio on demand e su misura, reso possibile grazie alla flessibilità della tecnologia di stampa 3D professionale. «In questa direzione – spiega Ignazio Pomini, titolare di Exnovo – continua la collaborazione iniziata nel 2012 con il prestigioso Hotel De Sers di Parigi, che ha richiesto una seconda e ancor più importante fornitura di lampade esclusive firmate 3D Printing». Grazie a questa tecnologia, nessun prodotto è assolutamente uguale a un altro, ogni oggetto diventa unico per le sue caratteristiche intrinseche e quindi molto più vicino a un’opera d’arte. Con l’impiego dell’innovativa tecnica di produzione aziendale – la costruzione additiva rapida – il brand ha introdotto in Italia non solo un concetto di progettazione innovativa e istantanea, ma anche la possibilità di personalizzare il prodotto di design, scavalcando così tutti gli schemi mentali e gli standard più obsoleti. «Si tratta, in poche parole, di software di simulazione, che permettono di vagliare un numero elevato di alternative progettuali, e di processi produttivi 3D printing che sono in grado di realizzare oggetti solidi partendo da un modello digitale. Ma attenzione: questo modello produttivo non deve essere interpretato solo come rapidità, versatilità, accessibilità e qualità totali, tutte in un unico prodotto. Bisogna sempre fare i conti con professionalità, capacità, tecnica, risorse e potenzialità industriale per non incorrere in sgradevoli delusioni», conclude Pomini, che di recente ha tenuto un workshop su questa tecnologia innovativa all’Università Bocconi.

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