Cresce sul mercato cinese la leader bresciana dei componenti per cucine

GUANGZHOU –  Rafforzare la propria presenza in Asia con la forza del made in Italy: è questo lo spirito che ha accompagnato Sabaf, l’azienda italiana tra i primi produttori al mondo di componenti per cucine e apparecchi domestici per la cottura a gas, alla China Import and Export Fair, appuntamento conosciuto come la Fiera di Canton ma che è un punto di riferimento nel mercato mondiale dei macchinari e delle nuove tecnologie fin dal 1957, contando su 59mila espositori, più di 150mila tipi di prodotti e oltre 200mila professionisti provenienti da 201 Paesi. Con l’ascesa di Pechino sullo scacchiere internazionale, gli investimenti si sono mossi verso oriente, ma se molti delocalizzano per ridurre i costi compromettendo la qualità, Sabaf esporta il savoir faire che l’ha resa una potenza globale. Con 550 dipendenti circa all’attivo, Sabaf è il primo produttore in Italia di componenti strategici per gli apparecchi della cottura e uno dei primi a livello mondiale. I suoi prodotti – rubinetti, termostati, bruciatori, cerniere – sono impiegati per la realizzazione dei migliori apparecchi per la cottura – cucine, forni e piani – lavaggio e freddo, dei più importanti produttori di elettrodomestici mondiali. Il gruppo bresciano, fondato nel 1950 da Giuseppe Saleri, è sbarcato a Shanghai nel 1998 prima con un ufficio di rappresentanza e poi, dal 2008 è stata costituita una nuova società con l’obiettivo prima di rafforzare le relazioni commerciali e poi di iniziare la produzione di bruciatori destinati al mercato locale. Dopo alcuni anni di preparazione, è nato così il nuovo stabilimento che ha iniziato la produzione di bruciatori nel 2015. Dei prodotti studiati e realizzati in base alle esigenze del mercato locale, assai differente da quello occidentale, e rispettandone gli standard senza rinunciare a quella cura del dettaglio che fa la differenza. «Essere presenti a questa fiera è per noi essenziale – conferma Nicola Belpietro, executive regional sales director di Sabaf – non solo perché la Cina è un mercato strategico per chiunque, ma anche perché conferma l’impegno dell’azienda verso questo mercato.  Ogni hanno investiamo il 3% del nostro fatturato nella ricerca e nello sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni anche dedicati a questa zona. Un impegno costante che ci ha permesso di superare la crisi adattandoci ai vari mercati senza perdere la nostra identità.  Sabaf ha da sempre esportato il medesimo modello tecnologico sul quale abbiamo sviluppato negli anni un’altissima competenza e che siamo in grado di mantenere facilmente sotto controllo. La nostra clientela ci conosce da anni e sa perfettamente che il processo e l’automazione sono alla base di un buon prodotto». A conferma dell’importanza di Sabaf nel panorama locale, nel primo giorno di apertura del salone, Sabaf ha ricevuto la visita di Zhang Ji, membro del governo e prossimo viceministro del Commercio cinese, mentre una delegazione dell’ente organizzatore ha visitato lo stabilimento Sabaf e ha conferito una speciale targa di riconoscimento all’azienda italiana per la sua partecipazione.


 

 

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