Da una piramide d’acciaio spunta l’idea del magazzino salvaspazio

 

SAN GIOVANNI IN CROCE – «Il magazzino inclinato? Un’idea nata per risolvere un problema pratico e di sicurezza, che affligge chiunque lavori in un’officina meccanica: la presenza, disordinata e in genere alla rinfusa, di decine o centinaia di spezzoni di aste, profilati, estrusi e altri semilavorati derivanti dai processi industriali. L’abbiamo testata nella nostra attività, ha funzionato e ora l’abbiamo brevettata lanciandola sul mercato». Essere imprenditori significa, spesso, trasformare le criticità in opportunità: così Fausto Rivetti, fondatore nel 2000 e titolare della cremonese Fma, piccola impresa familiare specializzata in lavorazioni meccaniche e automazioni per diversi settori (oleodinamica, alimentare, agricoltura, medicale, motori elettrici), ha compreso che la soluzione del problema degli scarti poteva aprire una nuova area di business. Presentata in diverse fiere di settore, l’invenzione si rivolge al settore dello stoccaggio e dell’immagazzinamento ordinato di materiale. La struttura piramidale, costituita da cinque moduli a scorrimento e a doppio piano inclinato, è particolarmente indicata per la raccolta e lo stoccaggio organizzato degli spezzoni lineari: «Capita spesso che il materiale di scarto – spiega Rivetti – viene di solito accumulato alla rinfusa, occupando ingenti volumi di spazio e creando spesso cataste di materiale instabile. In genere gli spezzoni sono anche depositati su scaffalature, che nella maggior parte dei casi non presentano dispositivi o accorgimenti per mantenere ordinati e separati tra loro gli oggetti lineari. Oltre a costituire un pericolo, ad esempio in caso di caduta di uno o più spezzoni, uno stoccaggio poco ordinato rende poi molto difficoltosa la successiva cernita degli oggetti stessi e la loro singola estrazione per un eventuale riutilizzo». Geniale nella sua semplicità, l’invenzione di Rivetti migliora l’efficienza del lavoro d’officina e al tempo stesso garantisce un pieno rispetto delle condizioni di sicurezza. Niente male, per una realtà a conduzione familiare, che ha cominciato a presentarsi su qualche mercato estero e ha chiuso il 2012 con circa mezzo milione di euro di fatturato.

 

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