E’ italiana la tecnologia che «estrae» energia elettrica dagli scarti legnosi

CONCOREZZO ?– «Quella delle biomasse è un’eccellente opportunità di sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili, che da un lato risolve un problema di trattamento degli scarti in campo agricolo e forestale ?e dall’altro produce energia a basso costo»: Giovanni Cavalieri, fondatore e direttore generale della Termogamma Impianti e Servizi di Concorezzo, spiega così il successo della nuova tecnologia di micro-cogenerazione a legna Biomax, che ha già trovato applicazione in alcuni impianti realizzati dall’azienda brianzola. Una tecnologia che nasce da un’esperienza a 360° nell’ambito della produzione di energia, da sempre core business della Termogamma, che ha avuto la sua rampa di lancio con la fornitura? dell’impianto di cogenerazione da 2 milioni di euro per lo stabilimento di Arenzano della Bocchiotti. «Da quel momento – aggiunge Cavalieri – ci siamo dedicati al settore industriale, progettando e installando impianti di recupero del calore nelle fonderie, installazioni di pannelli fotovoltaici e sistemi di cogenerazione a biomasse, insomma? sempre con? la? vocazione? del? risparmio? energetico». In pochi anni la società è riuscita a ritagliarsi una quota importante in un mercato in cui operano colossi come? Caterpillar, Jenbacher o ?General Electric, lavorando soprattutto con le piccole e medie imprese, per le quali un intervento di ottimizzazione dei consumi energetici può produrre risparmi fino a 25/30mila euro all’anno. Oggi Termogamma fattura circa 6 milioni di euro e intende investire sull’innovazione continua: «Stiamo?lavorando all’apertura di?un centro di ricerca e sviluppo per impianti di cogenerazione industriale in un Paese dell’est europeo, dove ci sono offerte e condizioni di massimo favore per l’investimento».

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