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Il documento di artigiani e piccoli imprenditori per rilanciare il Paese

MILANO – Rete Imprese Italia denuncia la “drammatica” situazione in cui versa il sistema di imprese italiano, «ormai letteralmente vessato da un’eccessiva pressione fiscale, da un crollo dei consumi senza precedenti, da un accesso al credito tanto difficile quanto oneroso e da una burocrazia che invece di semplificare sta complicando sempre di più la vita della piccola impresa». L’Italia non emerge dalle sabbie mobili della crisi a causa dell’incapacità della politica di trovare soluzioni efficaci. La pensa così un imprenditore su due (47%). Ma la colpa dell’impasse in cui si trova il Paese va anche alle logiche attuali della politica internazionale, e alla burocrazia che blocca le riforme (accusate rispettivamente dal 35,1% e 32,7% delle pmi). I dati sono contenuti in un documento di 30 pagine e dodici punti, ovvero le proposte del mondo delle piccole e medie imprese ai partiti in vista delle prossime elezioni politiche, in materia di fisco, burocrazia, credito, lavoro, infrastrutture, energia. E’ stato presentato in occasione della giornata di mobilitazione nazionale sul tema “La politica non metta in liquidazione le imprese”.

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