In Friuli bilancio positivo per la prima centrale di cogenerazione a biogas

BERTIOLO – In Friuli c’è chi ha trovato il petrolio “verde”: vale infatti oltre 1 milione di? euro la ricaduta sul Pil locale della centrale di cogenerazione a biogas Greenway, costata 5 milioni di euro e già in gradi di fatturare oltre 2 milioni di euro. A tracciare un bilancio del primo “esercizio” dell’impianto a biomasse è Marco Tam, presidente di Greenway Agricola, la società che riunisce dieci imprese agricole che, con la partecipazione al capitale di Friuladria impresa&finanza del Gruppo Cariparma – Crédit Agricole e? lo studio Catullo & Partners di Treviso nel ruolo di advisor, hanno? realizzato la centrale. «La crisi che ha investito il settore agricolo ha posto molti imprenditori di fronte alla necessità di ripensare un’attività da tempo in balia delle fluttuazioni delle commodities», spiega Tam. La centrale, con una potenza di un megawatt e una produzione di 8.500 megawatt/ora l’anno, è infatti alimentata da una filiera autoctona costituita da una quindicina di imprese agricole che producono, su circa 300 ettari di terreno, tutta la biomassa (colture erbacee) necessaria. Se si può quantificare in un numero oscillante, in relazione alle stagioni, fra le trenta e le trentacinque unità le persone che le aziende agricole destinano al lavoro per la centrale, bisogna aggiungere l’effetto indotto sull’economia locale per l’acquisto di attrezzature e macchinari agricoli e detrarre la riduzione delle spese per i concimi chimici. La centrale, infatti, produce del digestato, quindi materiale organico che va a concimare i terreni “produttori” migliorandone la qualità. Da non dimenticare, poi, i benefici ambientali: relativamente al funzionamento della centrale le oltre 1.800 tonnellate equivalenti di petrolio risparmiate sulla produzione elettrica e, in termini di traffico, la ridotta movimentazione di camion dall’esterno per il fabbisogno di concime dei terreni. «La strada di un nuovo modello di impresa agricola, che integra la sua attività tradizionale con la produzione di energia da biogas, è tracciata – prosegue Tam – tanto che, già dal prossimo anno, vorremmo realizzare nuovi impianti, più piccoli, per portare a 2 megawatt la potenza complessiva. L’esempio che abbiamo davanti per far fruttare il nostro petrolio “verde” è quello tedesco: in Germania ci sono 8mila impianti alimentati da biomasse (che saliranno a 10mila fra qualche anno), che danno 5 milioni di Mwh, mentre l’Italia è a quota 600mila Mwh».

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