In tempo di crisi c’è chi investe 3 milioni di euro per aumentare la produttività

OSNAGO ?– «Per noi la crisi ha significato dare un segnale di svolta radicale al nostro modo di operare, investendo sulla qualità e sull’affidabilità della produzione per i grandi volumi di ordinativi»: Vincenzo Colombo, amministratore delegato della Torneria Colombo, azienda lecchese che proprio quest’anno festeggia i suoi primi cinquant’anni di vita, osserva con orgoglio l’ampio capannone che ospita i macchinari e gli impianti recentemente rammodernati, dove si producono 130 milioni di pezzi di minuteria di precisione all’anno, per un fatturato complessivo che nel 2011 ha raggiunto gli 11,5 milioni di euro, di cui il 35% destinato all’export. «Nel corso del 2011 abbiamo investito il 30% del fatturato in un piano globale di riqualificazione e innovazione tecnologica del nostro sistema di produzione, dalle macchine a controllo numerico fino al controllo di processo. ?Oggi raggiungiamo un tasso di produttività pari a 25mila pezzi all’ora, con diametri da 1 a 35 millimetri, per settori che richiedono massima qualità e precisione come l’automotive (che assorbe il 50% della produzione), il controllo fluidi, il medicale, l’oleodinamica o le telecomunicazioni». Con la sua cinquantina di addetti la Torneria Colombo guarda ora allo sviluppo del business orientandosi verso mercati che richiedono alte prestazioni quali-quantitative: l’ultimo passo riguarda il mercato svizzero, dove la società debutterà a fine novembre partecipando per la prima a volta a Swisstech, la più importante fiera elvetica della subfornitura meccanica.

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