ITALIA STARTUP e SIAMOSOCI: in 48 ore mezzo milione di euro per WIB

Milano, 9 luglio 2013 – Per permettere a una startup di crescere e innovare non servono “Santi in Paradiso” o elargizioni benefiche, ma un ecosistema trasparente che metta in rapporto il mondo delle startup e quello degli investitori e delle imprese. Per questo Italia Startup, l’Associazione no profit che rappresenta l’ecosistema italiano delle startup, ha stretto una partnership con SiamoSoci.com, uno dei primi portali italiani di crowdfunding, che permette agli investitori e alle imprese di trovare le startup su cui investire, ottenendo tutte le informazioni necessarie per valutarle e selezionarle.
“Grazie alla partnership con SiamoSoci.com”, afferma Federico Barilli, Segretario Generale di Italia Startup, “la nostra associazione sottoscrive un nuovo importante accordo con un soggetto qualificato che svolge un ruolo di sostegno alle startup, facendole entrare in contatto con il mondo degli investitori e delle imprese. Il focus di SiamoSoci quale riferimento per il mondo dei capitali è perfettamente allineato con gli scopi associativi che includono il confronto, lo scambio di servizi e il networking tra soggetti della filiera. Quest’ultima è composta da startup e da investitori istituzionali ma anche da imprenditori, famiglie industriali  e singoli investitori (familiy and friend) che credono nelle aziende giovani e innovative, investendo sul loro futuro e su quello del Paese. Uno degli obiettivi primari dell’Associazione Italia Startup è, infatti, far sì che gli imprenditori ricevano in cambio non solo potenziali ritorni finanziari, ma anche nuovi modelli industriali e produttivi. Un mecenatismo sano e intelligente che può agevolare lo sviluppo industriale italiano, creando nuovi e qualificati posti di lavoro.”
I risultati sono importanti e lasciano presagire sviluppi molto promettenti. Wib (Warehouse in a Box), startup con sede a Palermo, ha sviluppato il primo distributore automatico di prodotti di consumo in grado di gestire prodotti senza vincoli di forma e dimensione, permettendo ai retailer di implementare punti vendita sempre aperti, completamente automatici e controllabili via web, con investimenti e costi di gestione contenuti.
Grazie a Italia Sartup e SiamoSoci, Wib ha pubblicato il proprio profilo alle 16.30 di giovedì 27 giugno su SiamoSoci.com, aggiungendo il proprio business plan, la descrizione del team e tutti i documenti che permettessero una reale valutazione del progetto.  L’obiettivo era poter raccogliere un primo round di investimenti pari a 400.000€ che consentisse l’avvio della produzione delle prime macchine.
Sabato 29 giugno, a sole 48 ore dalla pubblicazione del proprio profilo, Wib aveva già raccolto manifestazioni di interesse all’investimento da 15 investitori per un totale di 530.000€, importo superiore a quello inizialmente richiesto.
“SiamoSoci.com garantisce agli investitori due valori indispensabili: trasparenza e fiducia”, afferma Dario Giudici, Fondatore e CEO di SiamoSoci.com. “La visura, il business plan, il business model, il team dell’azienda che richiede il finanziamento sono accessibili agli investitori iscritti, affinché possano valutare la capacità imprenditoriale di portare il progetto fino in fondo. E una volta che attribuiscono un finanziamento, accreditano a loro volta la bontà del progetto che hanno sovvenzionato, attirando così altri investitori. A partire dall’inizio del 2012 grazie a questa modalità abbiamo già fatto finanziare oltre 13 startup, per un totale di 15 round di finanziamento (Cortilia e Rocket Design sono state finanziate due volte e poi FunGo Studios, Pathflow, Risparmio Super, Styloola, NTQ-data, Chupamobile, Fortuna Vini, Viamente, Zucano, 20lin.es, Bulsara Advertising).” 
“Il modello di SiamoSoci è ispirato all’equity-crowdfunding, un metodo di finanziamento che l’Italia, tra i primi paesi al mondo, ha adottato di recente nel suo ordinamento giuridico – conclude Federico Barilli – Siamo in attesa del regolamento attuativo da parte della CONSOB, che ci auguriamo permetta di dotare a breve il nostro sistema economico-finanziario di questo innovativo strumento di finanziamento partecipato, attirando anche investitori dall’estero.”

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