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L’accordo con Philips rilancia la “fabbrica” dell’assistenza tecnica

SARONNO – Con il nuovo contratto da 300 mila euro firmato a fine luglio in Olanda con Philips, torna il segno positivo sul barometro di A Novo Italia Srl, la newco nata a fine 2012 dalle ceneri della filiale italiana del gruppo francese, che nell’ultimo decennio aveva rappresentato uno dei casi di successo nel campo dell’assistenza post vendita dei prodotti elettronici di consumo e professionali. Ora Enzo Muscia, amministratore unico della nuova società, costituita insieme al socio Fabrizio Masciocchi, può guardare con maggior fiducia al 2014: «Puntiamo a raddoppiare il numero di dipendenti entro la fine del prossimo anno, arrivando a 25 addetti». Il trend delle nuove assunzioni negli ultimi 8 mesi (cinque risorse assunte dal bacino degli ex dipendenti in mobilità) conferma quanto auspicato dal ceo: «L’accordo con Philips, acquisito nonostante la concorrenza di pretendenti ben più forti di noi,  è un grande segno di fiducia e riconoscimento verso le capacità e competenze tecniche rappresentate dalla nostra storia. Altre commesse sono in corso di definizione con aziende leader come Jvc e Panasonic». La fresca vocazione imprenditoriale di Muscia ha le sue origini in una lunga esperienza nel campo dell’assistenza post vendita per i grandi gruppi dell’elettronica. Già direttore commerciale dell’ex A Novo Spa che nel 2011 era arrivata a occupare 320 addetti per un fatturato di 35 milioni di euro, oggi sta rilanciando un business che si fonda su un know how avanzato nell’assistenza del prodotto elettronico, come personal computer, telefonia, monitor, videosorveglianza, registratori digitali, modem, decoder eccetera. «Attualmente lavoriamo molto nel campo dei display nei vari impieghi (medicali, professionali, per hospitality ecc). Siamo anche centro assistenza autorizzato per Samsung per tutti i sistemi utilizzati nella security, dagli appartamenti agli stadi». In un mercato dell’assistenza tecnica che sta cambiando, puntando alla centralizzazione dei laboratori presso i Paesi a minor costo di manodopera, A Novo Italia sta investendo sull’aggiornamento tecnico e organizzativo, proponendo nuovi modelli di servizi e di processi: «Grazie anche al rapporto mantenuto con i clienti più importanti, tra i quali sicuramente Fimi Barco, il feedback è positivo e le prospettive per la fine del 2013 sono buone, con una previsione di fatturato intorno a 1,2 milioni di euro», conclude Muscia. Essendo partiti da zero, non è poco.

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