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Mattoni, piastrelle e lenzuola: quando la sussidiarietà aiuta l’impresa

MILANO – Doveva essere una normale cena con un cliente, un noto imprenditore nel settore delle ceramiche. Invece, si è rivelata la scintilla da cui è nata l’avventura di Silvio Pasero, consulente finanziario di Milano e fondatore di Banco Building, una onlus che si occupa di raccogliere materiali non deperibili (soprattutto edili) e donarli alle opere missionarie e di carità che ne fanno richiesta. Era il 2008. Pasero e il suo cliente partecipano a un incontro in cui un missionario in Sierra Leone – padre Giuseppe Berton – racconta l’esperienza dei Frati Saveriani in Africa. Passano poche settimane e al missionario viene consegnato un container pieno di piastrelle. Il mittente era proprio l’imprenditore, rimasto colpito dall’incontro con il sacerdote. Ma la cosa non finisce qui, perché Silvio, dopo aver raccontato ad un altro cliente di amici bisognosi di aiuto, capisce la necessità di creare qualcosa che renda stabile, non episodica, la possibilità di donare. Nel giro di un anno l’idea prende piede e le richieste fioccano. Iniziano ad arrivare i primi volontari per recuperare tutto ciò che serve: dall’arredo ai sanitari, dagli impianti idraulici alle pirofile da cucina. «Il meccanismo è semplice: Banco Building raccoglie le richieste di opere di carità inerenti a materiale non deperibile e cerca aziende produttrici o venditrici di tali prodotti che siano disposti a cederli gratuitamente, favorendo così l’incrocio tra domanda e offerta». Un’iniziativa di solidarietà che pare proprio funzionare. Come spiega Pasero: «Le aziende si liberano degli invenduti, facendo spazio nei magazzini. E anche noi siamo contenti perché possiamo aiutare chi ne ha necessità». La maggior parte dei prodotti è destinata all’Italia: mense per i poveri, case di riposo, ospedali infantili, cooperative di lavoro e tante altre realtà che spesso non riescono a recuperare tutto il necessario. Ma anche all’estero il Banco Building inizia a muovere i primi passi: dalla Terra Santa al Burkina Faso, fino ad Haiti. In tre anni, l’associazione ha consegnato materiale per un valore pari a un milione di euro, concludendo oltre cinquanta operazioni con l’aiuto di tante aziende. La più interessante è stata quella che ha visto protagonista la comunità ebraica di Milano. «Ci hanno chiamato dicendoci che stavano per chiudere la loro casa di riposo e che ci avrebbero donato tutto quello che c’era dentro: letti, armadi, scrivanie». In quel momento, una richiesta combaciava esattamente con la donazione, ma proveniva dall’Ospedale Fatebenefratelli di Nazareth. «Eravamo un po’ titubanti: i materiali sarebbero stati consegnati a palestinesi. Loro, però, hanno scalzato ogni imbarazzo: “E allora?”, mi hanno detto. “Abbiamo un unico padre”». Le sfide non mancano e nemmeno l’intraprendenza. Dopo il successo ottenuto durante L’artigiano in fiera di Milano, al Meeting di Rimini 2013 Banco Building rilancia il progetto “Un lenzuolo per l’amico” per raccogliere lenzuola, coperte e giocattoli per i bambini. «Abbiamo sempre cercato di fare il possibile, ma la nostra rete non ci permette ancora di soddisfare tutti». Un appello alla collaborazione, quello di Pasero. Ma soprattutto alla solidarietà: «Cerchiamo aziende disposte a donare eccedenze, campionari, seconde scelte e tutto ciò che può essere utile ad associazioni caritative e onlus». Perché – recita il motto del Banco – c’è tutto da fare, ma soprattutto da condividere.

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