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MORETTI: Con la riforma del Fondo 394/81 più agevolazioni a supporto dell’internazionalizzazione

 

Lorenzo Moretti, consulente sulla finanza agevolata per l’internazionalizzazione

 

Dopo un lungo percorso legislativo , nello scorso mese di luglio sono finalmente entrate  in vigore le modifiche normative previste dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 21 dicembre 2012 in merito alle modalità d’intervento degli strumenti agevolativi contenuti all’interno del Fondo N°394/81, attraverso i quali si sviluppa una quota importante del supporto pubblico ai programmi di espansione commerciale  delle imprese italiane nei mercati extra – UE. Tra le novità più rilevanti introdotte dalle suddette modifiche si segnalano, in particolare:

 

a) la destinazione alle piccole e medie imprese (PMI) di una quota annua del 70% delle risorse stanziate per il Fondo Legge 394/81 , ad evidenza della volontà, da parte del Legislatore, di concentrare l’azione del supporto pubblico soprattutto sulle iniziative proposte dalle piccole-medie imprese;

 

b) l’ampliamento dei soggetti che possono accedere a queste agevolazioni : potranno infatti essere presentate domande di finanziamento non più solo da imprese in forma singola ma anche da parte di un’ aggregazione di imprese per un medesimo progetto;

 

c) la riduzione delle garanzie previste a carico delle PMI per l’erogazione del finanziamento e che , in presenza di determinati requisiti di bilancio e di merito creditizio,  potrà arrivare fino al 60 % del finanziamento  concesso;  

 

d) la creazione di un nuovo strumento agevolativo , solo per le PMI , che prevede un finanziamento al tasso fisso dello 0.5% , delle spese previste per la partecipazione, in qualità di espositori , a fiere in Paesi al di fuori dell’ UE alle quali non abbiano mai partecipato in precedenza; 

 

e) la riattivazione del finanziamento agevolato è finalizzato alla patrimonializzazione delle piccole-medie imprese esportatrici costituite in forma di SpA  che abbiano realizzato, negli ultimi tre anni bilanci, una  quota media di export pari ad almeno al  30% del fatturato aziendale.

 

Tra i programmi di internazionalizzazione che possono accedere agli incentivi finanziari messi a disposizione dello Stato con questa riforma si evidenziano, in particolare,  i seguenti:

 

a) Programmi di inserimento commerciale in mercati  extra –UE: in quest’ambito è previsto un finanziamento agevolato per supportare programmi di spesa delle imprese italiane finalizzati alla creazione di strutture commerciali  in mercati extra – UE (filiali di vendita, uffici commerciali, magazzini, show-room, e anche un negozio) che siano dedicate alla diffusione di prodotti e/o servizi a marchio italiano. Il finanziamento copre l’85% delle spese previste per la creazione ed il funzionamento corrente dei primi due anni di attività della struttura (allestimento ed affitto dei locali, utenze, personale impiegato presso la struttura locale, consulenze per il progetto, viaggi ) e le spese per attività promozionali (partecipazione a fiere, consulenze per il progetto, pubblicità, organizzazione d’incontri promozionali, sponsorizzazioni, formazione del personale inserito nella struttura locale) . Il finanziamento ha un tasso fisso dello0.5%,  con una durata di rimborso di sei anni, di cui due anni di preammortamento e deve essere garantito con fidejussione bancaria sia pur con la possibilità di beneficiare di una riduzione della stessa in misura max. del 60% . L’erogazione del finanziamento avviene a fronte della consuntivazione delle spese sostenute dall’impresa italiana per la realizzazione del programma . E’ prevista comunque la possibilità di richiedere un’anticipazione fino al 30% del finanziamento deliberato . Nel programma di spese proposto dall’impresa è  prevista anche la possibilità di inserire i costi previsti per le attività promozionali da realizzarsi oltreché nel Paese in cui ha sede la struttura commerciale dell’azienda , anche in altri due Paesi della medesima area geo-economica .  

 

b) Programmi di partecipazione di piccole-medie imprese a fiere in Paesi extra –UE:In questo caso il legislatore ha creato uno strumento totalmente nuovo nel panorama normativo nazionale, con l’attivazione di un finanziamento agevolato per la spese previste per la partecipazione a fiere o mostre  in  Paesi extra –UE, alle quali l’impresa non abbia mai partecipato in precedenza come espositore. Il finanziamento , al tasso fisso dello 0.5% , copre l’85% fino ad un massimo di € 100.000 della spesa prevista, in un periodo di massimo di 18 mesi,  per la partecipazione alle fiere (allestimento ed affitto spazi espositivi , personale esterno fornito dall’Ente organizzatore della fiera, spese di  gestione dello spazio espositivo, consulenze, materiale pubblicitario). Il rimborso è previsto in un arco temporale di quattro anni.  L’erogazione del finanziamento ha luogo con le stesse modalità previste per i programmi d’inserimento commerciale. E’ bene considerare che, come regola generale, tutte le linee di finanziamento contenute nel Fondo 394, agevolano le spese che vengono sostenute dall’impresa dopo la presentazione della domanda  di finanziamento . E’ quindi fondamentale , per poter utilizzare al meglio le potenzialità di questi strumenti, valutarne il potenziale ricorso prima di avviare i programmi di spesa.

 

 Per informazioni e approfondimenti: lorenzo_moretti@fastwebnet.it

 

 

 

 

 

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