OSSERVATORIO MECSPE: nella meccanica 530 posti di lavoro in più ogni mille aziende

PARMA – Dalle imprese della meccanica e della subfornitura, punto di riferimento per l’industria manifatturiera italiana, arrivano importanti segnali positivi sul fronte occupazionale. Considerando i nuovi ingressi e le uscite, nel secondo semestre dell’anno in corso, per ogni 1.000 aziende, si creeranno ben 530 posti di lavoro in più: questo quanto emerge dall’Osservatorio Mecspe realizzato da Senaf in occasione di della fiera internazionale delle tecnologie per l’innovazione (Fiere di Parma, 17-19 marzo 2016). Nella seconda metà del 2015, infatti, sono ben 3 aziende su 10 (30,8%) a dichiarare di voler aumentare il numero dei propri dipendenti, mentre il 64% prevede di mantenerlo stabile: un dato positivo che si somma alle assunzioni fatte dal 37,4% degli imprenditori nei primi sei mesi dell’anno. Inoltre, anche l’attesa di crescita del mercato in cui operano nei prossimi 3 anni, segnalata da oltre la metà delle imprese (55,5%), rappresenta un’ulteriore indicazione della visione favorevole degli imprenditori. «I numeri emersi confermano che ci troviamo di fronte a un mercato solido che sta ripartendo e lo fa puntando sul capitale umano. Un contributo è arrivato sicuramente dall’introduzione del Jobs Act, che è stato un accelerante, e che ha aiutato quasi sei imprese su dieci nelle nuove assunzioni», afferma Emilio Bianchi, direttore di Senaf. «Ma se è vero che lo Stato ha creato i presupposti per favorire la crescita delle aziende, per fare la differenza, in un contesto sempre più competitivo, bisogna costantemente investire sulla formazione dei propri dipendenti». L’indagine sullo scenario, che riguarda in prevalenza aziende con fatturati inferiori ai dieci milioni di euro (82%) e che occupano meno di 50 dipendenti (84%), evidenzia, infatti, ancora una volta, come i più soddisfatti dell’andamento della propria azienda siano gli imprenditori che hanno puntato sull’innovazione e sulla formazione. Sono quasi nove su dieci (86,1%) ad aver investito nel I semestre nell’aggiornamento dei propri dipendenti, e uno su cinque (21,6%) aumenterà nella seconda parte dell’anno il budget dedicato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. «Seppur la situazione macroeconomica non mostri ancora una netta ripresa, le imprese della meccanica e della subfornitura hanno fatturati in crescita e ordinativi adeguati alle esigenze finanziarie, il che porta gli imprenditori ad essere soddisfatti del proprio andamento aziendale, ma anche alla continua ricerca di margini di miglioramento . Proprio per questo si reinvestono ampie fatte di fatturato in asset strategici quali formazione e innovazione, cercando personale con competenze specifiche, in grado di fare la differenza, in un contesto che richiede specializzazione ed eccellenza nella produzione». Riguardo ai dati occupazionali,  nel quarto trimestre 2015 sono attese 145.590 assunzioni di dipendenti. Di queste il 17%, pari a 24.680, riguardano l’industria, con contratti che saranno a tempo determinato per il 50,1% e a tempo indeterminato per il 41,8%. I profili più ricercati sono quelli di conduttori di impianti e macchinari (34,2%) e operai specializzati (25,6%); il 63,4% richiede in generale esperienza specifica e sul fronte dell’istruzione il 71,5% gradisce il titolo di studio, con particolare preferenza per il diploma.

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