Per il design industriale la creatività “on demand” viaggia sul web

RONCADE – Una startup che offre un servizio web per l’ideazione e lo sviluppo partecipativo di nuovi prodotti. Lo racconta Francesca Maccatrozzo di Veneto Innovazione: «E’ questo lo spirito della Desall», spiega Davide Scomparin, fondatore e ceo di Desall, la giovane impresa sorta all’interno dell’incubatore trevigiano H-Farm. «L’idea alla base di Desall consiste nell’aprire il processo di sviluppo di un nuovo prodotto anche a quelle persone che solitamente ne sono escluse, ovvero creativi e progettisti esterni all’azienda, appassionati ed esperti di design, potenziali utilizzatori ed acquirenti. In questo modo si integrano maggiori capacità, conoscenze e risorse nella fase di sviluppo, e in più, dando la possibilità agli utenti di partecipare in modo attivo con le loro idee, proposte, richieste e opinioni, è lo stesso mercato a guidare la progettazione del prodotto, incrementando le probabilità di successo e la capacità di soddisfare i consumatori». Da questa idea è partito il progetto Desall, mettendo a disposizione di tutte le imprese alla ricerca di ispirazione, creatività e innovazione, una community composta da circa 10mila utenti, provenienti da più di 100 paesi diversi. «Tramite il web – dice Scomparin – Desall è in grado di mettere in contatto le aziende con designer e potenziali clienti da tutto il mondo, portando importanti benefici alle attività che ruotano attorno al mondo del design. In primis, la rete permette di coinvolgere un maggior numero di persone, ampliando il range di soluzioni a cui le aziende hanno accesso. Inoltre, attraverso una piattaforma digitale interattiva, è possibile condividere sul web le esigenze specifiche dei clienti, raccogliendo progetti studiati su misura. Senza dubbio la rete da anche la possibilità di espandere il proprio network professionale, instaurando contatti con professionisti e nuovi talenti che altrimenti sarebbe stato impossibile attivare. Quarto vantaggio è la visibilità: una volta online su Desall, il marchio viene conosciuto da persone provenienti da tutto il mondo, internazionalizzando il brand e i suoi valori». Articolato il processo ideativo e operativo: «Il contest comincia su iniziativa del cliente, che può formulare la sua richiesta al team di Desall o caricarla autonomamente all’interno del sito, specificando nel dettaglio ciò di cui ha bisogno e fissando un compenso per la proposta migliore. Su questa base la community di Desall elabora delle idee su misura e le condivide sul web. Dopo una prima valutazione fatta dalla community stessa, il cliente può scegliere quelle soluzioni che più si adattano alla sue esigenze». Tale meccanismo può essere applicato anche in modalità sequenziale lungo le quattro le fasi del processo di design di un nuovo prodotto: brain-storming ed ideazione, progettazione tecnica ed estetica, attribuzione del nome, studio del packaging. Il contratto standard attribuisce la proprietà intellettuale del progetto vincitore al designer, che in cambio del premio messo in palio concede al cliente un diritto di prelazione della durata di 12 mesi. In altre parole, l’azienda ha un anno di tempo per decidere se avere l’esclusiva sul progetto e sfruttarla a fini commerciali. Ma Desall offre anche la possibilità di personalizzare. Nessun rischio di copiature, considerando che i progetti sono visibili a tutti? «In realtà – chiarisce Scomparin – molte aziende apprezzano che la piattaforma sia aperta e pubblica, perché in questo modo fanno conoscere e promuovono il proprio brand a livello internazionale e al contempo possono battere eventuali tentativi di emulazione puntando sul time-to-market e la complessiva qualità dell’offerta. Tuttavia, esistono diversi livelli di protezione a disposizione delle aziende committenti».

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