Search
Close this search box.

Prospettive eccellenti per il nanotech in Lombardia: lo dice l’Airi

MILANO – Con oltre 40 strutture che operano nel settore (il 22% dell’intero comparto della ricerca pubblica e privata), la Lombardia è la regione leader nazionale per le nanotecnologie; inoltre il 40% delle grandi imprese nazionali attive nel nanotech ha la sede principale in Lombardia, un territorio che oltre al tessuto industriale può contare su tre centri universitari di eccellenza (Cimaina, Nemas e PlasmaPromoteo): questo, in sintesi, il quadro lombardo delle settore nanotecnologico, presentato a Milano dai vertici dell’Airi (Associazione italiana per la ricerca industriale). Perché la Lombardia può guardare con fiducia al futuro dell’industria nanotecnologica? Nel presentare i dati del terzo censimento nazionale sulle nanotecnologie, il direttore dell’Airi Elvio Mantovani ha spiegato che «questa regione si caratterizza in particolare per una significativa presenza di importanti produttori mondiali di semiconduttori e memorie, che scelgono il territorio lombardo per attività produttive di ricerca e sviluppo in un’ottica di mercato sempre più globale». Un mercato con un tasso di crescita superiore al Pil mondiale che, solo per la microelettronica, potrà arrivare a circa 500 miliardi di dollari nel 2015. E le imprese lombarde impegnate sul fronte del nanotech possono partecipare efficacemente a questo trend positivo, come hanno dimostrato i casi di eccellenza presentati durante il convegno. A cominciare dai gruppi attivi nel campo della nano medicina, come Bracco Imaging e Tethis, passando dalle aziende attive in ambito Ict (STMicroelectronics, Micron Tehcnology), fino a quelle che operano in settori all’avanguardia come il nanotessile, tra cui la comasca Soliani, che ha sviluppato una tecnologia innovativa utilizzando nanotubi di materiali tessili speciali per l’abbattimento delle interferenze elettromagnetiche nel settore aerospaziale.

Categories

Archivi

Ultimi Post