Punta ai clienti internazionali la griffe italiana degli ascensori più esclusivi

MISINTO – «Chiuderemo il primo anno di lavoro in Francia con un fatturato di un milione di euro, che rappresenta il 15% dei nostri ricavi totali, ma ci stiamo già inserendo sul mercato inglese, in Russia e anche in Oriente: l’ascensore interamente “made in Italy” comincia a essere il più richiesto a livello mondiale e ci porta alla sfida con colossi come Kone e Schindler»: così Piero Mosanghini, presidente di Gruppo Millepiani, racconta la più recente evoluzione globale della realtà che, all’inizio degli anni Duemila, ha aggregato l’esperienza di mercato e la competenza tecnologica di una trentina di piccoli produttori di ascensori, dando vita a un competitor prima nazionale e ora anche internazionale, quinta azienda sul mercato italiano come numero di impianti gestiti in manutenzione (25mila). «Però ci siamo scelti la fascia alta – aggiunge Mosanghini – perché la nostra mission è progettare e realizzare soluzioni di movimentazione verticale che altre imprese, multinazionali comprese, non riescono o non vogliono trovare». Non è un caso che clienti top come Armani, Prada, Ferragamo e Diesel si siano affidati a Gruppo Millepiani per costruire e gestire gli ascensori dei loro stores in tutto il mondo, o che l’azienda brianzola abbia vinto con netto distacco in termini di punteggio tecnico le gare per la realizzazione degli impianti presso la Reggia di Venaria Reale, la Borsa di Milano o l’aeroporto di Malpensa. O che un ascensore Millepiani sia in servizio in una dei due hotel sette stelle esistenti al mondo: «L’eccellenza e il fattore competitivo della nostra proposta tecnica nascono proprio dalla fabbricazione interamente “homemade”: è la cultura tecnica di un tessuto di imprese che ha dato vita al più importante mercato mondiale dell’ascensoristica, cioè l’Italia con i suoi 850mila impianti installati. Presto saremo superati da Cina e India, ma il know how di cui disponiamo non è facilmente superabile». E affascina anche i nuovi ricchi, ad esempio i magnati russi che ordinano i mega yacht da 70 metri e quattro ponti su cui sono installati gli ascensori più lussuosi fabbricati da Gruppo Millepiani: «Il  nostro photo book colpisce molto, abbiamo ascensori da 300mila euro con i materiali più pregiati e i dispositivi di sicurezza più avanzati. Ci basta solo sapere cosa vuole l’architetto, poi possiamo progettare e costruire qualunque tipo di impianto». Come quello – senza dubbio il più costoso realizzato fino a oggi – ordinato da un falegname brianzolo per la sua villa di famiglia: un ascensore con marmi, cristalli, legno tek e ottoni, che ha richiesto tre anni di lavoro e un investimento finale superiore ai 400mila euro.

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