Alle Olimpiadi di Sochi l’innovazione per le attrezzature sportive parla italiano

SOCHI – Era il 1991 quando uno sciatore per la prima volta usò il casco in una gara di sci: quello sciatore era Alberto Tomba e il casco era realizzato da un’azienda italiana. Nel 2014 l’ultima grande novità in termini di innovazione è la giacca air-bag per gli sciatori realizzata da un altro marchio storico del nostro Paese. L’Italia ha sempre fatto da guida nel mondo dell’attrezzatura sportiva, oggi come negli ultimi novant’anni. E’ questo il fulcro di quanto si è discusso  a Casa Italia a Sochi durante un forum sull’evoluzione dell’attrezzatura sportiva invernale organizzato da Assosport, l’Associazione italiana dei produttori di articoli sportivi, in collaborazione con Ice, ministero dello Sviluppo Economico e Coni. «I Giochi – dichiara il presidente di Assosport Luca Businaro –  sono per le aziende dello sportsystem una vetrina mondiale dell’eccellenza tecnologica, una cassa di risonanza che alimenta negli anni successivi i marchi che vi hanno partecipato.  Lo sforzo per arrivare all’Olimpiade è enorme per tutte le aziende, che cercano di creare qualcosa di unico, dalle tute, all’intimo, all’attrezzatura: l’Italia è l’unica nazione che può vestire integralmente gli atleti per tutte le pratiche sportive invernali». Assosport rappresenta circa 8 miliardi di euro di fatturato all’ingrosso e impiega oltre 13mila persone, il triplo calcolando l’indotto. Una realtà che si segnala per una produzione all’avanguardia capace di fare da guida all’intero settore.  Materiali sempre più leggeri e flessibili, capaci di aumentare il comfort degli atleti aumentando al contempo sicurezza e prestazioni sono alla base della costante ricerca & sviluppo delle aziende italiane. Ecco allora che al casco Briko in fibra di vetro usato da Tomba nel ’91, presentato da Carlo Boroli, titolare dell’azienda,  è stato affiancato dall’ultimo modello della casa, in abs e polimeri plastici di ultima  generazione, con lenti in nylon che usano una tecnologia derivata dalla Nasa, in grado di stoppare la luce blu, la più dannosa per gli occhi. Alberto Zanatta di Nordica ha fatto una panoramica sulle innovazioni in materia di sci e scarponi, spiegando come l’ultima tecnologia Edt, una piastra in fibra di carbonio e poliuretano leggerissimo, sia capace di favorire il controllo e la trasmissione di energia tra sci e scarpone. Il massimo della novità in termini di sicurezza è invece la giacca air-bag di Dainese per le competizioni da sci, di cui Vittorio Cafaggi ha spiegato la lunga fase di studio ed evoluzione. Quello della sicurezza sulle piste è un tema su cui il Coni sta insistendo in modo particolare ed ha sviluppato con un altro marchio simbolo della tecnologia italiana, Ferrari, una serie di nuovi test nella galleria del vento della casa di Maranello.

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