Protagonisti - Page 3

A portata di “cinguettio” tutte le informazioni per un’Expo indimenticabile

Comprare, visitare, scoprire, muoversi. Dagli aspetti logistici ai consigli di intrattenimento, dai luoghi di interesse ai servizi per i visitatori, da come muoversi fino alle informazioni sull’offerta turistica della città e i servizi di pubblica utilità: tutte le vostre domande troveranno risposta in 140 caratteri grazie ad @AskExpo, il “Social info point” frutto della collaborazione tra Twitter Italia ed Expo Milano 2015. Tutte le domande dei visitatori di Expo Milano 2015 e di chi vuole partecipare all’evento trovano risposta su Twitter a partire dal 1° maggio al 31 ottobre grazie all’account @AskExpo. Il servizio sarà disponibile 7 giorni su 7, dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle ore 20; venerdì, sabato e domenica dalle ore 9 alle ore 23. Il servizio fornisce in tempo reale, in lingua italiana e inglese, le informazioni utili e le soluzioni più pratiche per visitare la manifestazione e per scoprire la città. Il team di @AskExpo è pronto a rispondere anche alle domande relative a Milano, agli appuntamenti culturali e turistici programmati da Expo in Città. Per avere tutte le informazioni su Expo Milano 2015, per risolvere problemi con l’acquisto dei biglietti, per chiarire ogni dubbio sulla logistica e sull’organizzazione della visita è attivo il numero 020-2015 e risponde in italiano e in inglese. Se le risposte che si stavano cercando non sono state esaurite nelle Faq generiche e nelle Faq dedicate al Ticketing,  è possibile telefonare durante le fasce orarie di attività e parlare con uno degli operatori. È stata inoltre attivata anche la casella mail servizioclienti@expo2015.org.

Ha preso vita l’albero simbolo dell’Esposizione universale

MILANO – Presentati a Milano i contenuti e i protagonisti dell’Albero della Vita, opera realizzata dal Consorzio “Orgoglio Brescia” con le sponsorizzazioni di Coldiretti e Pirelli, il cui concept è stato sviluppato da Marco Balich, che ne ha curato anche il design in collaborazione con lo studio Giò Forma. Un incontro per raccontare la storia dell’opera simbolo di Padiglione Italia, ma anche un’occasione per svelare alcune anticipazioni dei suggestivi spettacoli che animeranno l’elegante struttura dell’Expo Milano 2015. L’Albero, simbolo di Padiglione Italia, si erge al centro di Lake Arena, il più grande spazio open air di Expo, situato di fronte a Palazzo Italia, luogo di rappresentanza dello Stato e del Governo. I 35 metri lungo cui si intrecciano legno e acciaio seguono un disegno ispirato a una delle opere più rappresentative del Rinascimento italiano: il pavimento della piazza del Campidoglio di Roma, realizzata da Michelangelo. L’Albero della Vita è anche allegoria del Vivaio, il tema con cui l’Italia ha scelto di partecipare a Expo Milano 2015. L’elegante struttura, che affonda le sue radici nel fertile terreno del Vivaio, svetta verso il cielo, divenendo raffigurazione del dialogo tra passato e futuro, tradizione e innovazione. L’Albero sarà il suggestivo scenario di più di 1.200 spettacoli che cattureranno l’attenzione dei visitatori attraverso musiche, giochi d’acqua, di luce, effetti tridimensionali. Tale ambizioso progetto è stato realizzato grazie al contributo di alcune importanti realtà italiane: si tratta di Orgoglio Brescia, il Consorzio bresciano costituito da 19 tra enti e imprese del territorio, Coldiretti, la principale organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo, Pirelli, leader mondiale d’innovazione e tecnologia d’avanguardia in Italia e nel mondo, e Balich Worldwide Shows. «Orgoglio Brescia e Aib hanno raccolto una sfida e l’hanno vinta, concludendo l’Albero della vita prima delle scadenze concordate. Questo dimostra, ancora una volta, quanto Brescia sappia essere concreta e sappia porsi come dimostrazione di snellezza, voglia di fare, capacità di fare sistema e quindi saper lavorare in gruppo», ha sottolineato Marco Bonometti, presidente degli industriali bresciani. Coldiretti, che già darà il suo contributo all’Esposizione Universale attraverso una mostra sulla filiera del prodotto agricolo italiano ed europeo ospitata nel Cardo Sud Ovest, ha sponsorizzato l’opera affinché attraverso di essa si racconti l’emozione dell’agricoltura. «Oltre un milione e mezzo di aziende agricole che producono il meglio del Made in Italy e che sono le radici, il tronco e i rami dell’Albero della Vita: questa è l’Italia che Coldiretti schiera a Expo. Il simbolo dell’esposizione universale racchiude il senso di una nuova era del cibo fatta di valori locali a livello globale e vuole raccontare la capacità di innovare senza  rinnegare la tradizione, valori che hanno segnato il successo dei prodotti italiani nel mondo. L’Expo deve anche essere l’occasione per parlare di sostenibilità del commercio internazionale, di rispetto delle regole, delle produzioni, dei territori e delle persone. L’Albero della Vita vuole essere il simbolo delle storie di chi ha puntato sull’agroalimentare per costruire il futuro del nostro pianeta», ha spiegato Ettore Prandini, vicepresidente nazionale di Coldiretti. Infine, Pirelli, con la sua dimensione d’eccellenza che la caratterizza in vari aspetti: le fabbriche innovative e ambientalmente sostenibili, la responsabilità sociale riconosciuta secondo i più esigenti ranking internazionali, le scelte “premium”, gli impegni sulla qualità della vita e del lavoro, sulla sicurezza e sulla cultura. Tutti valori in sintonia con quelli che ispirano l’Expo: energia per la vita, per uno sviluppo migliore e più equilibrato.

La Cina protagonista a Milano: l’Expo produrrà 6 miliardi di Pil aggiuntivo

MILANO – L’operazione Pirelli – Chem China  è solo l’ultimo passo deciso dell’Impero di Mezzo verso il nostro Paese: da tempo le imprese cinesi guardano all’Italia e soprattutto a Milano, e l’Expo non farà che aumentare questo trend. Recente è l’incontro tra Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano, e Jiang Zhengwei, presidente nazionale del Ccpit (Consiglio cinese per la promozione del commercio internazionale) e dell’Unione delle Camere di commercio della Cina per l’internazionalizzazione (Ccoic), enti cinesi di promozione del commercio internazionale. La Camera di commercio di Milano, che ha un ufficio a Shangai e ha siglato un Memorandum of Understanding durante l’Expo di Shangai, promuove l’evento dedicato alla Cina durante Expo, in collaborazione con il Ccpit, che si svolgerà il 9 e 10 giugno. «Expo si sta già dimostrando – ha dichiarato Sangalli – uno strumento efficace per consolidare i rapporti economici con Paesi importanti come la Cina, con la quale lavorano più di quattrocento imprese lombarde. In generale l’Esposizione Universale contribuirà a creare una produzione aggiuntiva di circa 6 miliardi di euro legati soprattutto agli scambi internazionali e al rafforzamento del made in Italy». Secondo una ricerca sull’impatto economico diretto e legacy promossa dalla Camera di Commercio di Milano e dalla Società Expo 2015 e affidata a un team di analisti economici coordinati da Alberto Dell’Acqua, professore Sda Bocconi, per il periodo 2012-2020 la produzione aggiuntiva dovuta a Expo come legacy dell’evento sarà di 6,2 miliardi di euro, che includono la maggiore fluidità degli scambi internazionali, la maggiore visibilità del “made in Italy”, il rafforzamento del brand Italia. Intanto i rapporti economici tra Lombardia e Cina continuano a crescere, +5% l’import, +7% l’export in nove mesi, per un valore di 10 miliardi di interscambio nei primi nove mesi del 2014. Dei 2,4 miliardi di export, 1,1 parte da Milano, circa 300 milioni da Bergamo e Brescia,  oltre 200 da Monza e Varese. Primi prodotti per export: macchinari, abbigliamento, prodotti chimici, medicinali, tubi in acciaio, orologi, mobili, materiali rotabili. Per l’import: computer e apparecchi per telecomunicazioni, abbigliamento, chimica, macchinari, siderurgia, motori, metalli, plastiche. Nel 2014 quattrocento imprese lombarde si sono attivate con la Cina, in settori come  la cosmetica, l’oreficeria, i macchinari, i materiali da costruzione.

Il menu del futuro sarà confezionato e servito al Future Food District

Come acquisteremo, cosa mangeremo, chi maneggerà il cibo e i prodotti in un futuro più o meno lontano prima che arrivino sulle tavole dei consumatori? Sono alcune delle domande a cui troverà risposta il visitatore di Expo Milano 2015 nel Padiglione del Cibo del Futuro: 6.500 metri quadri nel cuore del sito espositivo tra Cardo e Decumano, uno spazio nato dalla collaborazione tra Coop, il Mit  Senseable City Lab e lo studio Carlo Ratti Associati.  Il Future Food District vuole essere un esperimento e incarnare  uno dei possibili scenari futuri del retail. È  composto da un  vero e proprio supermercato – non un laboratorio -, dove chi vorrà vivrà una reale esperienza d’acquisto e dall’Exhibition Area, una struttura polivalente che si proietta verso un orizzonte ancora più lontano. Infatti, se Carlo Ratti ha ideato un luogo di incontro e scambio fra produttori e consumatori in cui le barriere verticali lasceranno il posto a un paesaggio orizzontale che favorisce le interazioni, un rimando ai mercati delle origini, internamente il layout dispositivo è suddiviso in  cinque  vie dedicate ad altrettante filiere. «Quello che si visiterà non sarà un padiglione ipertecnologizzato dove la tecnologia è fine a se stessa; a noi di Coop interessava andare in una direzione opposta dove la tecnologia è utile, a servizio dell’uomo. Se ad esempio nell’Exhibition Area la visione dei prototipi delle fattorie del mare farà riflettere su un pianeta in cui la terra sarà infinitamente più scarsa di oggi, nel Supermercato le vie delle filiere comunicheranno a colpo d’occhio informazioni sul processo di lavorazione dei prodotti: partendo dai prodotti freschi e freschissimi, via via  verso i prodotti a più alto tasso di trasformazione. Su questa griglia reale si innesta l’etichetta aumentata  pensata da Carlo Ratti Associati», spiega Marco Pedroni, presidente di Coop Italia. Tutti gli alimenti – un mare di oltre 1500 prodotti realizzati da fornitori in stabilimenti italiani – comunicheranno tutte le informazioni di cui sono depositari e sarà il visitatore a formulare le domande con un semplice gesto della mano. Informazioni aumentate, quali l’idea del consumatore che diventa il protagonista. «Il futuro del mercato potrebbe partire proprio dalle storie dei prodotti», conferma Carlo Ratti, Direttore del Mit Senseable City Laboratory di Boston. «Le informazioni saranno contenute in semplici etichette intelligenti e quindi trasmesse in modo immediato all’utente. Potremo scoprire tutto di una mela: l’albero da cui è stata raccolta o il viaggio che ha compiuto. Inoltre il mondo delle informazioni e della condivisione on line – insieme alla crescita della micro-agricoltura urbana – potrebbero trasformare i supermercati in luoghi di scambio aperti a tutti». A essere coinvolti in un assortimento che guarda al presente sono 90 imprese che hanno condiviso la mission originaria di Coop, ovvero raccontare fino dalle origini la storia dei loro prodotti. Questo però non impedisce che il Future Food District (FFD) ospiti prefigurazioni di ciò che mangeremo. L’Exhibition Area dedica uno spazio in collaborazione con la Società Umanitaria di Milano dove si vedranno i primi prodotti commestibili derivanti dalle oltre 1.900 specie di insetti di cui si cibano già oggi circa 2 miliardi di persone; inoltre nella piazza ci saranno prototipi e  installazioni volti a esplorare alcune tecnologie innovative in materia di agricoltura urbana e produzione di cibo e energia. È il caso della Vertical Farm realizzata sulla base di un progetto Enea: due pareti vetrate alte 4 metri e una coltura idroponica su più  livelli in grado di produrre per i sei mesi di Expo diversi tipi di ortaggi e del Canopy di alghe, apparentemente una semplice copertura, in realtà una complessa soluzione di acqua e microalghe in grado di produrre biomassa con applicazioni possibili in agro-ambientale. 

In vetrina al Biodiversity Park le “bio-eccellenze” agroalimentari italiane

MILANO – Siglato l’accordo tra Expo Milano 2015 e BolognaFiere per la realizzazione del Biodiversity Park, l’area tematica dell’Esposizione Universale dedicata alla biodiversità agraria e all’agricoltura biologica, un luogo espositivo nel quale si affronteranno le tematiche fondamentali del tema “Feeding the Planet, Energy for Life”, e che ospiterà al suo interno il Padiglione del Biologico e del Naturale, grazie alla collaborazione con FederBio.  Nel Biodiversity Park,  in cui natura e cultura si abbracciano, si valorizzano le eccellenze italiane, sia ambientali che agricole e agroalimentari,  i visitatori avranno l’occasione di vivere esperienze, di essere protagonisti di percorsi unici e di racconti autentici, dedicati ai grandi temi  di alimentazione e di futuro del Pianeta, delle sfide globali per assicurare nutrimento e sviluppo sostenibile, attraverso il rispetto della natura. Un percorso lungo 8.500 metri quadrati di area espositiva, con un chiaro riferimento alla biodiversità agraria, alla sua evoluzione e alla sua salvaguardia, anche grazie a un metodo agricolo, quello biologico, che per sua vocazione svolge un compito molto importante nella conservazione e nella implementazione della biodiversità e delle caratteristiche ambientali. I visitatori avranno l’opportunità di scoprire, conoscere, sperimentare e imparare attraverso un palinsesto di iniziative, incontri ed eventi, esperienze multimediali, intrattenimento interattivo, per essere protagonisti di un patrimonio che rende unica l’Italia nel mondo. Per Duccio Campagnoli, presidente di BolognaFiere, «l‘obiettivo è quello di valorizzare le eccellenze italiane, dell’agricoltura, dell’impresa e dell’associazionismo  legato al rispetto della natura, permettendo a queste realtà di essere protagonisti di un’area tematica fondamentale dell’Esposizione Universale. Il Biodiversity Park sarà un viaggio all’interno delle tante opportunità che la biodiversità e agricoltura biologica offrono per declinare l’importante tema “Nutrire il Pianeta”».

L’automazione e la robotica protagonisti al Future Food District

SESTO SAN GIOVANNI – ABB, gruppo leader nelle tecnologie per l’energia e l’automazione, ha annunciato la sua partecipazione in qualità di sponsor ufficiale per l’automazione e la robotica all’Expo 2015 di Milano, l’Esposizione Universale vetrina delle conquiste tecnologiche e culturali da tutto il mondo. All’interno del “Supermercato del Futuro” nel Future Food District, i robot ABB potranno interagire con i visitatori che selezioneranno i prodotti basandosi su informazioni relative alla loro origine, storia e caratteristiche. Il Future Food District dimostrerà come la tecnologia stia permettendo l’evoluzione di una catena alimentare etica, incontrando i bisogni di una nuova generazione di clienti che chiedono processi produttivi tracciabili e sostenibili, in grado di semplificarci la vita. «La nostra partecipazione a Expo 2015 testimonia il nostro forte impegno rivolto alle catene del valore del cibo e delle bevande a livello globale in termini di qualità e sicurezza», ha dichiarato Mario Corsi, managing director di ABB in Italia. ABB vanta una lunga storia di successo nel campo delle soluzioni per l’automazione in diversi settori dell’industria alimentare, come quello dei prodotti lattiero-caseari, dell’olio, del grano, della carne, del pollame e del pesce, nonché dello zucchero. La società ha una base installata di oltre 200mila robot industriali nel mondo, tra cui robot per la manipolazione di precisione e applicazioni di posizionamento richieste da diversi settori, anche nel campo alimentare e delle bevande. Inoltre, quest’anno, con l’introduzione di Yumi, il robot collaborativo a due bracci, ABB spalanca nuove opportunità per una vera e propria interazione tra persone e robot che lavorano insieme in sicurezza sugli stessi compiti. Il “Supermercato del Futuro” al Future Food District, dove i robot ABB saranno esposti, è una delle aree tematiche dell’Expo. Il Future Food District è stato realizzato dallo studio Carlo Ratti Associati in collaborazione con Coop.

On line il primo

MILANO – Il “made by Italians” si mette in mostra sul web e sugli strumenti della comunicazione digitale: è on line “Italy Inside. An Expo 2015 Experience Preview”, il primo ebook dedicato alle eccellenze industriali e artigianali della produzione manifatturiera italiana. Curato e pubblicato dalla redazione di Voxfabrica.it, scaricabile anche dal sito www.italyinside-manufacturing.it , Italy Inside intende raccontare e promuovere l’eccellenza manifatturiera che nasce nel cuore dei territori italiani e si fa apprezzare in tutto il mondo per la qualità, la bellezza, la versatilità, l’affidabilità, lo stile, l’esclusività. La struttura del volume è costituita dalla pubblicazione di articoli monografici dedicati alle imprese che portano la produzione italiana «dentro» tutti i mercati mondiali, grazie alla cura artigianale e al know how industriale espresso da tutti i comparti manifatturieri: meccanica, automazione, elettronica, chimica, plastica, energia e ambiente, food & beverage, tessile, arredo & design, eccetera. Ogni articolo monografico, frutto del lavoro giornalistico della redazione di Voxfabrica.it, è tradotto in inglese, corredato di galleria fotografica e video, oltre che della scheda aziendale per favorire il contatto diretto con gli operatori b2b internazionali. Il tutto in vista di Expo 2015, autentica piattaforma di lancio per la reputazione, la visibilità e la valorizzazione di ciò che viene ideato, creato, progettato, prodotto e fabbricato in Italia. Come si evidenzia nel video lanciato dal ministero per lo Sviluppo Economico, per far conoscere al mondo intero tante piccole e grandi realtà di eccellenza del nostro Belpaese. Oltre che il più ricco Paese del mondo per il valore del patrimonio storico, architettonico e culturale, l’Italia è infatti uno dei primi Paesi manifatturieri esportatori al mondo, con un’economia diffusa di piccole e medie imprese industriali e artigianali. Dal connubio territoriale tra cultura e impresa – il «genius loci» – nasce l’immagine migliore, più attrattiva e valorizzabile del nostro Paese. E’ il mondo dell’Italy Inside, ovvero le esperienze di eccellenza, di ingegno, di creatività, di talento e successo delle imprese che stanno vincendo la sfida del mercato globale, guardando all’Expo 2015 come piattaforma di lancio internazionale e di sviluppo del business. Per i 21 milioni di visitatori attesi a Milano e in Italia dal maggio all’ottobre 2015 – di cui un terzo saranno operatori professionali interessati a opportunità d’affari, investimenti e partnership – l’opportunità di incontro con i protagonisti dell’Italy Inside costituirà parte integrante e significativa dell’Expo Experience. Le stime più affidabili anticipano che l’evento Expo e l’attenzione indotta sul sistema economico italiano genereranno nel prossimo quinquennio 24,7 miliardi di produzione aggiuntiva, con un incremento di valore aggiunto stimato in 10,5 miliardi di euro e 199 mila persone occupate. D’altro canto, altre indagini condotte sul mondo delle pmi manifatturiere  confermano che la prospettiva internazionale è quella più indicata – forse l’unica – per continuare a restare sul mercato.

 

Sarà un’opera “made in Brianza” il padiglione estone a Expo 2015

MONZA – Il Padiglione estone a Expo 2015 è “Made in Brianza”: una cordata composta da sette imprese brianzole, guidata da Redaelli Costruzioni, ha firmato il contratto come general contractor per il Padiglione della Repubblica d’Estonia alla presenza di Andres Kask, vice commissario del Padiglione estone. «Oggi vediamo i frutti di un lavoro importante fatto per le nostre imprese», ha dichiarato Massimo Manelli, responsabile del tavolo di coordinamento di Brianz@Expo2015. «L’associazione è vincente soprattutto dal punto di vista della formula che ha privilegiato il business  e i contatti con i Paesi stranieri. Su 30 padiglioni self built – ha proseguito il direttore Manelli – che hanno effettivamente iniziato i lavori, siamo presenti in 11: è un risultato lusinghiero, il cui valore risalta ancora di più se si tiene conto dei tanti colossi internazionali della progettazione e delle costruzioni che sono scesi in campo per vincere commesse». Brianz@Expo, l’associazione business oriented che vede come capofila la Camera di commercio di Monza e Brianza, in un anno dalla sua nascita ha già favorito incontri tra circa 150 imprese brianzole e più di  una ventina di commissari, vicecommissari e responsabili dei Padiglioni dei Paesi che parteciperanno ad Expo 2015.  In particolare, grazie all’attività di promozione svolta con Vento & Associati, nel corso del 2014, il Sistema Brianza è stato presentato alle delegazioni Paese di Angola, Argentina, Austria, Brasile, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Estonia, Federazione Russa, Lettonia, Repubblica Ceca, Romania, Stati Uniti, Svizzera, Ungheria e inoltre alla delegazione CNH Case New Holland Agricolture del Gruppo FCA. Oltre una decina di aziende brianzole sono coinvolte nei lavori di realizzazione di undici padiglioni self built. Angola, Israele e Malesia hanno affidato la realizzazione degli impianti meccanici e di condizionamento dei Padiglione Paese alla Meregalli Impianti. Per conto del Padiglione austriaco la Redaelli Costruzioni, come sub contractor, ha realizzato gli scavi e le fondamenta oltre alle infrastrutture di smaltimento, le predisposizioni impiantistiche e le finiture interne. Mentre per l’Ungheria, sempre come sub contractor, la Redaelli Costruzioni ha ricevuto l’incarico per la realizzazione delle opere di chiusura dell’involucro edilizio e delle opere di finitura interna. Il Bahrein, primo Stato ad aver concluso i lavori, ha affidato a Restaura di Vimercate l’intera costruzione del padiglione. Per il padiglione della Cina, la Teaco ha curato la realizzazione degli impianti e per il Padiglione di China Vanke, l’azienda Tre-P&Tre-Più ha fornito le porte interne. Tecnolegno si occuperà delle finiture interne del Padiglione CNH Case New Holland Agricolture del Gruppo FCA. L’azienda Job Service ha lavorato per lo spostamento e corretto smaltimento delle macerie durante i lavori di scavo per la creazione delle fondamenta del Padiglione della Repubblica Ceca, e la Berti Piattaforme Aeree ha fornito le piattaforme aeree per il sollevamento degli addetti alla realizzazione della struttura. La Sering ha curato il progetto esecutivo, il progetto costruttivo, il project management e il site management di 4 cluster: BioMediterraneo, Zone Aride, Tuberi e Cereali, Isole.

L’Università Milano-Bicocca finanzierà 10 progetti di ricerca sul food

MILANO – Dieci progetti di ricerca su temi dell’Esposizione Universale e sulla città di Milano, ai quali lavoreranno altrettanti giovani dottori di ricerca selezionati e finanziati dall’Università di Milano-Bicocca attraverso un bando. Tra i temi dei progetti: identità agroalimentare, attrattività urbana, aging society, agricoltura urbana e peri-urbana, sicurezza alimentare per i bambini, diritti e cibo. E’ il contenuto del lavoro presentato a Milano per iniziativa di Expo 2015 e Università Milano-Bicocca. I progetti si svolgeranno in due tempi, sei mesi di ricerca e sei mesi di divulgazione, che serviranno a produrre conoscenza diffusa a Milano e nel suo territorio. Perfetta parità di genere tra i dieci assegnisti vincitori: cinque donne e cinque uomini. Sei hanno conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Milano-Bicocca, due in altri atenei italiani (Pavia e Roma) e due all’estero (Sorbona di Parigi e Luiv in Ucraina). Ecco titoli e autori dei dieci progetti: Michela Barbuto, L’orticoltura urbana per il cibo di qualità, la tutela delle risorse naturali e la coesione sociale; Mykola Borzenkov, Cerotti nanostrutturati per terapie mediche a base termica; Emanuele Ferri, L’etichetta molecolare – un servizio innovativo per la tracciabilità agroalimentare e la tutela dei prodotti locali; Maria Chiara Giorda, A tavola con le religioni? Mense e pluralismo religioso; Stefano Marras, La legge dello street food; Maria Nicolaci, DeCiDi, Democrazia Cibo e Diritti; Luca Rimoldi, Antropologia, memoria e consumo del cibo; Manuela Tassan, La cultura del cibo “naturale”: nuove identità agro-alimentari a confronto; Benedetta Vimercati, Diritti sociali dei bambini e diritto al cibo; Lorenzo Zamboni, GR-EAT. The impact of Greek Eating Culture in Western Mediterranean, 6th – 3rd B.C. «Questo progetto – ha detto il rettore Cristina Messa – rappresenta una strada nuova ed è una scommessa perché punta a costruire un gruppo di ricercatori che appartengono a aree diverse e che lavoreranno insieme mettendo a sistema, per la città e per Expo, competenze interconnesse. Penso che sia il modo più utile e produttivo col quale possiamo contribuire alla diffusione ampia e partecipata di contenuti rilevanti attraverso le opportunità di incontro e scambio di Expo per creare un ponte tra Università, aziende e società». Oltre agli assegni di ricerca, l’Università di Milano-Bicocca ha sviluppato diversi progetti per Expo Milano 2015. In particolare, la curatela scientifica del Cluster del Riso; un accordo con la Repubblica delle Maldive per l’ideazione, promozione e diffusione delle attività del paese durante Expo; le certificazioni per la pedonabilità ai padiglioni Expo 2015; gli Science Corner, laboratori all’aperto in vie e piazze della città; un progetto di monitoraggio delle specie botaniche invasive; le Summer School Expo2015; i percorsi “Cultura del cibo” e “La città umana” nell’ambito del Laboratorio Expo di Fondazione Feltrinelli all’interno del quale si svolgerà anche la Scuola Dottorale sul tema “Trasformazione urbana e grandi eventi”; il sondaggio Experando Expo che misura periodicamente il grado di conoscenza di Expo da parte degli studenti universitari.

Prende forma il padiglione della Cina, atteso un milione di visitatori

Sono cominciati i lavori fuori-terra del Padiglione della Cina a Expo Milano 2015, posizionato a metà del Decumano, cuore dell’Esposizione Universale. Tra i presenti alla cerimonia istituzionale Wang Jinzhen, commissario generale di sezione della Cina per Expo Milano 2015, e Meng Wenhui, direttore esecutivo della Camera del commercio internazionale della Cina, oltre ai rappresentanti delle società  incaricate della costruzione del padiglione cinese (Unique Exhibition e Bodino Engineering) e il presidente del gruppo Alessandro Rosso. Wang Jinzhen ha sottolineato come i governi cinese e italiano diano grande importanza alla partecipazione della Cina a Expo Milano 2015 proprio nel 45esimo anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche Cina-Italia. Giuseppe Sala, commissario unico per il Governo per Expo Milano 2015, ha dichiarato: «La Cina si è rivelata uno dei partner principali dell’Esposizione Universale di Milano: abbiamo già raggiunto il target di 1 milione di biglietti venduti ai tour operator cinesi e sicuramente, con i suoi tre padiglioni, il Paese è fra quelli che hanno investito maggiormente nel nostro evento. I progetti presentati e le interpretazioni del tema sono di altissimo profilo e offriranno ai visitatori un’esperienza di edutainment ricca di contenuti e di straordinario interesse». E’ la prima volta che la Cina partecipa a un’Esposizione Universale che si tiene oltre oceano, con un padiglione self-built di 4.590 metri quadri, secondo solo a quello della Germania. Il design del padiglione cinese è interamente integrato con le forme e le strutture architettoniche tradizionali cinesi, così come con le più moderne idee di design, con un profilo simile ad un’onda di grano in una terra di speranza. Il tema della partecipazione cinese è “Terra di speranza, cibo per la vita”.

Con la nuova autostrada aumenterà di un miliardo il business estero delle pmi

MILANO – Con il taglio del nastro alla presenza del premier Matteo Renzi è stata ufficialmente inaugurata la nuova autostrada Brebemi, il collegamento superveloce tra Milano, Bergamo e Brescia, nato da un progetto delle Camere di commercio di Milano, Bergamo, Brescia e Cremona. Una risposta alle nove imprese milanesi e lombarde su dieci che chiedono un rafforzamento dei trasporti per Expo e il 62,4% chiede di potenziarli molto. Trasporti anticrisi, secondo le imprese una migliore rete infrastrutturale può portare ad un rilancio degli investimenti diretti esteri del 15% nel medio-lungo periodo con una crescita del business internazionale sul territorio lombardo di circa 1 miliardo di fatturato e 3.600 addetti all’anno. Si risolverebbe infatti il maggior problema che è quello delle code secondo un’impresa su quattro. Emerge da un’indagine della Camera di commercio di Milano a febbraio 2014 su 1.300 imprese milanesi e lombarde e da una stima sui dati del Rapporto Milano Produttiva 2014 della Camera di commercio di Milano.

Dai vivai italiani migliaia di alberi, piante e arbusti per il paesaggio green

MILANO – Dodicimila alberi, alcuni dei quali raggiungono altezze di 10 – 12 metri, 85.300 arbusti, 107.600 piante acquatiche e 151.700 erbacee renderanno il sito espositivo di Expo Milano 2015 (circa 1,1 milioni di metri quadrati) il cantiere di paesaggio più grande d’Europa: oltre 200mila metri quadrati saranno dedicati a opere paesaggistiche creando un network di aree verdi e luoghi utilizzabili per trasformare e qualificare il territorio. Il progetto paesaggistico, curato da Benedetto Selleri di Pan Associati insieme a Franco Zagari, per il progetto degli Hortus, con il coordinamento generale di Metropolitana Milanese, è stato presentato dall’architetto paesaggista docente di progettazione architettonica all’Università di Las Palmas (Gran Canaria) e presidente di Uniscape Juan Manuel Palerm Salazar, insieme a Selleri e Zagari. «Il grande “polmone verde” che stiamo realizzando contribuirà al miglioramento del microclima, valorizzerà il paesaggio, accrescerà la biodiversità contribuendo a rendere la visita all’Esposizione Universale un’esperienza indimenticabile per il pubblico», ha commentato Giuseppe Sala, commissario unico per Expo Milano 2015. L’obiettivo del progetto green è di raccontare i diversi paesaggi che connotano il territorio naturale e agricolo italiano costituendo un filtro verde tra l’area espositiva e l’esterno, facendo ricorso all’utilizzo di specie autoctone e, ovunque possibile, a tecniche d’impianto che nel tempo porteranno a contenere la manutenzione. Per questi motivi sarà organizzato in diversi ambiti, ognuno con caratteristiche proprie e tematiche differenti: l’anello verde esterno (su una superficie di 80mila metri quadrati) costituito da una fascia boschiva definirà il perimetro del sito; all’interno dell’isola espositiva altre tipologie diverde rappresenteranno in tre modi diversi la declinazione di carattere più urbano delle rappresentazioni paesaggistiche, quali gli Hortus (8 giardini – dotati di pergole e sedute – per il relax dei visitatori in un’area  complessiva di 27mila metri quadrati), le Piazze maggiori (3 grandi spazi aperti – denominati accesso Ovest dove verrà realizzato un Giardino delle farfalle, Porta delle via d’acqua, Piazza del lago – situati nei punti strategici d’ingresso al sito), le Piazze minori (sono 25 di varia forma, situate nei pressi delle aree di servizio e di ristoro, ciascuna denominata in base alla specie arborea che le caratterizza come, ad esempio, piazza dei peri, dei tigli, dei gelsi, delle querce, dei platani, dei pioppi bianchi); la Collina mediterranea presenta percorsi e terrazzamenti caratterizzati da uliveti, agrumi, querceto misto, vite maritata. Gli interventi riguardanti il verde e le architetture a esso legate (come sedute, pergole, pavimentazioni) sono stati progettati tenendo conto della reversibilità delle opere e potranno essere smontate e recuperate alla conclusione dell’Esposizione Universale. Piante e arbusti sono stati scelti anticipatamente, a partire dall’inizio dei lavori,  puntando alla massima qualità e richiedendo ai vivai, selezionati tra Lombardia, Veneto, Emilia e Toscana, grazie a contratti di fornitura, l’utilizzo di particolari sistemi di coltivazione per raggiungere gli standard qualitativi e dimensionali richiesti dal progetto. Il 90% circa delle alberature sarà infatti coltivato e trasportato in air pot, un vaso speciale di plastica riciclabile e riutilizzabile, che accresce in modo attivo la qualità dei sistemi radicali delle piante eliminando la spiralizzazione delle radici:  si riducono così i tempi di crescita in vivaio, si ottimizza la fase di trapianto sul sito e salvaguarda la salute dei vegetali.

Expo vista dall’estero: turisti ottimisti e interessati a business, tecnologia e design

Cresce il dibattito su Expo nel mondo: dai 2 mila commenti pubblicati sui vari canali social di dicembre ai 12mila di maggio, secondo un’analisi della Camera di commercio di Milano attraverso Voices from the Blogs (www.voicesfromtheblogs.com), realizzata tra novembre 2013 e maggio 2014 sui commenti  in Rete. Gli stranieri sono ottimisti in più di tre casi su quattro (75,9%) e si rivelano particolarmente interessati ai temi più prossimi alle imprese: business, tecnologia e design sono gli argomenti più citati sul web e social network. E di Milano si parla bene: il sentimento positivo complessivo è pari al 74,1%, un dato che si conferma negli Stati Uniti (73,1%), ma che sale tra i Paesi Brics all’82,9%, merito in questo caso in particolare della passione che i cinesi (90%) riversano su Milano. Poi vengono gli europei (il continente vale il 26,8% delle menzioni): Gran Bretagna, Olanda, Grecia, Spagna, Germania e Francia. Tra le prime nazioni di provenienza dell’interesse su Expo 2015 troviamo anche Messico, Giappone e Indonesia.

Il Padiglione Italia proporrà un viaggio tra il Vivaio delle idee e l’Albero della vita

MILANO – Presentato in Triennale il percorso espositivo del Padiglione Italia all’Expo 2015 e il programma di iniziative ispirati al tema “Vivaio Italia”. Alimentazione-Salute-Benessere è il trinomio di valenza assoluta che il mondo riconosce essere decisamente connaturato nella tradizione e nello sviluppo economico del nostro Paese. Lungo questo percorso si sta costruendo una griglia di contenuti secondo una logica di edutainement, che possa essere attrattiva rispetto al pubblico stimato di 20 milioni di visitatori, e al tempo stesso in grado di veicolare messaggi di carattere scientifico, politico e culturale con rigore e alto profilo. Il direttore artistico del Padiglione Italia, Marco Balich, ha illustrato i contenuti ispirati al concept del Vivaio, la metafora che l’Italia ha scelto per rispondere alla grande sfida tematica dell’Expo 2015: «Il Padiglione Italia sarà uno spazio grande e ricco di stimoli sui temi dell’esposizione universale. Sarà un lavoro sull’identità italiana e sulle potenze che vogliamo esprimere in una tensione rivolta prevalentemente al futuro». Balich ha svelato anche il percorso che i visitatori svolgeranno lungo il Cardo, un viale pavimentato largo 35 metri e lungo 325 metri che ospiterà una molteplicità di attività espositive e istituzionali che vogliono rappresentare la varietà e la ricchezza dell’Italia. Il Cardo ospiterà: un’installazione leggera e “intelligente”, fruibile anche attraverso un’app, che guida alla scoperta delle ricchezze del Padiglione; 6 stazioni-fermate, disegnate da Dante Ferretti, con ingredienti-icone di una ricetta italiana; una scultura/installazione raffigurante la bocca di un uomo, porta di ingresso alla mostra-esposizione sul tema del “cibo dei desideri”, che approfondirà la relazione tra cibo-alimentazione-salute-benessere. Balich ha inoltre raccontato i contenuti del percorso espositivo di Palazzo Italia, in cui il visitatore sarà coinvolto in un’esperienza immersiva ad alto contenuto simbolico ed emozionale per comprendere ed esplorare l’essenza del significato di identità italiana. In questo percorso il visitatore avrà l’opportunità di ammirare opere d’arte, come “La Vucciria” di Renato Guttuso, sculture e installazioni volte a evocare la forza propulsiva del nostro Paese e a mettere in scena le nostre quattro potenze: la potenza del saper fare, uno spettacolo interattivo che racconta le donne e gli uomini impegnati, ogni giorno, nel rendere la nostra terra ricca e produttiva; la potenza della bellezza, ovvero turismo, qualità della vita, paesaggi d’Italia; la potenza del limite, attraverso storie di persone, normali e straordinarie, che hanno vinto battaglie contro piccole e grandi avversità, trasformando gli ostacoli in idee che cambieranno il nostro futuro; la potenza del futuro, una serra della biodiversità italiana, dove ogni seme racconta una storia di identità e ricchezza vegetale. Marco Balich ha infine illustrato il progetto Albero della vita, una struttura interattiva alta 35 metri in legno e acciaio. Una figura iconica, fortemente italiana e al tempo stesso presente in molte culture e anche nell’immaginario cinematografico; un simbolo che raccoglie i semi migliori della nostra Italia e li porta in alto, sulle sue fronde, per poi offrirli a tutto il mondo. L’Albero della Vita, oltre a ospitare molti eventi presenti nel ricco palinsesto del Padiglione, si trasformerà al trascorrere delle ore, creando uno straordinario show interattivo di luci, colori e musica.

Il dopo Expo lascerà a Milano una ripresa trainata dall’export

MILANO – Come sarà la Milano del dopo Expo? Le previsioni per il periodo 2012-2016,  elaborate dal servizio studi della Camera di commercio di Milano su dati Prometeia, stimano un aumento complessivo del valore aggiunto a +0,8%, trainato da un incremento del settore dei servizi a +1,1%, una crescita che si riflette anche nelle stime pro capite che a fine periodo collocano il reddito disponibile a +2,4%.  Per quanto riguarda l’interscambio estero tra il 2012 e il 2016, la crescita stimata dell’export si colloca a +4,3% e le importazioni rivelano un aumento medio nel periodo del +2,6%.

Partiti i lavori per la realizzazione di Palazzo Italia, il “cuore” di Expo 2015

MILANO – Partiti i lavori per la realizzazione del Palazzo Italia, il padiglione istituzionale del nostro Paese, il cui appalto è stato affidato all’associazione temporanea d’imprese Italiana Costruzioni Spa con Consorzio Veneto Cooperativo Scpa. L’opera, che dovrà concludersi entro il 31 marzo 2015, ha un valore superiore ai 25 milioni di euro. Palazzo Italia sarà il cuore simbolico dell’intero progetto Expo 2015, destinato a rimanere anche nel post-evento, essendo individuato come uno degli edifici permanenti del sito che ospiterà l’Esposizione universale del 2015. Il progetto esecutivo di Palazzo Italia è stato elaborato dal raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Nemesi & Partners Srl, Proger Spa, BMS Progetti, Prof. Livio de Santoli, che nel mese di aprile 2013 si era aggiudicato il concorso internazionale di progettazione. Il Padiglione Italia è costituito da Palazzo Italia e dagli edifici affacciati sul Cardo, per un totale di circa 25.000 metri quadrati di spazi espositivi, uffici istituzionali, auditorium e aree eventi.

Dai Paesi partecipanti valore aggiunto di 1,5 miliardi e 26mila unità di lavoro

MILANO – Gli investimenti dei Paesi esteri partecipanti a Expo saranno portatori di un miliardo e mezzo di valore aggiunto e 26mila unità di lavoro per Milano e per l’Italia. Si tratta di mezzo miliardo di valore aggiunto (che genera circa un miliardo di effetti indiretti) 1,2 miliardi di produzione aggiuntiva (con effetti indiretti pari a 2 miliardi), una produzione che corrisponde a 11mila unità di lavoro in più (che ne provocano altri 15mila con gli effetti indiretti). Sono le ricadute della Esposizione Universale dal 2012 al 2020 per l’economia milanese e italiana secondo una ricerca commissionata da Camera di commercio ed Expo 2015 a un team di analisti economici. «Per gli ospiti stranieri interessati al nostro Expo, – ha dichiarato Alberto Meomartini, vicepresidente della Camera di commercio di Milano – la Camera di commercio ha avviato alcuni progetti rivolti ai Paesi partecipanti. Da un lato, attraverso l’azienda speciale Promos, un progetto di promozione e marketing territoriale verso alcuni paesi target che hanno confermato la loro partecipazione all’evento. L’obiettivo è di intercettare in Italia il maggior numero di opportunità di business e di scambi tra imprese locali e dei paesi partecipanti. Il primo Paese coinvolto, d’intesa con il Governo Cinese e con il Ministero Affari Esteri, è stato la Cina con il “China Special Project”, dedicato all’attrazione di un milione di visitatori e turisti cinesi e all’incontro tra gli operatori economici delle Province Cinesi e le imprese del territorio italiano. Il secondo progetto importante dedicato ai Paesi partecipanti è poi la creazione di un catalogo beni e servizi. Si tratta di una piattaforma virtuale che ha lo scopo di mettere in contatto i Paesi Partecipanti con le aziende e i professionisti sul territorio per la potenziale fornitura di beni e servizi di qualità e sostenibilità. Possono accedere le imprese italiane per proporsi come official suppliers ai Paesi partecipanti».  Uno strumento molto efficace per chi dall’estero verrà a Milano per presentare la sua idea di “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita”.

Per 2 imprenditori su 5 l’Expo avrà una ricaduta diretta sull’attività aziendale

MONZA – Durante la convention mondiale delle Camere di commercio Italiane all’Estero, svoltasi presso l’Autodromo di Monza e che ha visto ai tavoli di lavoro oltre 1.500 incontri bilaterali, sono stati presentati i risultati di un’indagine condotta dalla Camera di commercio di Monza e Brianza su un campione di oltre 900 imprese lombarde. Due imprese lombarde su cinque ritengono che l’Esposizione Universale avrà ricadute dirette positive sulla propria attività economica, e oltre il 90% degli  imprenditori è convinto che l’evento sia importante per le ricadute che si avranno sul territorio in termini di indotto economico generato non solo per Milano e le aree limitrofe, ma per l’intero Paese. Gli imprenditori lombardi intravedono tra i benefici legati al territorio il potenziamento delle infrastrutture (41,8%), la creazione di nuovi posti di lavoro (26,7%) e il miglioramento dell’offerta turistica (18,7%). Che Expo 2015 sia un appuntamento imperdibile soprattutto per le imprese, gli imprenditori lombardi ne sono convinti: 3 su 5 visiteranno sicuramente l’Esposizione Universale, certi che possa rappresentare un’opportunità di business, a questi si aggiunge il 29,7% che si dimostra comunque interessato all’evento, anche se non ha ancora identificato i benefici diretti per la propria attività. E infatti secondo le imprese le azioni che dovrebbero essere intraprese dalle istituzioni e dagli enti organizzatori dell’Esposizione Universale dovrebbero essere prima di tutto legate ad una maggiore comunicazione ed informazione sulla manifestazione, per far capire  in modo più chiaro quali opportunità di crescita e sviluppo Expo sarà in grado di offrire alle imprese (39,8%), ma anche per chiarire quali siano gli interlocutori da contattare per essere coinvolti nella manifestazione (34,8%).

Il sistema delle eccellenze bresciane è il primo espositore del Padiglione Italia

È Brescia la prima città italiana ad aver firmato un contratto di partecipazione a Padiglione Italia Expo 2015. In occasione della Convention per gli ambasciatori organizzata a Sirmione da Sistema Brescia x Expo, è stato sottoscritto un contratto del valore di un milione di euro. Il documento prevede che Brescia e il suo territorio, durante lo svolgimento di Expo 2015, siano protagonisti per sei giornate. Sei date durante le quali il Padiglione Italia porterà in primo piano l’eccellenza del territorio bresciano, delle sue imprese, del suo patrimonio culturale, della sua tradizione turistica. Una delle giornate sarà dedicata alla ricerca e innovazione tecnologica, come espressione del ricco panorama universitario bresciano. «Oggi – ha dichiarato Diana Bracco, presidente di Expo 2015 e commissario del Padiglione Italia – per la prima volta mettiamo nero su bianco le modalità di partecipazione di un territorio all’interno del Padiglione: dagli spazi destinati alle eccellenze del territorio durante tutto il semestre dell’Esposizione alle giornate di protagonismo all’interno del palinsesto eventi del Padiglione. Insomma, Brescia è, ormai ufficialmente, un attore protagonista della nostra Expo». Un evento che «dovrà generare lavoro», ha affermato Marco Bonometti, presidente dell’Associazione industriale bresciana, con oltre 1.500 imprese del territorio aderenti. «I risultati si avranno, prima durante e dopo la rassegna. E vogliamo essere in grado di creare le condizioni perché questo si verifichi dimostrando che, come altri grandi Paesi sappiamo fare sistema».