Dal cielo è più facile fotografare la Terra con il sistema Faster

FORLI’ – Sono gli specialisti dei progetti ingegneristici e dei prototipi più avanzati, in campi all’avanguardia come l’aerospaziale e la sensoristica: in Romagna, presso il Ciri (Centro interdipartimentale di ricerca industriale) Aeronautica dell’Università di Bologna, diretto dal professor Franco Persiani, si fa ricerca per applicazioni industriali innovative, proprio come l’ultima “invenzione”, il sistema Faster presentato alla fiera Mecspe di Parma. Ce ne parla Persiani: “Faster (Fully automated system for environmental monitoring) nasce da una collaborazione tra i laboratori di meccanica del volo e di microsatelliti dell’Università di Bologna, l’Università di Pisa e il consorzio Envi-net. Il progetto riguarda lo studio di un sistema di rilevazione aerea in grado di acquisire immagini in tempo reale in banda ottica e infrarossa, con capacità di elaborazione e archiviazione. Il sistema comprende inoltre lo strumento “Tunnel-in-the-Sky”, che consente al pilota di seguire esattamente la traiettoria predefinita o, in caso di volo comandato a distanza, permette all’operatore della stazione di controllo di terra il controllo del mezzo”. Alle capacità attuali del progetto e ai suoi futuri sviluppi si sono interessate in primo luogo la ditta Esalab di Pesaro, per scopi di monitoraggio di fiumi ed elettrodotti, e il laboratorio Gis della Facoltà di Scienze geografiche dell’Università di Bologna, per rilievi su siti di importanza archeologica. “Un aspetto molto importante del sistema – aggiunge Persiani – è la sua scalabilità, cioè la capacità di integrare e gestire in parallelo differenti sensori. Sarà quindi possibile, nelle future versioni, affiancare alla fotocamera ottica anche sensori che lavorino in differenti frequenze , ad esempio l’infrarosso, o telecamere per la realizzazione diretta di un filmato”.

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