Dalla Calabria all’Etiopia con un nuovo stabilimento per la lavorazione del marmo

SIDERNO – Si è conclusa positivamente la prima fase del processo di internazionalizzazione in Etiopia del gruppo italiano Fuda, operatore primario nel settore della produzione e lavorazione di materiali lapidei, in particolare marmi di pregio, impiegati nei settori del retail, residenziale, hotel e luoghi pubblici. Dopo una serie di incontri presso l’ambasciata etiope a Roma e dopo aver individuato l’area più idonea per il nuovo insediamento industriale, è stata infatti costituita nella capitale Addis Abeba la nuova società Fuda Ethiopia Marble, frutto della joint venture tra l’azienda italiana e un operatore locale. L’operazione è stata seguita dallo studio legale e tributario Spadafora De Rosa. ll nuovo stabilimento avrà in organico 15 addetti e sotto la supervisione di un manager italiano dello staff di Fuda si occuperà della lavorazione dei blocchi di marmo estratti nelle cave situate a più di 700 chilometri di distanza  dalla capitale e del successivo imballo e spedizione ai clienti, portando la migliore tecnologia produttiva e tutta l’expertise maturata dalla società italiana in oltre cinquant’anni di esperienza sul mercato. Nel business plan di Fuda Ethiopia Marble è stata stimata una produzione annua a regime di circa 60mia metri quadri, tale da soddisfare  la crescente richiesta sul mercato locale che sta vivendo un boom, soprattutto a livello edilizio, paragonabile a quello italiano degli anni ’60. «Il crescente sviluppo economico del Paese, constatato in occasione delle recenti trasferte – ha dichiarato  Francesco Fuda, ceo di Fuda – unito alla elevata qualità delle risorse naturali rinvenute nel territorio, ci hanno indotto a investire in Etiopia. Un Paese che, tra l’altro, ha accolto la nostra azienda con grande interesse e ammirazione per il nostro know how e la tecnologia che adottiamo. L’obiettivo è di esportare la nostra unicità nella lavorazione del marmo in una zona del mondo in continua espansione». Lo sbarco in Etiopia segue le iniziative di penetrazione commerciale e produttiva già avviate dal gruppo calabrese in Africa e Sudamerica.

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