Dalla fusione al successo: boom di assunzioni per l’engineering bolognese

OZZANO DELL’EMILIA –  Aumentare di venti unità in un anno e mezzo il numero dei propri dipendenti è un evidente indicatore di successo: lo può testimoniare Daniele Dall’Olio, amministratore delegato della bolognese Hypertecs, società di ingegneria che, nata nel 2011 dalla fusione di quattro società (Hypertecs, Itg, Innovando Tecs e Procomec) è diventata in pochissimo tempo una delle più dinamiche realtà dell’engineering italiano in diversi settori industriali avanzati, dall’automotive all’aerospaziale, con ricavi 2014 pari a 3,2 milioni di euro e un incremento del 20% stimato per il 2015. «A fronte dello sviluppo delle nostre attività, dal gennaio 2014 all’agosto 2015 il nostro organico è cresciuto da 41 a 64 addetti, tra dipendenti e collaboratori, pescando nuove risorse soprattutto in università», spiega Dall’Olio. «Continuiamo a collaborare con diversi atenei, come quello di Bologna, con la Bocconi e l’Università di Calabria.  Il 90% delle nostre risorse è laureato, il rimanente 10% è costituito da periti tecnici con esperienza pluridecennale». Oltre ad aver aperto una nuova unità operativa a Preganziol (Treviso), nel corso del 2015 sono state ampliate tutte le sedi operative, sia a Rovereto, dove Hypertecs è entrata a far parte del nuovo polo della meccatronica, sia a Ozzano e a Bertinoro. Importanti i comparti produttivi che fanno parte del portfolio Hypertecs: automazione industriale e packaging, oil & gas e green energy (eolico e fotovoltaico), supercar racing & motorsport. «Prevediamo di crescere anche nel corso dei prossimi mesi e per il 2016 – aggiunge Lia Grandi, direttore marketing – l’obiettivo è trovare mercato anche fuori dall’Italia, per esportare le nostre competenze e conoscenze. Riteniamo che una struttura di ingegneria così grande e capillare, sia come diffusione sul territorio sia come diversificazione dei settori seguiti, non sia facile da trovare nel nostro Paese. La nostra forza, oltre alla complementarietà delle attività, è dovuta principalmente alla capacità di formazione che viene svolta in maniera assidua al nostro interno, prediligendo sempre giovani neolaureati o neodiplomati da far crescere insieme a noi».

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