Dall’incontro tra sei cooperative una nuova rete di imprenditorialità sociale

PAULLO – Una collaborazione storica tra soggetti non profit è diventata un nuovo network d’impresa sociale: è stata infatti presentata Origo, la nuova realtà nata come contratto di rete (nell’ambito del Bando Ergon) tra sei cooperative non profit attive da una trentina d’anni sul territorio milanese per realizzare uno sviluppo comune. Nuova Iride, Il Portico, Lavoro e Accoglienza, La Villa, Ecologia e Lavoro e Il Carro hanno infatti avviato la loro attività negli anni ‘80, provenendo da storie e ambiti culturali diversi e consolidando nel tempo una forte capacità di fare impresa. Obiettivo condiviso? Mutuare nel lavoro la promozione sociale e umana e promuovere l’inserimento nel mondo del lavoro di persone svantaggiate. Oggi le sei cooperative offrono lavoro a circa duecento persone con disabilità o che vivono in condizione di svantaggio sociale, impiegate in attività lavorative reali, spendibili sul mercato e con un ottimo livello di qualità. Ma perché mettersi insieme in rete? «L’incontro fra alcune di noi – spiega Enrico Novara, presidente di Origo – ha portato a maturare l’idea che l’obiettivo sociale condiviso e la consonanza nel perseguire lo sviluppo imprenditoriale delle proprie cooperative, potessero correre insieme. Non quindi un consorzio o la condivisione di strumenti e risorse, ma un soggetto unico che promuove sul mercato la propria offerta di servizi e attività, garantendo la flessibilità di una piccola impresa e la qualità di una grande azienda».  Con oltre 1 milione e 700 mila euro di patrimonio, un circolante in sostanziale equilibrio e oltre 8 milioni di ricchezza distribuita, Origo si presenta come un’impresa sociale solida, appena nata, ma con una ricca esperienza alle spalle, con sei sedi nel territorio lombardo e una clientela di tutto rispetto. L’offerta è ampia: spazia dalle pulizie alle sanificazioni, dalle disinfestazioni alla progettazione e manutenzione di aree verdi, dai servizi Raee alla produzione per le aziende, dai servizi alla persona alla riparazione di ausili per disabili. «Origo non si limita ad offrire servizi – aggiunge Novara – ma si propone come partner dei propri interlocutori».  Un esempio è la possibilità, da parte delle aziende, di adempiere ai propri obblighi occupazionali rivolti a soggetti svantaggiati, senza assunzione diretta dei lavoratori disabili, ma conferendo commesse di lavoro alla rete (ai sensi dell’art. 14 del dlgs 276/03).

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Arriva la start up che aiuta l’impresa a “produrre” il benessere aziendale

Next Story

INDICE IFIIT: si consolida il ritorno di fiducia per gli investimenti in innovazione tecnologica