TRENTO – Arriva il primo orto aereoponico per il pubblico: 1 metro x 2.30 di ingombro, produce la quantità necessaria di vegetali e frutta per una famiglia di quattro persone. «Bassi costi e facilità di gestione, per garantire alimentazione sana e sicurezza alimentare in qualsiasi area urbana, anche in condominio», dice l’inventore Matteo Sansoni, che ha presentato la sua “creatura” durante un evento svoltosi in Expo. Vista la crescente urbanizzazione del mondo e la scarsità di terre fertili, il futuro dell’agricoltura è verticale. Colossi come Panasonic stanno investendo in queste nuove tecnologie, per creare sistemi hi-tech di coltivazione per poter coltivare anche indoor, con il minor uso possibile di suolo. Sembra che questa sfida di mercato sia stata vinta dalla trentina Veve – vegetali in verticale, la prima start up dedicata alla realizzazione di orti verticali aereoponici, ovvero dove le radici delle verdure e ortaggi risultano sospese nell’aria e gli elementi nutritivi vengono erogati tramite nebulizzazione, con uso ridotto di acqua e energia. Con una missione: un orto in ogni casa per garantire cibo fresco e local. «Credo che gli orti verticali, quelli rivolti al pubblico come il mio, svolgano una triplice funzione», spiega Sansoni. «La prima è quella di garantire la sicurezza alimentare, dato che ognuno da Milano a Shanghai con un semplice balcone, una terrazza inutilizzata o anche un angolo di una stanza può avere frutta e verdure fresche e controllate direttamente. La seconda è quella nutrizionale: l’orto veve può fornire a una famiglia di 4 persone il fabbisogno giornaliero di vitamine e nutrienti per una dieta sana. Infine riattiva il processo di restituzione del valore al cibo: stando a contatto ogni giorno con ciò che consumiamo impariamo il valore del cibo e impariamo a non sprecare». Oggi le poche soluzioni offerte sul mercato sono di tipo idroponico (ovvero senza terra, ma con abbondante uso di acqua), costose e non sempre semplici da installare. veve, invece ha optato per realizzare un orto ready-made aeroponico. Questa scelta comporta due vantaggi: occupare poco spazio (anche solo un metro quadro per 2,30 m di altezza) e non richiede impianti idrici complessi, massimizzando la superficie di coltivazione. Tutti possono potenzialmente averne uno in casa. Basta attaccarlo alla presa elettrica e riempire il serbatoio di acqua. Per altro il sistema ha un impatto idrico limitatissimo risparmia il 90% di acqua rispetto ad un orto tradizionale. Perfetto per zone caratterizzate da siccità e scarsità idrica, dove l’agricoltura e gli orti tradizionali hanno un forte impatto sulle riserve acquifere. «veve è da considerarsi come un nuovo elettrodomestico smart, come la macchina del pane o del gelato», spiega ancora Sansoni. «Solo che questa produce , zucchine, fragole, rosmarino, insalata, pomodori eccetera. Tutto biologico ovviamente!» Sebbene possa essere anche usato su larga scala (serra ad alta produttività), veve è pensato per i semplici cittadini, per i condomini, per chi vuole l’orto urbano ma ha un balcone troppo piccolo.
Boero: Gonzales Ferrer a capo del settore yachting
GENOVA – Gruppo Boero, leader nel settore dei prodotti vernicianti per edilizia e yachting, annuncia che Gemma Gonzalez Ferrer è stata nominata direttore della business