HAYS: cresce tra le imprese italiane la ricerca di top manager

La ricerca di figure executive in Italia inizia a registrare deboli segnali di ripresa, grazie agli investimenti dall’estero e alla nascita di start up capaci di dare un nuovo slancio all’economia. È quanto riporta la nuova edizione della Hays Salary Guide, l’indagine sul mercato del lavoro condotta su più di 260 aziende e 1.600 professionisti dal gruppo Hays, uno dei leader a livello globale del recruitment specializzato. E dopo anni di incertezza e precarietà, che non hanno risparmiato nemmeno le fasce alte del management italiano, il saldo della ricerca di profili dirigenziali torna ad essere positivo, registrando un +15% nel volume delle ricerche. «Secondo la nuova edizione della Salary Guide – commenta Erika Perez, responsabile divisione Hays Executive – l’attenzione delle aziende si sta focalizzando su profili di top management votati al cost saving: in grado cioè di gestire budget e bilanci, tagliando quelle spese considerate come non essenziali. Ma non solo. Cresce anche la richiesta di professionisti con innate capacità commerciali: il new business diventa un elemento importantissimo per ampliare il proprio giro di affari, sottraendo fette di mercato alla aziende concorrenti». E sempre secondo la nuova edizione della Salary Guide, tra le figure maggiormente ricercate dalle aziende Italiane, spiccano il direttore finanziario, il direttore commerciale e il general manager. diminuisce, invece, la domanda di dirigenti in ambito IT, legal e acquisti, professionisti non direttamente coinvolti nel processo di recovery economico. «Per fare colpo oggi, in fase di colloquio, è importantissimo – continua Perez – avere un background internazionale. Le aziende, a parità di curricula, tendono a scegliere quei candidati che possono vantare esperienze all’estero. Ma non solo. Sono viste di buon occhio anche quelle figure in grado di padroneggiare, oltre all’ormai canonico inglese, una terza lingua. Infine, l’excursus accademico diventa cruciale se, insieme alla laurea, si possono elencare corsi di specializzazione come Master o Mba rilasciati da prestigiose università estere». Per reclutare i professionisti migliori, le aziende sono disposte a negoziare il pacchetto retributivo che, nel 54% casi, comprende anche una parte variabile, così da motivare da un lato il professionista nel raggiungere importanti risultati aziendali e, dall’altro, per mantenere sotto controllo i costi aziendali. Tra i professionisti dirigenziali che possono contare sulle retribuzioni più generose, spiccano il Cfo, il Sales Director e i Managing Director strategici, per mantenere il timone economico dell’azienda. Sono molto più contenuti, invece, i salari per le figure staffing e per i professionisti del settore HR, marketing e legal perché ritenute meno strategiche per l’azienda.

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