I dodici cugini che hanno rilanciato la produzione delle tecnologie per l’asfalto

ZIBIDO SAN GIACOMO – Chiuderà il 2014 con un fatturato a 6 milioni di euro, di cui un terzo registrato con le vendite all’estero, la Bernardi Impianti, giovane newco costituita nel 2013 dal ramo d’azienda di una storica società del settore, grazie all’impegno di 12 soci, già impiegati nell’azienda-madre e uniti dalla parentela e dalla giovane età, e di una squadra molto motivata di dipendenti e collaboratori. Specializzata nella progettazione e costruzione di impianti per la produzione di conglomerati bituminosi, cioè l’asfalto che si stende sulle strade, l’azienda “figlia” porta con se’ il know how maturato con oltre mille impianti disseminati nel mondo. «Oggi il nostro mercato si concentra in Italia e in alcuni Paesi come la Gran Bretagna, l’est Europa e la Russia, ma stiamo guardando ad aree emergenti come i Paesi arabi e il Nordafrica. Abbiamo venduto qualche macchina anche in Cina, a conferma del fatto che noi italiani in materia di tecnologia non siamo secondi a nessuno», racconta Elisa Belloli, consigliere delegato e socia, impegnata insieme alla sorella Sabrina, presidente del cda, e ad altri cugini nella conduzione della nuova impresa di famiglia. L’attività è distribuita su due sedi – la parte amministrativa e commerciale a Zibido San Giacomo (Milano) e quella produttiva a Lungavilla (Pavia) – ed è sostenuta dal lavoro di una quarantina di addetti. «I clienti ci hanno dato fiducia, ma è stato difficile rilanciare il business senza poter contare su un euro di sostegno dalle banche. Così abbiamo autofinanziato i costi della formazione e della riorganizzazione aziendale, avvalendoci anche del supporto di Assomec per ottenere risorse pubbliche subito spendibili», spiega Belloli. E  gli investimenti non si fermano qui: «nel 2015 parteciperemo ad altri bandi per finanziare progetti di innovazione tecnologica, perché vogliamo potenziare i nostri due punti di forza: la ricerca & sviluppo, che ci permette un’elevata flessibilità di risposta ai bisogni dei clienti, e il processo di produzione, che vogliamo gestire in modo totale nel nostro stabilimento».

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