MILANO – Per sei imprenditori su dieci, l’economia su base familiare è un valore reciproco per impresa e famiglia in quanto entrambi elementi fondanti della società; anche in quanto rende l’impresa maggiormente flessibile. Las olidarietà e la capacità di adattamento alle contingenze della famiglia rispetto ai dipendenti stipendiati rende la gestione familiare un vantaggio per quasi uno su due, con benefici economici di circa un decimo sul? peso medio del fatturato annuo. Un imprenditore su due ha scelto di seguire le “orme professionali” paterne mentre circa uno su otto si è dedicato all’attività professionale della madre o dei nonni. I motivi principali di questa scelta? Lavorare nell’impresa di famiglia ma anche il rispetto per l’insegnamento dei valori dell’impresa. Un imprenditore su quattro sceglierà di affidare la propria attività ai figli, anche se ritiene che le nuove generazioni facciano più fatica ad accettare rinunce e sacrifici per il bene dell’impresa rispetto a quelle precedenti. La consapevolezza di poter lasciare l’attività al proprio figlio tranquillizza il20% degli imprenditori per quanto riguarda la crisi economica. Emerge da un’indagine della Camera di commercio di Milano condotta su oltre 130 imprenditori dell’area di Milano e Monza e Brianza, presentata nell’ambito del premio “Di padre infiglio”.
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