LECCO – Un polo che aggrega 14 imprese (con 350 addetti in totale) attive nell’area compresa nelle provincie di Lecco, Como, Sondrio e Monza Brianza, specializzate e integrate sul fronte della sicurezza nei luoghi e negli ambienti di lavoro: è il Distretto Sicurezza Alta Lombardia, nato a metà del 2012, avviato verso la costituzione di un contratto di rete e già operativo con diverse iniziative sul territorio. «Abbiamo sviluppato vari progetti – racconta Simona Frigerio, portavoce del network – tra cui quello denominato “Rischio Zero”, che propone alle aziende il tema della sicurezza sul lavoro come una questione di competitività, e non solo un aspetto di adeguamento normativo o di comportamento etico». Di cosa si tratta? «Il progetto si sviluppa attraverso un format altamente coinvolgente e interattivo, mediante testimonianze e strumenti di approfondimento. La sicurezza aggiunge valore al business e genera vantaggi di natura competitiva attraverso la riduzione dei rischi, il miglioramento della qualità, della produttività e dell’efficienza, l’accrescimento del coinvolgimento e della motivazione dei lavoratori, il tutto con ricadute che riguardano non soltanto i contesti locali ma anche in prospettiva nazionale». Un altro progetto di rilievo è il Safety Day: «Organizziamo gratuitamente una giornata di lavoro presso un’azienda, dove si sospendono le attività lavorative e si parte da un check up sulla parte documentale o sullo stato delle macchine; si eroga un modulo formativo generale sulla sicurezza ai lavoratori e si conclude lasciando all’imprenditore un report di tutte le azioni che potrebbero essere adottate». Interessante è la modalità di interazione tra le 14 imprese – con dimensioni variabili, da 10 a 100 addetti – che hanno dato vita al Distretto: «La missione della sicurezza si esplica attraverso vari interventi: consulenziali, progettuali, produttivi, installativi eccetera, anche perché alcune aziende producono e vendono dispositivi di protezione individuale, altre realizzano sistemi anticaduta o per la messa in sicurezza delle macchine utensili, alcune fanno formazione e altre ancora si occupano di consulenza legale e assicurativa. Ma del network fa parte anche un centro medico, dotato di un macchinario si cui esistono solo tre esemplari in tutta Europa, che analizza la postura della schiena e fornisce supporto per l’ergonomia sul lavoro e la tutela della salute dei lavoratori».
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