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La rivoluzione dell’alta pressione entra nel mondo delle tipicità alimentari

TRAVERSETOLO – Nasce HPP Italia, la prima realtà italiana che offrirà in modo specialistico e dedicato il servizio di trattamento degli alimenti con la tecnologia delle alte pressioni. Il progetto vede la partecipazione di due imprenditori con una forte expertise nel mondo dell’industria alimentare, con la partnership tecnologica della statunitense Avure, leader mondiale nel metodo HPP – High Pressure Processing applicato al food, che annovera già oltre 1.700 sistemi in tutto il mondo. HPP Italia mette a disposizione delle imprese food & beverage la tecnologia delle alte pressioni: un metodo già ampiamente diffuso negli Stati Uniti, che ha il vantaggio di fornire prodotti alimentari che mantengono inalterate le proprie caratteristiche organolettiche, in termini di profumo, colore, consistenza e sapore, e le proprietà nutritive e, che, al contempo, rappresentano il massimo in materia di sicurezza alimentare e hanno una shelf life notevolmente più lunga. Per un’azienda food italiana fortemente vocata all’internazionalizzazione, la tecnologia delle alte pressioni può essere lo strumento ideale per risolvere il problema dei rigidi vincoli sanitari imposti da alcuni Paesi sull’esportazione di prodotti alimentari: si pensi, ad esempio, alle problematiche legate a listeria e salmonella. HPP Italia è in grado di utilizzare l’innovativo trattamento HPP su molti alimenti, sia solidi che liquidi: salumi, prodotti lattiero-caseari, pesce, prodotti gastronomici Rte (Ready-to-Eat), succhi e polpe di frutta, passate di pomodoro, salse e altro. A presentare il nuovo progetto è Giulio Gherri, già amministratore delegato del prosciuttificio San Michele – Terre Ducali: «HPP Italia nasce in risposta all’esigenza specifica dell’azienda di famiglia di trovare un sistema di pastorizzazione a freddo e di sterilizzazione adatto al Prosciutto di Parma dop, come per altri salumi a più breve stagionatura, per garantirci nuove opportunità di business legate all’internazionalizzazione. Dopo una serie di test i nostri ricercatori sono giunti alla conclusione che il metodo migliore è quello rappresentato dalle alte pressioni idrostatiche. Di qui l’idea di creare uno spin-off aziendale dedicato all’offerta di questo servizio, di cui possano beneficiare altri imprenditori del mondo food & beverage». Partner di Gherri nel progetto HPP Italia è Massimo Monti, Ceo di Foods Import, azienda nata nel 1903 e specializzata nella commercializzazione di baccalà e stoccafisso. «Da alcuni anni abbiamo intrapreso la strada delle alte pressioni. Una scelta dettata da una duplice necessità: da un lato, soddisfare le esigenze di un consumatore che chiede prodotti alimentari privi di conservanti, pratici, caratterizzati da un elevato contenuto di servizio e facili da utilizzare. Dall’altro, offrire al mercato un baccalà pronto da cucinare, già reidratato, con una scadenza sufficientemente lunga. Il ricorso al metodo HPP ci ha permesso di ottenere un prodotto privo di conservanti, dal contenuto salino molto basso e dalle cariche batteriche abbattute, con una scadenza 10 volte più lunga rispetto al pesce non trattato. Grazie alla tecnologia delle alte pressioni abbiamo poi allargato il campo di commerciabilità dei nostri prodotti a tutto il territorio italiano e anche ad alcuni Paesi confinanti». E un “assaggio” di prodotti trattati con il sistema HPP è persino stato proposto ai cosmonauti della Stazione spaziale Mir.

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