L’agro-tecnologia è la chiave per avvicinare il Belpaese all’Impero di Mezzo

MILANO – E’ cominciato con il tradizionale rito dell’alzabandiera il National Day della Cina, celebrato all’Esposizione Universale alla presenza del Commissario generale di Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino, del vice primo ministro cinese Wang Yang e del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini. «Il nostro obiettivo è approfondire la cooperazione in campo culturale, scientifico e tecnologico perché riteniamo che l’istruzione superiore, la ricerca e l’innovazione siano elementi essenziali non solo per un futuro migliore dei nostri due Paesi ma rappresentino un valore aggiunto decisivo per il destino del mondo», ha spiegato il ministro Giannini. Sulla stessa lunghezza d’onda il vice Primo Ministro Wang Yang, che ha auspicato un più stretto partenariato tra Cina e Italia, aggiungendo l’apprezzamento per il tema dell’Esposizione universale: «Dobbiamo proteggere il pianeta e smettere di chiedere troppo alla natura». Wang Yang anche aggiunto che «Il mio Paese sta accelerando le riforme per rendere la nostra agricoltura più sostenibile». Le celebrazioni sono proseguite con la visita della delegazione al padiglione cinese e poi tappa a Palazzo Italia, con il pranzo ufficiale. Il programma ha previsto per tutto il giorno numerosi eventi culturali e istituzionali. Nel pomeriggio 100 delegati e ricercatori da entrambi i Paesi si sono confrontati  su temi di innovazione nel campo delle agro-tecnologie.

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