MARKIT ECONOMICS: tornano ad assumere le imprese manifatturiere italiane

ROMA – Migliora leggermente più del previsto a novembre l’attività delle industrie manifatturiere nell’area euro e in Italia risale ai massimi da 30 mesi a questa parte, secondo le indagini condotte presso i responsabili degli approvvigionamenti. E per la prima volta da oltre due anni le aziende della penisola sono tornate ad assumere, invertendo una tendenza di tagli occupazionali che si trascinava dall’agosto del 2011, secondo l’inchiesta condotta dalla società di ricerche Markit Economics. Il Purchasing managers’ index (Pmi) relativo al manifatturiero italiano si è attestato a 51,4 punti, dai 50,7 di ottobre. In questa indagine i 50 punti sono il limite tra crescita e recessione. Secondo Markit lo stesso aumento occupazionale ha influito sui progressi dell’indice, così come la forte contrazione dei tempi medi di consegna e lo smaltimento più lento delle giacenze. Sempre in Italia si è visto un forte aumento della produzione, sostenuta dagli ordini, specialmente dall’estero, ha mostrato il sesto mese consecutivo di espansione, anche se leggermente più lento che ad ottobre. All’insegna della cautela, però, le letture dei dati da parte di Phil Smith, economista di Markit: «hanno mostrato l’ennesima crescita, sebbene non particolarmente marcata. Crescono notevolmente i livelli di produzione ma la tendenza dei nuovi ordini rimane debole crescita a causa della scarsa domanda nazionale. Solo il tanto atteso ritorno alla crescita dei livelli occupazionali potrebbe essere la soluzione alla debole domanda interna». Per l’insieme delle imprese manifatturiere di tutta l’area euro intanto l’indice Pmi ha segnato di 51,6 punti, a fronte di 51,3 a ottobre e dei 51,5 indicati nella stima preliminare. Si profila, secondo Markit, la miglior performance trimestrale dal secondo trimestre del 2011. Aumentano produzione, nuovi ordini e esportazioni. Ma questo non è bastato a investire la tendenza a tagli dei livelli occupazionali, proseguiti per il ventiduesimo mese consecutivo guardando all’insieme dell’area euro.

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