CARNATE – Un impegno costante nello sviluppo in un’ottica di internazionalizzazione. È questa la mission principale di B&C Electronics, azienda produttrice di analizzatori di liquidi e gas, prodotti tecnologici che dalla Brianza sono sbarcati sui mercati mondiali, generando un fatturato oggi assestato intorno ai 3,5/4 milioni di euro (con 25 occupati). Una presenza capillare di distributori in tutti i Paesi sviluppati e in via di sviluppo, che svolgono l’importante lavoro di divulgazione delle caratteristiche e della qualità dei prodotti che nascono nel laboratorio di Carnate. «Cerchiamo di estendere il più possibile la nostra presenza nelle aree geografiche in cui operiamo e in quelle nuove che richiedono i nostri prodotti. Viaggiando abbiamo la possibilità di conoscere da vicino e mantenere un contatto vivo con i nostri distributori, oltre a verificare il loro modo di lavorare – spiega il presidente Antonio Carzaniga, fondatore dell’azienda insieme al socio Aldo Bianchini – perché vogliamo consegnare ai nostri figli una società che continui a operare con i principi etici che ci hanno sempre contraddistinto». L’azienda produce strumentazione elettronica legata all’analisi dei liquidi, alla misurazione del pH, del cloro, della qualità delle acque su parametri che poi servono per effettuare delle regolazioni automatiche, per depurare o potabilizzare. Ultimamente, grazie alla realizzazione di strumenti che utilizzano i metodi ottici di misura, è stato possibile approcciare anche i nuovi mercati interni ed esteri tradizionalmente occupati dai concorrenti multinazionali. «Vendendo strumentazione evoluta a prezzi competitivi in aree dominate dal dollaro, bisogna sempre avere un occhio di attenzione al cambio. La crisi sta facendo la sua parte nel rallentare alcuni progetti aperti all’estero e la concorrenza – soprattutto cinese – spesso copia i nostri prodotti», sottolinea Carzaniga. La politica di innovazione tecnologica permette alla B&C Electronics di essere un’azienda di riferimento per il proprio mercato, ma lo sviluppo sull’internazionalizzazione ha richiesto l’avvio di un processo di transizione generazionale. Oggi, a fianco dei due soci fondatori, ci sono i loro figli, che nel giro di un paio d’anni saranno al timone di B&C a tutti gli effetti. «Abbiamo avviato un percorso di delega delle responsabilità dai due soci fondatori, attraverso un piano quadriennale di crescita che identifica responsabili di processo e di area. Il processo si è esaurito lo scorso anno e ora siamo impegnati ad affrontare il passaggio generazionale anche ad alti livelli, con un percorso biennale che dovrebbe concludersi alla fine del prossimo anno. «A questo proposito abbiamo utilizzato anche la “dote imprenditore” della Regione Lombardia effettuando corsi interni sia sulla parte organizzativa e manageriale sia sulla parte societaria», conclude Carzaniga.
Boero: Gonzales Ferrer a capo del settore yachting
GENOVA – Gruppo Boero, leader nel settore dei prodotti vernicianti per edilizia e yachting, annuncia che Gemma Gonzalez Ferrer è stata nominata direttore della business