RHO – Con 10mila operazioni al giorno nel primo quadrimestre del 2013,? Fercam -? la società altoatesina a gestione familiare – riconferma il ruolo di operatore di primo piano nel panorama italiano dei trasporti e della logistica a 360°, con oltre 500 milioni di euro di ricavi nel 2012 (in costante crescita) e una previsione per l’anno in corso che dovrebbe sfiorare i 600 milioni. E con 1.700 spedizioni e trasporti quotidiani gestiti nei sei centri operativi nelle province di Milano, Brescia, Como e Pavia, che lavorano con oltre 100 Paesi nel mondo, la Lombardia si conferma una delle regioni più importanti per Fercam, incidendo per il 22% sul totale dei ricavi dell’azienda di Bolzano. I principali mercati di sbocco o di provenienza delle merci gestite nei centri Fercam della Lombardia sono principalmente la Germania, la Francia e l’Olanda. Le imprese lombarde stanno tuttavia consolidando la loro posizione anche verso nuove economie come la Polonia, la Repubblica Ceca, l’Ungheria o verso Paesi più dinamici come l’Austria e la Danimarca. Interessante notare anche i traffici verso gli altri continenti. Nella fotografia Fercam emergono saldi positivi di import ed export per Cina, Taiwan, Brasile e Usa; registrano invece una battuta d’arresto Paesi come Giappone, Hong Kong e Corea. L’analisi per settori merceologici indica che nei primi quattro mesi del 2013 sono andate meglio le imprese lombarde di prodotti in metallo per l’industria, moda e meccanica; rimandate, invece, l’edilizia, gli imballaggi e la meccanica strumentale. «La fotografia scattata al 30 aprile 2013 nei centri Fercam della Lombardia documenta un incremento complessivo delle spedizioni e dei trasporti anche in Lombardia», ha dichiarato Thomas Baumgartner, amministratore delegato Fercam. Milano, in particolare, si conferma come la provincia più virtuosa tra le province lombarde nelle quali siamo presenti. Per la seconda metà dell’anno, ha proseguito Baumgartner, ci attendiamo un ulteriore impulso dall’export di merci versi i Paesi d’oltralpe, trainati in particolare proprio dalla Lombardia, a scapito del nord est d’Italia che anni fa faceva sempre da traino all’export. I trasporti domestici e i flussi di traffico in import subiranno invece un rallentamento a causa della congiuntura interna e la riduzione dei consumi nazionali». Tra le novità annunciate il progetto di ampliamento del centro logistico di Rho, che raddoppierà l’attuale superficie di 15mila metri quadrati, anche in vista del prossimo Expo 2015.
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