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Un accordo internazionale per la prima “fabbrica” italiana di grafene

LOMAZZO – Dalle gomme di bici e auto alle batterie, dal trattamento delle acque alla depurazione dell’aria: il grafene, il nanomateriale premiato con il Nobel nel 2010, è destinato a cambiare il futuro della nostra vita e delle nostre città. Lo testimonia anche la scelta dell’Unione Europea di inserire proprio il grafene tra i sei “progetti-bandiera” sui quali puntare nel prossimo decennio con investimenti e attività di ricerca mirati. Una prova concreta del potenziale di questo wonder material la offre Directa Plus Srl, start up tecnologica con sede a Lomazzo (Como), nata per lo sviluppo, la commercializzazione e l’utilizzo di processi innovativi per la generazione di nanomateriali, e che ha inaugurato giusto un anno fa il primo – e tuttora unico – laboratorio in Europa per la produzione industriale di grafene. A documentare i risultati applicativi ottenuti in un anno di ricerca dal giovane team di questa innovativa start up è stato Giulio Cesareo, presidente e ceo di Directa Plus: «In quest’anno di lavoro abbiamo completato il nostro laboratorio, affiancando alla tecnologia di produzione al plasma tre ulteriori sistemi di produzione del grafene, per frantumazione, dispersione e concentrazione. Attualmente siamo in grado di produrre 10 tonnellate di materiale l’anno, e abbiamo già disegnato le unità produttive per il prossimo futuro, con un modulo che permetterà di ottenere tra 35 e 50 tonnellate annue e sarà espandibile in funzione delle esigenze. Accanto all’implementazione della tecnologia produttiva, abbiamo inoltre condotto sperimentazioni e test in molti diversi settori, che hanno già portato ad alcuni accordi commerciali». Il primo è stato con Vittoria Spa, azienda di Madone (Bergamo) leader mondiale nella produzione di gomme e tubolari con una produzione annua di 7 milioni di gomme e 900mila tubolari: «Vittoria introdurrà l’esclusivo processo G+ brevettato da Directa Plus nel nuovo stabilimento inaugurato a Bangkok», ha spiegato Rudie Campagne, presidente di Vittoria Group. «Abbiamo investito in questo progetto 60 milioni di euro, perché da sempre puntiamo su innovazione e qualità, due fattori competitivi fondamentali, che ci permettono di aggredire in particolare i mercati emergenti. L’accordo con Directa Plus si inserisce proprio in quest’alveo: grazie all’introduzione di grafene nelle mescole, potremo produrre pneumatici più veloci, più leggeri, con una migliore adesione al terreno e, in futuro, anche più resistenti alle forature». Un altro accordo di collaborazione è stato siglato con il Gruppo Reda, per migliorare le prestazioni delle soluzioni create dalla start up Luxall (fondata nel 2010 insieme ad Elinca srl e con sede operativa a Brugherio) per l’illuminazione attraverso l’impiego di led in elastomeri siliconici. «Al momento abbiamo sperimentato l’introduzione del grafene negli elastomeri utilizzati per produrre i nostri sistemi di illuminazione a led: il grafene risolve, grazie al suo alto grado di conducibilità elettrica, il problema della termodissipazione, permettendoci di dare vita ad un prodotto unico sul mercato. Dopo questa applicazione testeremo l’impiego di grafene in altri prodotti realizzati dal nostro gruppo», ha raccontato Alberto Ripa, R&D director di Reda Group.

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