GRANAROLO EMILIA – Ha solo 17 anni di vita ma le idee ben chiare sul cammino da seguire: TMC – Tissue Machinery Company SpA, azienda attiva nel “cuore” bolognese della packaging valley italiana, è oggi una compagnia leader a livello internazionale, specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti per il confezionamento di prodotti tissue (carta igienica, fazzoletti) e non wovens (pannolini, salviettine). Con una vision fortemente radicata all’eccellenza territoriale, tanto da aver inaugurato in ottobre una nuova sede operativa nel più importante distretto cartario mondiale, quello di Lucca: «L’apertura della sede lucchese è un forte messaggio al mercato, oltre che un vantaggio logistico impareggiabile, anche in vista dell’edizione 2015 di It’s Tissue, che a giugno attirerà oltre 1.200 operatori e buyer internazionali», spiega l’amministratore delegato Guido Re, appena insediato ai vertici societari insieme al nuovo direttore generale Vincenzo Maltese. «Dal 1997 realizziamo macchine automatiche per il packaging primario e secondario, che si caratterizzano per innovazione, flessibilità ed efficienza. Questi tre elementi sono il tratto comune di sistemi di imballaggio di valore tecnologico avanzato, con prestazioni eccellenti e un altissimo livello di produttività. Ne consegue una penetrazione massiccia sui principali mercati esteri, cui è destinato il 95% della nostra produzione», aggiunge Maltese. I più importanti produttori privati e multinazionali di tissue e non wowen sono clienti di TMC, di cui apprezzano la capacità di fornire soluzioni sempre più integrate e automatizzate. «Dal momento del taglio dei rotoli fino alla loro pallettizzazione, TMC fornisce singole macchine o soluzioni complete, trattando il prodotto tissue (carta igienica, fazzoletti, tovaglioli ecc) dal troncatore fino all’ingresso in magazzino. Le macchine impaccatrici di rotoli e le macchine insaccatrici e cartonatrici per l’avvolgimento dei pacchi rappresentano la punta di diamante della tecnologia TMC». La maturità del settore del tissue ha portato l’azienda bolognese a pianificare l’ingresso in un mondo parallelo, quello dei prodotti non wowen, cioè le macchine per la produzione di pannolini da bambino e da adulto, wet wipes e facial tissue. «Dopo due anni di scouting e test di mercato, la business unit Arka, nata per favorire il nostro sviluppo nel segmento non wowen, è diventata parte integrante del nostro core business». La progressiva integrazione delle macchine è la più avanzata soluzione tecnologica messa a punto da TMC, per rispondere alle esigenze dei clienti, sempre meno disposti a investire risorse in engineering units interne. «L’evoluzione della fornitura dai macchinari singoli alle soluzioni integrate ci ha posto in una duplice condizione: la prima era quella di progettare e realizzare nuovi componenti tecnologici per il completamento della linea, la seconda era la conseguente necessità di individuare aziende partner con le quali sviluppare nuovi gruppi di macchine da assemblare. Le abbiamo trovate, in particolare, nella A.P.M e nella CEM, che ci garantiscono la costruzione di interi gruppi di componenti, e in colossi come Schneider Electric e Rockwell Automation, che ci mettono a disposizione le più evolute piattaforme elettroniche per l’automazione».
Boero: Gonzales Ferrer a capo del settore yachting
GENOVA – Gruppo Boero, leader nel settore dei prodotti vernicianti per edilizia e yachting, annuncia che Gemma Gonzalez Ferrer è stata nominata direttore della business