PADOVA – Il terremoto in Emilia ha lasciato macerie e danni gravissimi per l’economia del territorio, ma ha anche generato importanti storie di collaborazione tra grandi e piccoli imprenditori, che hanno posto i primi semi della ripresa. E che oggi portano frutti anche economici. E’ quello che è successo tra la Titan Italia, sede produttiva di Finale Emilia della multinazionale americana leader mondiale nella fabbricazione di ruote e freni per macchine agricole, e la ?Arco, piccola realtà padovana che opera nell’ambito della sabbiatura, verniciatura industriale e rivestimento delle superfici metalliche. «Immediatamente dopo il sisma, l’ufficio acquisti della Titan Italia si era messo alla ricerca di un partner affidabile per l’area verniciatura, in quanto i loro impianti erano fuori uso», racconta Claudio Malaman, che insieme al fratello Johnny conduce l’azienda fondata nell’87 dal padre Antonio. «Da giugno a settembre dello scorso anno un terzo della loro produzione è stata realizzata nel nostro stabilimento. Un grande impegno e sforzo organizzativo, perché il nostro ciclo produttivo è passato da 8/10 a 24 ore al giorno, quindi una vera e propria rivoluzione con l’inserimento di nuovo personale e il passaggio temporaneo da 45 a una settantina di addetti». Per Arco l’esperienza di “solidarietà imprenditoriale” ?ha rappresentato un vero salto di qualità, dal punto di vista economico e finanziario: «Grazie anche a questa commessa, il nostro fatturato è passato da 4 a quasi 5 milioni di euro, ma il vero vantaggio è stato di poter testare uomini e impianti, aumentando gli occupati e verificando potenzialità e affidabilità della nostra struttura tecnologica, soprattutto nel periodo più critico dell’anno, che per noi è quello estivo. Ed è stata una soddisfazione particolare poter servire un cliente così importante, con una fornitura che altre imprese nostre concorrenti non erano in grado di fare». La collaborazione con Titan Italia ha così generato una referenza importante, ?in quanto Arco è stata segnalata ad altri grandi costruttori europei, trovando nuove opportunità di sviluppo. «Oggi abbiamo una capacità produttiva rilevante dal punto di vista dimensionale, trattiamo pezzi che vanno dai 6,5 metri di larghezza ai 2,5 metri di altezza e 1,8 metri di profondità. Lavoriamo con trattamenti costantemente aggiornati di cataforesi (processo ad immersione per elettrodeposizione), verniciatura a polveri e sabbiatura, per tutti i settori industriali, in prevalenza le macchine agricole ma anche automotive, industria alimentare, arredamenti».
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