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Con la «minifabbrica» la formazione diventa un reality game

MILANO – In tempi di reality show, poteva la formazione di manager e lavoratori sottrarsi alla regola aurea del gioco di ruolo virtuale? Ovviamente no, così Maurizio Lambri e Gianfranco Zatta, partner fondatori nel 2000 della GMV Consulting, oggi impegnata sul fronte della consulenza e della formazione con una quindicina di clienti importanti ogni anno e il supporto di una decina tra consulenti e professionisti, hanno ideato e brevettato la metodologia della Minifabbrica per imparare©, un passo in avanti rispetto a qualunque tecnica di formazione sino a oggi sperimentata sul campo. Di cosa si tratta? «La Minifabbrica per imparare© è un reality game intelligente, un laboratorio di apprendimento in grado di riprodurre fedelmente le attività di un’azienda attiva nel suo mercato di riferimento», spiega Zatta. «Installiamo presso la sede del cliente una reale fabbrica in miniatura, con macchinari e aree dedicate, dove i partecipanti imparano giocando e interpretando i diversi ruoli organizzativi. In poche ore o giornate di applicazione, si può simulare ciò che accade in un’azienda in qualche mese, favorendo così azioni di team building, di innovazione gestionale e miglioramento organizzativo globale». Sono già più di un centinaio le esperienze di «minifabbrica» in tutta Italia, attuate presso imprese di grandi dimensioni come Barilla, Geox e ABB, ma anche pmi e associazioni datoriali. «Il nostro obiettivo è migliorare l’attività aziendale, ovvero la prima condizione per poter operare bene anche in tempi di crisi», aggiunge Zatta, che invita i piccoli e medi imprenditori a non lasciarsi sfuggire le opportunità rappresentate dai fondi interprofessionali per la formazione a costo zero. «Basta iscriversi a un fondo e presentare un progetto formativo aziendale, poi ci pensiamo noi con la minifabbrica».

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