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Fanno squadra e business le tornerie automatiche del magentino

MAGENTA – Metti due cognati attorno a un tornio e ottieni una piccola ma efficiente rete di imprese: sono la Cozzi e la Tam (Torneria automatica magentina), le due aziende di lavorazione minuterie che, grazie all’alleanza strategica costruita dai due rispettivi titolari nonché parenti Francesco Cozzi e Maurizio Turrina, hanno deciso di operare come un unico soggetto per meglio reggere alle ondate della crisi. «Anche nel periodo più difficile abbiamo cercato di investire per migliorare la nostra produzione», spiega Cozzi, figlio di quel Bruno Cozzi che aveva fondato l’azienda esattamente cinquant’anni fa. «Soprattutto il 2009 è stato disastroso, poi ci siamo ripresi anche se non siamo tornati ai livelli pre-crisi. Invece di leccarci le ferite abbiamo cercato di aumentare la nostra produttività e il nostro livello di automazione, acquistando nuovi macchinari per avere pezzi con lavorazioni dirette senza riprese, anche su grandi diametri e con materiali diversi, dai metalli alle plastiche». A fronte di un fatturato di 3,5 milioni di euro e un’occupazione di 25 addetti, la Cozzi ha investito 500mila euro nel miglioramento tecnologico della propria area produttiva. A quel punto era logico ottimizzare le potenzialità: «La collaborazione con la Cozzi è stata una conseguenza naturale, sia perché siamo parenti sia per una evidente convenienza d’integrazione e diversificazione della gamma. Da un punto di vista commerciale, ci presentiamo sempre come due aziende distinte, ma partecipiamo alle fiere insieme, anche per un logico contenimento dei costi», racconta Turrina della Tam. Molto ampio, anche se concentrato per l’80% in Italia, è il mercato di sbocco della produzione Cozzi & Tam: «Lavoriamo per tutti i settori industriali, ma in prevalenza per l’automotive, l’oleodinamica e la rubinetteria».

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