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Ha preso forma in Emilia Romagna la prima rete tra le “fabbriche” digitali

BOLOGNA – La Regione Emilia-Romagna ha avviato una mappatura per censire tutte i laboratori e i centri che a vario titolo si occupano nel territorio regionale di manifattura digitale, ovvero del ricorso alle nuove tecnologie, e in particolare alla stampa 3D, per la realizzazione di prodotti industriali, prototipi, oggetti di artigianato, opere artistiche e altri tipi di creazioni. A seguito del censimento, è nata Mak-Er, la prima rete di artigiani digitali alla quale hanno aderito: On/Off Fab Lab Parma, Fab Lab Reggio Emilia, Civibox Modena, Makers Lab Vignola, MakeInBo Bologna, RaspiBO Bologna, Kunstrasse Bologna, Fab Lab Valsamoggia, CSP Wasp Project Massa Lombarda, Fab Lab Faenza, Fab Lab Junior Bagnacavallo, Fab Lab Romagna e MakeRN Rimini. Obiettivi della rete? Fare fronte comune per superare le difficoltà in cui versa il mercato, promuovere la manifattura digitale in Italia e nel mondo, favorire lo scambio di buone pratiche e conoscenze, partecipare in maniera coordinata a bandi e altre forme di avvisi regionali, nazionali e internazionali. Mak-Er si avvale del supporto operativo di Aster, il consorzio della Regione Emilia-Romagna che promuove l’innovazione del sistema produttivo regionale, la ricerca industriale e la collaborazione tra centri di ricerca e imprese.

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