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Partite Iva italiane: poco aperte all’innovazione nei servizi on line

ROMA – Tra agosto e dicembre 2011 Fattura24 (prima soluzione open source italiana che permette di gestire i propri documenti contabili sul web) ha condotto su un campione eterogeneo di oltre 10mila partite Iva italiane un indagine volta a verificare la predisposizione all’innovazione da parte di professionisti, lavoratori autonomi e piccole e medie imprese, in particolare riguardo all’utilizzo dei servizi on line di fatturazione elettronica e condivisione documentale. Dall’indagine è emerso che il 79% degli intervistati gestisce i documenti contabili localmente sul proprio personal computer utilizzando nel 44% dei casi i pacchetti Office preinstallati. Il 35% circa utilizza strumenti contabili appositi e soltanto l’1% ha tentato la strada dell’innovazione passando a soluzioni on line. «L’indagine ha confermato lo scenario atteso – spiega Salvati Patrizia, Ceo di Fattura24 – nonostante il dilagare di Internet  e dei servizi on line. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il principale  ostacolo all’innovazione non sembra legato alla resistenza al cambiamento ma alla scarsa preparazione tecnica che non permette di valutare complessivamente costi, benefici e rischi delle soluzioni più innovative». Infatti alla domanda «Per creare e gestire le sue fatture utilizzerebbe un servizio di cloud computing ?», il 54% del campione ha risposto che non conosce cosa siano i servizi cloud e il 12% che non si fida. Per condividere i documenti con il proprio commercialista, la maggior parte del campione ha dichiarato di consegnarli personalmente, il 40% utilizza le email mentre il 13% li spedisce via fax. Modesto anche l’utilizzo della Pec, la posta elettronica certificata: il 54% ritiene che non serva per inviare e ricevere le fatture mentre soltanto l’11% la utilizza sempre. Un esito sconfortante? Non necessariamente. Dall’indagine emerge che il 47% degli intervistati infatti è consapevole che i servizi di fatturazione on line saranno il futuro e un altro 24% pone dei quesiti sulla sicurezza che una volta chiariti permetteranno alle partite Iva italiane di introdurre soluzioni innovative nella gestione quotidiana del proprio business.

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