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INVEST IN LOMBARDY: 170 miliardi e 280mila occupati dagli investimenti esteri in Regione Lombardia

MILANO – Con 3.285 imprese, 279.565 addetti, 170 miliardi di euro di fatturato la Provincia di Milano si conferma leader italiana nell’attrazione di capitali esteri. La virtuosità è però caratteristica anche delle altre province lombarde, fra cui spiccano Monza e Brianza, con quasi 400 imprese estere, quasi 40 mila addetti e oltre 17 miliardi e 600 milioni di fatturato. A seguire Bergamo, quasi 30 mila addetti, oltre 7 miliardi di fatturato e oltre 200 imprese, Varese poco sotto e subito a seguire Brescia, sempre oltre i 5 miliardi di fatturato da imprese estere presenti sul territorio. “Attrarre investimenti esteri per creare innovazione e crescita: dalle politiche ai progetti”, questo il titolo del seminario principale degli “Invest in Lombardy Days” edizione 2015, il principale momento di confronto sugli investimenti esteri in Lombardia e in Italia, tenutosi a metà ottobre a Milano e occasione di dialogo e networking tra imprese multinazionali, istituzioni locali e nazionali, economisti, professionisti, banche e imprese. «Chi decide di investire in Lombardia – ha sottolineato l’assessore lombardo alle Attività produttive Mario Melazzini – trova, come valore aggiunto, grandi professionalità e un capitale umano d’eccellenza, oltre che una serie di agevolazioni che la Regione mette a disposizione non solo in termini di risorse ma anche di semplificazione, sburocratizzazione e alleggerimento del carico fiscale. Le diverse misure che aumentano l’attrattività del nostro territorio sono contenute nella legge 11 Impresa Lombardi’ e anche nella nuova legge, anch’essa approvata all’unanimità, Manifattura diffusa, creativa e tecnologica 4.0, grazie alla quale metteremo a disposizione oltre 580 milioni di euro di risorse. Le altre leve fondamentali sono la ricerca e l’innovazione, che noi riteniamo priorità strategiche e che vogliamo promuovere sempre più, potenziando la naturale vocazione di una regione, come la Lombardia, che può vantare con 500 centri di ricerca e sviluppo, 13 Università, 18 IRCCS e 6 parchi tecnologici». «Nel 2014 le richieste di assistenza da parte di imprese estere sono cresciute dell’80% rispetto al 2013 e nei primi 6 mesi del 2015 di un ulteriore 60% rispetto al primo semestre 2014», ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, Direttore di Promos. «Questo perché la Lombardia è la porta d’ingresso degli investimenti esteri in Italia, il 48,6% di tutte le aziende italiane inserite in gruppi internazionali ha sede in Lombardia: solo nella provincia di Milano sono localizzate 3.285 imprese a partecipazione estera, che danno impiego a 280 mila lavoratori e sviluppano un fatturato complessivo di 170 miliardi di euro all’anno». Nel corso del seminario sono stati presentati anche i dati dell’Annual Report 2015, dal rapporto elaborato da Invest in Lombardy con il supporto del professore Marco Mutinelli, emerge che: gli indicatori di internazionalizzazione della Lombardia registrano una performance significativamente più alta del panorama nazionale;  in regione sono presenti 4.721 aziende a partecipazione estera per un turnover complessivo di 220 miliardi di euro e un totale di 407.600 impiegati (+1,9% rispetto al 2014); nel decennio 2004-2014, 2.676 aziende italiane sono state parzialmente o totalmente acquisite da investitori esteri e i settori in cui si investe di più sono manifattura e industria (54,13%), wholesale e retail (15,79%), business services (20,25%). Europa e Stati Uniti rimangono saldamente in testa nella classifica dei Paesi più interessati a investire in Italia. La vera novità però sono i Paesi Brics: in dieci anni il peso dei loro investimenti è passato dallo 0,5% al 9,1%; da notare che nel 2014 si sono registrate ben 9 acquisizioni di rilievo da parte di investitori cinesi, con una crescita significativa rispetto all’anno precedente.

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