ANCE: le pmi edili italiane vanno alla conquista del promettente mercato bulgaro

Incrementare la quota di mercato delle piccole e medie aziende italiane delle costruzioni in Bulgaria e nell’Est Europa: questo l’obiettivo della missione di follow up del presidente del Gruppo Pmi internazionale Ance (Associazione nazionale costruttori edili) Gerardo Biancofiore, appena conclusa a Sofia, dopo un’analoga iniziativa che a giugno ha visto partecipare più di cinquanta imprese. «Questa missione – dichiara Biancofiore – rientra nell’ambito del nostro programma di attività a supporto dell’internazionalizzazione dei nostri associati, che è fatto di missioni preparatorie e di follow up oltre che delle classiche missioni commerciali. Puntiamo ad internazionalizzare le aziende con una strategia che le accompagni per mano nei mercati prescelti». I risultati che potranno scaturire sono particolarmente importanti, perché la Bulgaria collega gran parte del suo sviluppo futuro all’utilizzo dei fondi comunitari e i finanziamenti a disposizione del settore infrastrutturale per il periodo 2014-2020 riguarderanno il completamento delle reti stradale, ferroviaria, fluviale, marittima e il trasporto intermodale.  «La Bulgaria – continua Biancofiore – è una delle poche economie UE in grado di vantare una crescita di segno positivo nel 2013, è il secondo Paese dell’area UE con il più basso debito pubblico, dopo l’Estonia, con un grado di assorbimento dei fondi europei in miglioramento». Al 31 marzo, i contratti firmati nel quadro dei fondi strutturali sono stati pari al 115% del budget previsto, con il 60% dei pagamenti effettuati. L’Italia è il terzo partner commerciale della Bulgaria, dopo Russia e Germania, sia come Paese fornitore sia come destinatario delle esportazioni bulgare; l’interscambio complessivo è stato di oltre 3,8 miliardi di euro (11%). Tra i principali partner della Bulgaria l’Italia è quella che nel 2013 ha registrato il maggior incremento delle vendite, cioè il 13%, per un valore di 1,9 miliardi di euro, detenendo una quota dell’8,7% sulle importazioni totali bulgare.

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