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BERS: sale a 16 miliardi l’interscambio lombardo con Nordafrica e Medioriente

Oltre 16 miliardi di euro: è questo il valore dell’interscambio lombardo con i Paesi mediterranei del Nord Africa e del Medio Oriente nel 2012. Un interscambio trainato dalle esportazioni, oltre 9,2 miliardi, che crescono del 7,4% a fronte di un -8,3% registrato per l’import. Se Milano è prima per scambi (43% dell’import-export regionale), sul podio salgono anche Pavia (23,5% lombardo) e Mantova (19,1%) per import, Brescia (12,9%) e Varese (12,2%) per export. E sono quasi 19mila gli imprenditori attivi in Lombardia e nati tra Tunisia, Egitto, Marocco e Giordania, in crescita del 5,7% in un anno. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat relativi agli anni 2012 e 2011 e su dati del registro imprese al primo trimestre 2013 e 2012. Di opportunità di investimento nel sud est Mediterraneo per le imprese lombarde si è parlato in occasione di un incontro organizzato a Milano dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers), insieme a Promos – Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Assolombarda e Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi). Il focus ha riguardato quattro mercati: tra i maggiori Paesi dell’area mediterranea, Tunisia (1,2 miliardi), Egitto (1,2 miliardi), Marocco (0,4 miliardi) e Giordania (0,1 miliardi) pesano complessivamente circa un sesto dell’interscambio totale lombardo verso Africa settentrionale e Medio Oriente. Milano (900 milioni), Brescia (200 milioni) e Bergamo (200 milioni) le province che esportano di più. I prodotti manifatturieri le principali merci esportate (99% del totale), in particolare macchinari (21,9%) e sostanze e prodotti chimici (16,4%) mentre importiamo soprattutto prodotti del settore tessile ed abbigliamento (43,2% dell’import manifatturiero) e metalli base e prodotti in metallo (10%). E sono quasi 19mila gli imprenditori attivi in Lombardia e nati tra Tunisia, Egitto, Marocco e Giordania, in crescita del 5,7% in un anno. Sono soprattutto egiziani (8.245 piccoli imprenditori, +7,6% tra 2012 e 2013) e marocchini (7.870, +5,3%). Oltre 2.400 gli imprenditori tunisini mentre sono ancora pochi quelli provenienti dalla Giordania, meno di un centinaio. Quasi un imprenditore su due (45% considerando i quattro Paesi, con punte del 62% per gli egiziani) opera nella provincia di Milano, circa uno su undici a Bergamo (9%) e Brescia (8,9%).

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