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Dal campo alla tavola: arriva l’high tech italiano per l’agroindustria

MILANO – Energie rinnovabili, materiali e strutture serricole d’avanguardia, gestione delle acque, studio bioclimatico e agronomico a 360°. Nasce AgroEnergy, la nuova divisione di Kopron – azienda italiana specializzata nella logistica industriale, con sedi in Francia, Cina e Brasile – che mira a rispondere in modo concreto allo slogan che ha accompagnato l’Expo: “Nutrire il Pianeta, energia per la vita”. Come? «Oggi più che mai è necessario trovare soluzioni innovative nel campo dell’agricoltura – spiega Mario Vergani, ceo di Kopron – che consentano da una parte di sfamare una popolazione mondiale in costante crescita, e dall’altra di preservare le risorse del pianeta, attraverso un approccio davvero sostenibile. Questa è la mission di Kopron AgroEnergy che attraverso il suo metodo integrato e unico nell’ambito delle colture protette mira a fondere agricoltura, energia rinnovabile e tecnologia per far crescere un’agricoltura rigogliosa e sostenibile». La divisione AgroEnergy è il risultato di oltre 30 anni di esperienza di Kopron nel settore della logistica industriale, della progettazione e realizzazione di impianti di energie rinnovabili e della costruzione di serre, a cui si aggiunge oggi la consulenza agronomica per progettare sistemi innovativi e su misura, in grado di assicurare una produzione costante e autosufficiente. Un progetto unico al mondo e interamente “made in Italy”, finalizzato sia alla produzioni di ortaggi da foglia (come la classica insalata) o a frutto pendente (come per esempio pomodori o melanzane) sia al settore florovivaistico (fiori, piante in vaso). Ma come funziona? Kopron AgroEnergy fornisce un progetto di filiera completo, dal ciclo di semina e germinazione alla distribuzione, passando attraverso la produzione, il raccolto (comprensivo di taglio, lavaggio, asciugatura, pesata e confezionamento), l’organizzazione dello stoccaggio e alla progettazione della linea del freddo. Ogni impianto infatti è composto da quattro zone: zona preparazione nursery, zona produzione, zona lavorazione e confezionamento, sistemi di stoccaggio. Ogni sistema progettato da AgroEnergy è una sorta di “serra verticale”, un campo multistrato animato da un sistema di movimentazione automatico o semiautomatico “a giostra”, in grado di spostare le coltivazioni a seconda della necessità (semina, maturazione, raccolta). In questo modo, è possibile programmare il ciclo produttivo, che rimane fisso, ripetibile e soprattutto indipendente dai fattori ambientali esterni. Ogni impianto infatti può comprendere sistemi di irrigazione e controllo umidità, sistemi computerizzati per la fertirrigazione ed il controllo del microclima interno, impianti riscaldamento/raffrescamento, ombreggi e coibentazioni. Ogni nuovo impianto richiede da 6 a 8 mesi di progettazione e un investimento di 2-3 milioni di euro per impianti di prima installazione, e i 20-30 milioni per impianti capaci di massa critica autosufficienti.

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