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E’ «made in Brianza» la panca che arreda l’arcivescovado di Milano

LISSONE – Nasce la panca ambrosiana ed è made in Brianza. Grazie alla? Camera di commercio di Monza e Brianza, alcune imprese della Brianza hanno disegnato e costruito i nuovi arredi dell’arcivescovado di Milano, valorizzando in questo modo il made in Brianza in occasione di un evento di portata internazionale come la visita di sua Santità Papa Benedetto XVI a Milano. I nuovi arredi della cappella dell’arcivescovado e della cappella privata dell’arcivescovo saranno infatti inaugurati dal Santo Padre per la celebrazione del Family Day. Progetto Lissone, compartecipato dall’amministrazione comunale di Lissone, è costituito da 250 soci, rappresentanti delle quattro categorie fondamentali nel campo dell’arredamento: artigiani, commercianti, industriali, liberi professionisti.Progetto Lissone ha inoltre aderito al Passaporto del mobile, progetto sviluppato dalla Camera di commercio diMonza e Brianza con l’obiettivo di tracciare la filiera del legno, favorendo e tutelando così la promozione del made in Brianza. Nel dettaglio il progetto di fornitura del nuovo arredamento per la sede dell’arcivescovado in occasione della visita di sua Santità Papa Benedetto XVI prevede la progettazione e la realizzazione di tutti gli elementi di arredo dalla sedie alla cattedra, dalla panca all’inginocchiatoio. La panca ambrosiana nasce dalla matita e dall’esperienza di un importante architetto lissonese Giampietro Mazzola (1943 – 2010). Questo elemento rappresenta totalmente la forza, la laboriosità e la solidità dell’identità brianzola. La panca, completamente in massello di legno, è costruita e assemblata da imprese del territorio specializzate nella lavorazione del legno. La linea minimalista e la leggerezza dello schienale, volutamente separato dalla cornice della panca, rendono la stessa un oggetto sobrio e di alto design. La sedia, anch’essa costruita in massello di legno ripropone le tematiche progettuali eil design del progetto della panca ambrosiana. La ripresa dello schienale della cornice di quest’ultima permette di mantenerne la linearità ela leggerezza. I due elementi nascono infatti per convivere armoniosamente nello stesso ambiente, mantenendo una linea grafica? e ben riconoscibile. La forma diviene dunque strumento della funzione, ma al tempo stesso non perde l’integrità e tantomeno l’intenzione statistica. Nel progetto specifico sono state individuate delle essenze legnose differenti, faggio per la cappella dell’arcivescovado e rovere per la cappella privata dell’arcivescovo, con delle tinte perfezionate in fase di campionatura e? direttamente approvate? dall’arcivescovo di Milano. Questa capacità sartoriale di produrre elementi su misura ha permesso a Progetto Lissone di valorizzare le proprie capacità, ottenendo così un prodotto unico di alta qualità.

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